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Tutti i soldi del Mondo, costerà 10 milioni di dollari sostituire Kevin Spacey con Christopher Plummer

Christopher Plummer avrà tra gli 8 e i 10 giorni di tempo per sostituire Kevin Spacey in Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott.

pubblicato 13 Novembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 23:54

Tutti i soldi del Mondo, nuovo film di Ridley Scott in uscita il 22 dicembre nei cinema d’America, andrà incontro a delle riprese aggiuntive nei prossimi giorni. Kevin Spacey, travolto dalle accuse di molestie che hanno di fatto troncato la sua brillante carriera, verrà sostituito da Christopher Plummer, con tutte le scene dell’attore due volte premio Oscar da rigirare alla velocità della luce, in modo da rispettare la release nataliza e puntare agli Oscar.

Se nei giorni scorsi abbiamo parlato delle possibili soluzioni adottate da Scott, oggi è Variety a parlare dei costi che una simile estrema decisione potrà generare. Plummer, rumor alla mano, girerà per meno di due settimane, tra gli 8 e i 10 giorni. L’attore si intascherà tra i 250.000 e i 400.000 dollari, mentre il prezzo totale di questa sostituzione/cancellazione si aggirerà attorno ai 10 milioni di dollari. Denaro che difficilmente verrà coperto dall’assicurazione. Michelle Williams e Mark Wahlberg torneranno sul set per rigirare quelle scene in cui i rispettivi personaggi interagivano con Spacey, anche se entrambi al momento impegnati. La Williams è sul set di Venom, non a caso sempre film Sony, mentre Wahlberg sta promuovendo Daddy’s Home 2, dallo scorso weekend nei cinema d’America.

L’MPAA chiede solitamente 28 giorni per vedere un film e assegnare un rating, ma i produttori hanno assicurato che faranno le cose più rapidamente possibile. Nella storia di Hollywood mai si era visto nulla di simile, con un attore cancellato dallo schermo a film completato e a poco più di un mese dallo sbarco in sala. Una mossa senza precedenti, alquanto criticata e discutibile, piena di sfide logistiche, costi inattesi per il reshoot, per la post-produzione e la creazione di nuovi materiali legati al marketing. Nuovi trailer, spot, manifesti, stand-in teatrali e campagne pubblicitarie faranno lievitare sensibilmente i costi (10 milioni circa, per l’appunto), ma Scott e i produttori della Imperative Entertainment hanno così deciso. E così si farà.