Home Box Office Boom CinemaDays: se il cinema a 3 euro porta maggiori incassi perché non abbassare i prezzi?

Boom CinemaDays: se il cinema a 3 euro porta maggiori incassi perché non abbassare i prezzi?

I numeri parlano chiaro. A costi ridotti gli italiani si catapultano al cinema, portando vantaggi tanto agli esercenti quanto ai distributori. Perché allora non abbassare i prezzi tutto l’anno?

pubblicato 16 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:47

1 milione 800 mila spettatori in 4 giorni. L’iniziativa CinemaDays, organizzata dalle associazioni dell’industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT e con il supporto di UniCredit, ha letteralmente riempito i cinema d’Italia. Dal 12 al 15 ottobre quasi due milioni di spettatori si sono catapultati in sala grazie ai ticket a 3 euro che hanno interessato oltre 2500 schermi, dando così vita ad un risultato clamoroso anche se non soprattutto nei numeri.

+146% delle presenze rispetto ai primi quattro giorni della scorsa settimana (5-8 ottobre) e + 225% rispetto all’omologo periodo dello scorso anno (13-16 ottobre 2014). E non è finita qui. Perché se un aumento del pubblico era a dir poco ovvio, tutt’altro si può dire nei confronti della crescita degli incassi. Rispetto ai primi 4 giorni della precedente settimana (a prezzo pieno) c’è infatti stato un incremento del 33%, che sale addirittura all’89% rispetto all’anno scorso, raggiungendo la cifra di 5 milioni 580 mila euro in 4 giorni di programmazione. Un’enormità che è di fatto andata a ‘soddisfare’ tutti i comparti del mondo cinema, vedi spettatori, esercenti e anche distributori.

Ovvie ed inevitabili le conclusioni, che vedono gli italiani ‘fiondarsi’ in sala dinanzi a prezzi più accessibili. Il peso ridotto del ticket, 3 euro appena, ha in questo caso portato guadagni alla chiunque, lasciando così il passo alla più banale delle domande, ovvero: perché non scontare l’ingresso tutto l’anno? Nei giorni feriali, come si è visto negli ultimi 4 giorni, un prezzo minore potrebbe invogliare gli italiani ad abbandonare serie tv, fiction e partite di calcio senza che nessuno, distributori in testa, ci rimetta. Anzi. Solo lunedì, per dire, c’è stato un incremento delle presenze del 104% rispetto al lunedì precedente, mentre ieri, 15 ottobre, abbiamo assistito ad un aumento delle presenze del 215% rispetto al giovedì della scorsa settimana.

Una realtà statistica che andrebbe affrontata e studiata, evitando limitazioni stagionale da ‘evento’. Perché persino il ‘mercoledì’, giornata storicamente ‘a prezzi ridotti’, ha ormai raggiunto costi tutt’altro che economici per le tasche della famiglia media, e allora perché non scommettere sulla ritrovata passione cinematografica degli italiani, abbattendo i prezzi d’ingresso nei giorni feriali meno frequentati e remunerativi. Vero è che il 2015 è stato l’anno dell’attesa rinascita, con ben due film sopra i 22 milioni di euro (Minions e Inside Out) e addirittura 9 titoli sopra il maggiore incasso di tutto il 2014, ovvero Maleficent (14 milioni appena), ma incentivare il ‘ritorno’ al cinema con offerte ad hoc potrebbe ancor di più arricchire le tasche dell’industria cinematografica nazionale.

Nel dubbio Luigi Cuciniello, presidente ANEC, ha già dichiarato che ci sarà una nuova edizione di CinemaDays in primavera, se non fosse che renderlà ‘continuativa’ almeno un giorno a settimana e per tutto l’anno, probabilmente, sarebbe cosa buona (sensata) e giusta.