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Minions, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto doppiatori – la video intervista di Blogo

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sono Herb Sterminator e Scarlett Sterminator ne I Minions, spin-off di Cattivissimo Me al cinema dal 27 agosto

pubblicato 16 Luglio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:11

Giornata Minions quella di oggi nella Capitale, con Alberto Angela, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto doppiatori d’eccezione per l’atteso cartoon Universal, già uscito negli States ma nei cinema d’Italia a partire dal prossimo 27 agosto. Se il conduttore di Ulisse – Il piacere della scoperta ha fatto da voce narrante alla pellicola di Pierre Coffin, Fabio e Luciana si sono ritrovati in qualità di ‘coppia cinematografica’, interpretando Herb Sterminator e Scarlett Sterminator, cattivissimi del film doppiati in lingua originale da Jon Hamm e Sandra Bullock.

Ospiti alla Casa del Cinema, ‘minionizzata’ per l’occasione, i due hanno incontrato la stampa con gli immancabili roundtables per poi concedersi a delle divertenti e veloci interviste video, una delle quali rilasciata proprio a noi di Blogo. Per Luciana, come i suoi fan sapranno, è stato un ritorno al mondo del doppiaggio, avendo iniziato la propria carriera proprio in qualità di doppiatrice.

[quote layout=”big”]’Doppiavo le telenovelas, i bambini maschi soprattutto. Perché con la mia voce non potevo permettermi altro. Ho doppiato per tanto, anche se con le tenelovelas non vai molto lontano. Il mio massimo è stato un bimbo protagonista che perse però la voce dopo solo 3 puntate, per poi recuperarla con l’ultima. Eppure il doppiaggio mi piace tantissimo. Ho fatto con il bravissimo Tonino Accolla I Simpson, poi Pirati| Briganti da Strapazzo e Uno zoo in Fuga. Di solito mi chiamano a fare le cattive, non so perché, ma rido quando tutti si stupiscono che so doppiare. Eh ci credo, ho iniziato da lì, mi son fatto un mazzo tanto’.
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Doppiata con sua enorme sorpresa Sandra Bullock, la Littizzetto ha poi continuato a battibeccare con Fabio Fazio, suo ‘compagno’ d’avventure da decenni, ormai, tanto da urlarsi cosacce a distanza tra un tavolo e l’altro. Perché se lei inizia una frase lui la finisce, confermando quell’alchimia più unica che rara che da 11 anni li vede fianco a fianco con Che Tempo che Fa. Innamorata degli sceneggiati di un tempo, tanto da volerli nuovamente in radio e tv, Luciana ha poi aperto una rapida parentesi Italia’s Got Talent, ricordando con affetto il provino di un anziano rumorista romano che riuscì a commuoverla. Programma, quello targato Sky, che la Littizzetto rifarà anche la prossima stagione. Un ‘segreto’ da mantenere tale, parole sue, ma ormai svelato. Prima di allora sarà nuovamente al cinema con l’adattamento cinematografico di Io che amo solo Te, nuova fatica di Marco Ponti. Girato a Polignano a Mare, l’attrice ha ricordato lo smisurato affetto da parte dei curiosi che l’ha travolta durante le riprese, tanto da cancellare quei dubbi legati ad un eventuale abbandono televisivo al fianco di Fazio:

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‘E’ un tale privilegio, posso fare a meno di un tale affetto? Questo qua è l’undicesimo anno, 11 anni senza domenica. E’ normale che un pensiero tu lo faccia. Ma io sto bene, siamo un bel gruppo di lavoro, io mi diverto, il programma funziona e allora me la godo. Poi qualcuno si incaz*a ma va bene così’.[/quote]

Se i Minions dovessero invece legarsi ad un ‘Cattivissimo’ di oggi, sia Fazio che Luciana hanno risposto Kim Jong-un, dittatore coreano, mentre i due si sono per una volta divisi dal punto di vista social. Perché la Littizzetto è ufficialmente scettica tanto su Facebook quanto su Twitter, non avendo alcun profilo ufficiale a differenza di Fabio, che tra pro e contro ha invece sostenuto la sua scelta:

[quote layout=”big”]’E’ un modo utile per dire una cosa quando la si vuol dire. C’è bisogno di qualcuno che ti aiuti a gestirlo e soprattutto devi abituarti alle scortesie diffuse altrui. Perché c’è il limite dell’anonimato, quel che mai una persona ti direbbe faccia a faccia, su Twitter viene detto. E’ uno sfogo eccellente per la vigliaccheria, ma quando mi capita li banno e finisce lì. Come non accetterei nella vita normale una chiacchierata con un cafone non lo faccio neanche sul web’.
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Un Fazio ‘nato’ come imitatore che ‘presentò’ una giovanissima Littizzetto durante un concorso di nuovi comici ad Aosta, BravoGrazie. Era il 1991, Fabio co-conduceva insieme a Moana Pozzi e proprio allora nacque l’epocale amicizia tra i due, in quest’ultimo decennio diventata inattaccabile anche dal punto di vista televisivo. Un rapporto vittima-carnefice in qualche modo riproposto con i Minions Universal, esordio nel mondo del doppiaggio facilmente digerito dal condutore Rai:

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‘Grazie a Fiamma Izzo è stato facilissimo. Io ho fatto due giorni di doppiaggio, con il secondo fluidissimo. Con Fiamma anche le pietre doppierebbero. Ma mi sono molto divertito, anche se non mi sono ancora riascoltato. Vedrà il film il giorno della prima a Savona, con i miei figli. Sarà il punto più alto della mia carriera’.[/quote]

In ambito animato, invece, qual è stata l’educazione televisiva e cinematografica di Fazio, che di suo amerebbe doppiare un film western?

[quote layout=”big”]’Nella mia infanzia i cartoon erano molto pochi ed erano quasi tutti classici. Andavo pazzo per i Flinstones, che adoravo, la Disney, Tom e Gerry. Il ricordo più tenero che ho è quando in Rai c’era un guasto tecnico e in sostituzione mandavano un cartone animato. Tutti i bimbi erano lì ad aspettare l’annuncio dell’annunciatrice e c’erano due alternative. Il cartoon che ti piaceva e quello che la Rai mandava sempre, credo causa diritti, ed era un cartone animato ungherese. Gustavo. Una tristezza infinita, ma lì che facevi, non c’erano altri canali. Quindi vedevi Gustavo’. ‘Tra i cartoon contemporanei, avendo due figli piccoli, li conosco tutti. Pingu, Shaun, vita da pecora ed ora i Dalton, che i miei bimbi amano’.[/quote]

Ma la coppia Littizzetto-Fazio si riproporrà anche con l’atteso Rischiatutto, pronto ad essere resuscitato da Fabio su Rai3?

[quote layout=”big”]’No, Rischiatutto è Rischiatutto. E’ un problema enorme, di traduzione nel contemporaneo di un gioco di mezzo secolo fa. E’ un oggetto molto delicato, non devi tradire niente ma renderlo contemporaneo. E’ un problema di equilibrio, di concentrazione, di interpretazione in cui non bisognerà esagerare ne’ in un modo o nell’altro’.[/quote]