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Race – Il colore della vittoria: 15 curiosità sul film su Jesse Owens

La storia di Jesse Owens al cinema

di carla
pubblicato 29 Marzo 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 07:35

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Race – Il colore della vittoria uscirà nelle nostre sale il 31 marzo. Il film, diretto da Stephen Hopkins, è interpretato da Stephan James, Jason Sudeikis, Eli Goree, Shanice Banton, Carice Van Houten, Jeremy Irons, William Hurt, David Kross, Jonathan Higgins, Tony Curran. Nell’attesa di vederlo al cinema, ecco un post di curiosità. Per voi anche la nostra recensione e la nostra intervista a Stephan James.

Race – Il colore della vittoria è la storia di James Cleveland “Jesse” Owens, campione olimpico a Berlino nel ’36. Jesse, nonostante le tensioni razziali nell’America reduce dalla Grande Depressione, riesce ad ottenere la convocazione alle Olimpiadi di Berlino, grazie al supporto del coach dell’Ohio University, Larry Snyder. Nonostante la volontà di parte del Comitato Olimpico Americano di boicottare le Olimpiadi di Berlino in segno di protesta contro Hitler, gli Stati Uniti, grazie alla mediazione di Avery Brundage, partecipano all’evento, e Jesse, grazie alla sua determinazione e alle sue capacità atletiche, si aggiudica 4 medaglie d’oro nella Germania del regime nazista. Un’impresa che ancora oggi ispira milioni di persone.

– Il film è scritto da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse.

– John Boyega era stato scelto per interpretare Jesse Owens, ma ha abbandonato per recitare in Star Wars VII. Stephan James ha preso il ruolo.

– E’ il primo ruolo drammatico di Jason Sudeikis.

– Il film è collegato all’80° anniversario delle Olimpiadi estive del 1936.

– Le figlie di Jesse Owens hanno dato il loro pieno sostegno alla produzione. Sono state contattate dal regista e hanno approvato lo script. Hanno anche dichiarato che la sceneggiatura era “commovente”. Erano spesso sul set e hanno raccontato a Stephan James che tipo di uomo era il loro padre per aiutarlo a costruire il tipo di persona che stava per interpretare.

– Frase di lancio promozionale originale: The incredible true story of gold medal champion Jesse Owens

– In Usa ha ricevuto un PG-13 a causa di linguaggio e tematica. PG-13 significa “parents strongly cautioned”: vietato ai minori di 13 anni non accompagnati dai genitori.

– Il film è stato girato in Canada, Berlino, Germania, e allo stadio Olimpico di Berlino.

– Federico Buffa, famoso telecronista sportivo italiano, è stato scelto dalla distribuzione per “raccontare” il film.

– Jesse Owens esordisce a 21 anni nel 1935, stabilendo quattro record del mondo in quattro specialità differenti: le 100 yards (in 9”3), le 220 yards piane (in 20”3) le 220 yards ad ostacoli (in 22”6) e il salto in lungo (con 8.13 m).

– Viene chiamato per rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi del 1936.

– Ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936, organizzati dalla Germania nazista per propagandare la supremazia della razza ariana, vince quattro medaglie d’oro: i 100 metri, i 200 metri, i 200 metri salto in lungo e la staffetta 4 x 100.

– Durante le Olimpiadi diventa amico dell’avversario tedesco Carl Luz Long.

– Il 4 agosto 1936 Hitler esce dallo stadio senza stringere la mano a Owens. Il fatto fu poi negato dallo stesso Owens nella sua autobiografia.

“Dopo essere sceso dal podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d’onore per rientrare negli spogliatoi. Il Cancelliere tedesco mi fissò, si alzò e mi salutò agitando la mano. Io feci altrettanto, rispondendo al saluto. Penso che giornalisti e scrittori mostrarono cattivo gusto inventando poi un’ostilità che non ci fu affatto”.

– Il presidente statunitense Franklin D. Roosevelt si rifiuta di congratularsi con Owens e decise di cancellare l’appuntamento alla Casa Bianca con il campione.

La parola al regista Stephen Hopkins

“Non credo sarà mai possibile rendere davvero giustizia alla vita di Jesse Owens in sole due ore di film. Descrivendo la sua parabola ascendente degli anni 1934-1936, lo vediamo trasformarsi da giovane e inesperto atleta in campione mondiale. Quest’arco di tempo è anche di grande interesse drammatico: non sarebbe potuto accadere né prima né dopo, in virtù di alcune innovazioni tecnologiche e, da un punto di vista prettamente storico, a causa dell’avanzata del fascismo in Europa.”

Fonte: IMDB