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Stasera in tv: “Two Lives – Due vite” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Two Lives – Due vite”, film drammatico del 2012 diretto da Georg Maas e Judith Kaufmann e interpretato da Juliane Köhler, Liv Ullmann, Sven Nordin e Ken Duken.

pubblicato 24 Agosto 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 06:26

 

Cast e personaggi

Juliane Köhler : Katrine Evensen Myrdal
Liv Ullmann : Ase Evensen
Sven Nordin : Bjarte Myrdal
Ken Duken : Sven Solbach
Julia Bache-Wiig : Anne Myrdal
Rainer Bock : Hugo
Thomas Lawincky : Kahlmann
Klara Manzel : giovane Katrine Evensen
Vicky Krieps : Kathrin Lehnhaber
Dennis Storhøi : Lawyer Hogseth
Ursula Werner : Hiltrud Schlömer
Jürgen Rißmann : Detective Lattoch

 

La trama

Europa 1990, il muro di Berlino è appena caduto. La trama segue le vicende di Katrine Evensen Myrdal (Juliane Köhler), una donna felicemente sposata con una figlia adulta e un nipote, e di sua madre Ase Evensen (Liv Ullmann). Katrine è nota per essere fuggita da ragazza dalla Germania dell’Est per recarsi in Norvegia e ricongiungersi con la sua madre biologica, Ase Evensen. Katrine che ora vive in Norvegia da 20 anni è uno dei cosiddetti “figli della guerra”: il risultato di una relazione tra una donna norvegese e un soldato tedesco durante l’occupazione tedesca nel corso della seconda guerra mondiale. Alcuni di questi bambini vennero portati via dopo la nascita per essere allevati in Germania. Alcuni sono stati adottati da famiglie tedesche; altri allevati in orfanotrofi. Entrambe le società hanno evitato i “figli della guerra” e le loro madri dopo la guerra; in Norvegia alcune donne note per avere avuto rapporti con i tedeschi durante l’occupazione sono state in qualche caso incarcerate in campi di lavoro. Nella Germania dell’Est, alcuni di questi bambini sono stati reclutati dalla Stasi come agenti. Fornendo false identità alcuni di loro una volta adulti sono fuggiti in Norvegia per ricongiungersi con le loro madri naturali reclamando diritti come “figli della guerra” e servendo come spie. Secondo quanto riferito ci sono ancora agenti “Lebensborn” in Norvegia che non sono stati scoperti.

 

Curiosità e colonna sonora

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  • Il film è una produzione tedesca vagamente basata su un romanzo inedito di Hannelore Hippe in seguito pubblicato con il titolo “Ice Age”. L’autrice è stata ispirata dalla notizia, alla fine degli anni ’80, della scoperta del corpo parzialmente bruciato di una giovane donna rinvenuto vicino a Bergen che scatenò speculazioni circa la sua identità. Il fatto risale a poco prima della caduta del Muro di Berlino e la seguente riunificazione della Germania.
  • Il film è ambientato in Norvegia e Germania.
  • Il film esplora la storia dei cosiddetti “Lebensborn”, i bambini nati in Norvegia e cresciuti in Germania.
  • Il Progetto Lebensborn (Progetto Sorgente di Vita) fu uno dei diversi programmi avviati dal gerarca nazista Heinrich Himmler per realizzare le teorie eugenetiche del Terzo Reich sulla razza ariana.
  • Nel febbraio 1941, l’anno successivo all’invasione, il progetto Lebensborn venne esportato in Norvegia grazie al capo delle SS in Norvegia Wilhelm Rediess, il capo del Lebensborn in Germania Max Sollmann e il Reichkommisar Josef Terboven. Già nell’inverno del 1941 le nascite aumentarono fino a 730 neonati; un anno dopo salirono a 2200. Alla fine della guerra, nelle cliniche Lebensborn avevano avuto assistenza 6000 donne delle quali due terzi ragazze madri e 9000 erano stati i bambini nati con madre norvegese e padre tedesco.Molte coppie miste desideravano sposarsi, ma uno dei problemi principali era dovuto dal fatto che in Germania spesso gli uomini avevano già una fidanzata o una moglie, o altre volte l’uomo voleva sottrarsi alle proprie responsabilità. Solo nell’immediato dopoguerra i matrimoni tra le coppie miste ebbero una svolta: circa 3000 coppie riuscirono a sposarsi. Ma nell’agosto 1945 il governo norvegese approvò una legge provvisoria: se una donna si è sposata durante o dopo il conflitto un tedesco, questa perde la cittadinanza norvegese ed era da considerarsi tedesca e quindi mandata in Germania.
  • Il film ha vinto il Gran Premio e il Premio BIFF per il miglior film al Biberach Independent Film Festival e il premio del pubblico all’International Filmfest Emden.
  • Il film è stato selezionato come candidato della Germania per un posto nella categoria per il Miglior film straniero ai Premi Oscar 2013.
  • Le musiche originali del film sono di Christoph Kaiser (This Is Love) e Julian Maas (Jack).

 

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