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Orecchie: trailer, foto e poster della commedia di Alessandro Aronadio

Orecchie: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Alessandro Aronadio nei cinema italiani dal 18 maggio 2017.

pubblicato 18 Maggio 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 06:13

 

Dopo la tappa al Festival di Venezia, il 18 maggio debutta nei cinema Orecchie, l’esilarante e sorprendente commedia “microbudget” diretta da Alessandro Aronadio.

 

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi. Inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo, una di quelle giornate che ti cambiano per sempre.

 

Il film è interpretato da Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori, Massimo Wertmüller, Niccolò Senni, Francesca Antonelli, Sonia Gessner e Paolo Giovannucci.

Orecchie è stato girato a Roma, da Via Merulana a Torpignattara, dalle ex caserme di Via Guido Reni al Metropoliz sulla Prenestina, dal Ponte Umberto I alla scalinata di San Pietro in Vincoli, ma anche via di Tor Marancia, il Villaggio Olimpico e Piazza delle Vaschette a BorgoPio.

 

 

[quote layout=”big” cite=”Alessandro Aronadio]Orecchie è una commedia sul senso di smarrimento, di scollamento dalla realtà che ci circonda. Un mondo che spesso appare folle, incomprensibile, minaccioso. Sul timore e il desiderio dell’anonimato che combattono continuamente dentro ognuno di noi. Su quel fischio alle orecchie che proviamo ogni giorno a ignorare, nascondendolo sotto la vita. Come polvere sotto il tappeto.[/quote]

Il film, prodotto da Costanza Coldagelli per Matrioska, in collaborazione con Roma Lazio Film Commission, Frame by Frame, Rec e Timeline, è uno dei quattro progetti internazionali sostenuti e prodotti da Biennale College, realizzato dalla Biennale di Venezia, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema e si avvale della collaborazione accademica con IFP di New York e del TorinoFilmLab.

 

NOTE DI REGIA

Sapevo fin dall’inizio che Orecchie, per come l’immaginavo, non sarebbe mai potuto essere una commedia realizzabile per vie produttive canoniche. Il tipo di messa in scena, fatta di lunghe inquadrature, silenzi e tempi interni prolungati, la sfida di provare una comicità incentrata più sui dialoghi che sulle situazioni, il gusto quasi “ebraico” di usare un evento infinitamente piccolo (svegliarsi con un fischio alle orecchie) per riuscire a toccare con leggerezza temi infinitamente grandi, credo facciano di Orecchie una commedia strana, obliqua, inusuale per il panorama italiano. In più, ogni volta che scrivevo delle scene di Orecchie, mi venivano in mente sempre e solo immagini in bianco e nero: il bianco e nero è spietato, come la vita, come una certa comicità che è proprio la cifra di questo film. Aggiunge più verità a una storia che, di per sé, può essere letta anche come allegorica, sospesa, mentre per me è sempre stata profondamente radicata nella realtà. Orecchie è un “on the road” a piedi lungo un giorno, una tragicomica via crucis attraverso una Roma in bianco e nero, la storia di un uomo senza nome che, attraverso svariati incontri, raccoglie pezzi di un puzzle che alla fine compongono l’immagine di se stesso. [Alessandro Aronadio]

 

 

 

 

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