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Il Labirinto del Silenzio: trailer italiano delle barbarie naziste al cinema

Il Processo di Francoforte e la prospettiva tedesca sulla presa di coscienza della barbarie naziste attraversa Il Labirinto del Silenzio con Giulio Ricciarelli

di cuttv
pubblicato 18 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:11

Alle soglia del 71° anniversario della liberazione, lo spettro di Auschwitz e gli orrori che continua a seppellire, non dovrebbero sorprendere poi tanto la società dell’informazione che sforna figli ignari e inconsapevoli di tutto quello che richiede un approfondimento, insieme ad emuli di un regime nazionalsocialista da mitizzare.

Una profonda ignoranza che si estende anche ad eventi storici come il Processo di Francoforte del 1963 ai responsabili di Auschwitz, stanati in tutta la Germania, dai comandanti agli ultimi gradi della gerarchia, contribuendo a cambiare la percezione dei tedeschi sull’Olocausto.

Il processo che muove i primi passi nella Germania di Adenauer intenta a ricostruire cercando di dimenticare/rimuovere colpe e orrori con l’euforia del miracolo economico, quando un giovane magistrato, fresco di utopie di resurrezione della Germania e convinto di sapere tutto sul nazismo inizia il viaggio che porta all’inferno di Auschwitz, attraversando il “Labirinto del Silenzio” che un figlio di immigrati italiani come Giulio Ricciarelli ha scelto come titolo per raccontare la prospettiva tedesca sulla presa di coscienza e delle proprie responsabilità sulle barbarie naziste.

Un viaggio alle radici del male che si serve di un’accurata e fedele ricostruzione storica per tornare nella Francoforte del 1958, con il giovane procuratore Johann Radmann (Alexander Fehling) e il procuratore capo Fritz Bauer (Gert Voss) che incoraggia e sostiene la ricerca dei colpevoli, sulla base di sopravvissuti come Simon Kirsch (Johannes Krisch) arrivato in tribunale con il suo amico giornalista Thomas Grielka (André Szymanski), sostenendo di aver riconosciuto in un professore di scuola elementare un aguzzino della Auschwitz della quale nessuno sembra sapere molto.

Il Labirinto del Silenzio (Im Labyrinth des Schweigens, Labyrinth of Lies, Germania 2014) diretto da Giulio Ricciarelli e sceneggiato con Elisabeth Bartel, prodotto da Claussen Wöbke Putz Filmproduktion e Naked Eye Filmproduktion, dopo la presentazione al Festival del Cinema di Toronto e la distribuzione in Francia, Germania e Inghilterra, oltre ad essere candidato tedesco agli Oscar del 2016, sarà distribuito in Italia da Good Films, il 14 gennaio 2016, due settimane prima del Giorno della Memoria, con varie presentazioni nella scuole.

Foto | Studio Pinto e Virgola