Home Curiosità Parlami d’amore di Silvio Muccino: foto, trailer e curiosità

Parlami d’amore di Silvio Muccino: foto, trailer e curiosità

Silvio Muccino, fratello di Gabriele, si è spostato dietro la macchina da presa per girare Parlami d’amore tratto dal romanzo omonimo scritto in coppia con Carla Vangelista.Dunque lui ha scritto, diretto ed interpretato. Si è messo in gioco il giovane Muccino. Il film esce il 14 febbraio ed è, naturalmente, una storia d’amore. Con lui

di carla
6 Febbraio 2008 10:08

Parlami d\'amore di Silvio Muccino: foto gallery

Silvio Muccino, fratello di Gabriele, si è spostato dietro la macchina da presa per girare Parlami d’amore tratto dal romanzo omonimo scritto in coppia con Carla Vangelista.

Dunque lui ha scritto, diretto ed interpretato. Si è messo in gioco il giovane Muccino. Il film esce il 14 febbraio ed è, naturalmente, una storia d’amore. Con lui Aitana Sánchez-Gijón, Carolina Crescentini, Andrea Renzi, Flavio Parenti, Max Mazzotta, Giorgio Colangeli e Geraldine Chaplin.

Vediamo la trama: Silvio Muccino è Sasha, un ragazzo di 25 anni con una famiglia pessima alle spalle. Due genitori tossicodipendenti ed un infanzia passata in una comunità di recupero. Sasha è innamorato di Benedetta, sua coetanea. Fino a che incontra Nicole, una donna che ha da poco passato la quarantina. I due si incontrano in un modo tragico e legano. Nicole aiuta così Sasha a conquistare Benedetta.

Parlami d\’amore di Silvio Muccino: foto gallery
Parlami d\'amore di Silvio Muccino: foto gallery
Parlami d\'amore di Silvio Muccino: foto gallery
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Quattro domande a Silvio Muccino:
Com’è stato il passaggio dal libro al film?
Per me è stato da un lato molto faticoso e rischioso, dall’altro, estremamente naturale. Essendo un attore e, all’occasione, anche sceneggiatore, avevo sperimentato l’inevitabile frustrazione di chi racconta e interpreta le sue storie sapendo che la realizzazione vera è affidata al regista. “Parlami d’amore” mi ha portato a rivestire prima il ruolo di autore e poi, piano piano, mi ha condotto per mano verso quello che si è rivelato un destino inappellabile: essere anche regista di questa mia storia. Nel passaggio dal libro alla sceneggiatura sono stati ovviamente apportati dei cambiamenti e, di conseguenza, più che una sceneggiatura tratta dal libro, si può parlare di un film liberamente tratto dalla storia di “Parlami d’amore”.

Come è avvenuta la scelta dei nomi dei personaggi?
L’idea del nome Sasha l’ha avuta Luca Di Fulvio, il compagno di Carla Vangelista. Mi è subito piaciuto perché completamente demodé e perché finisce in A, come in nomi femminili. Nicole, invece, è un nome talmente sensuale e femminile che è nato insieme al personaggio. Non poteva chiamarsi altrimenti. Anche Benedetta è un nome azzeccato per il personaggio, perché abbastanza aristocratico e, paradossalmente, significa l’esatto opposto di ciò che il personaggio è.

Il titolo “Parlami d’amore” è stato scelto subito oppure avevate altre ipotesi?
Il libro per molto tempo si è intitolato “La stanza è calda” perché era la frase di apertura e nell’attesa di trovare un titolo più adeguato continuavamo a chiamarlo così. Poi l’abbiamo intitolato Cyrano, perché Nicole aiuta Sasha a sedurre Benedetta, proprio come accadeva a Cyrano de Bergerac con Cristiano. Poi è nato questo titolo, semplicemente perfetto per Sasha, Nicole e Benedetta.

Ci sono nel film riferimenti e citazioni cinematografiche?
Diciamo che ho scelto dei grandi esempi a cui ispirarmi. C’è una delle prime sequenze del film, quella di Sasha e Nicole che camminano su un ponte, che si ispira al film “Fino all’ultimo respiro” di Godard, dove Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg camminano e dialogano di spalle sugli Champs-Elysées. Ho fatto riferimento a film come “Harold e Maude”, perché vorrei considerarlo il nonno di questa storia. Quel film, così come “Parlami d’amore”, racconta di un amore libero e rivoluzionario che non bada all’età o alla forma. E poi Bertolucci che io amo sopra ogni cosa. E’ un vero maestro e non nego di essermi nutrito del suo cinema, delle sue musiche e dei suoi personaggi, al punto che anche gli ambienti e gli interni notte di “Parlami d’amore” sono ispirati ai suoi film. La camera da letto, ad esempio, per me è un tributo a “Ultimo tango a Parigi”. C’è una scena dove Sasha viene picchiato sul ciglio di una strada ed è una citazione di “Il conformista”. Ci sono anche riferimenti di altra natura, come il primo film di Alfonso Cuaròn, “Paradiso perduto”, che mi ha ispirato una scena tra Sasha e Nicole.
Per la colonna sonora ho attinto a piene mani dal cinema americano degli anni ’70 che rappresenta un mondo unico e irripetibile: “Harold e Maude”, “Tornando a casa” e “Una squillo per l’ispettore Klute”; tutti film meravigliosi con musiche e personaggi unici. Le musiche dei Jefferson Airplane, Buffalo Springfield, Bobby Hebb. “Sunny” di Bobby Hebb è una delle canzoni usate durante un ballo tra Sasha e Nicole. Si tratta di canzoni che più che raccontare un periodo, secondo me, raccontano uno stato d’animo, una libertà sentimentale e di pensiero che oggi abbiamo in qualche modo perso.

4 DOMANDE A AITANA SANCHEZ (Nicole)
Chi è Nicole? Cosa ti piace e cosa non ti piace di lei?
Nicole è una donna di 40 anni che si mette i golfini al contrario per ricordarsi che ha 40 anni e non 90, come a volte pensa suo marito. È una donna che dieci anni prima ha perso l’uomo che amava e da allora vive nel senso di colpa. Poi si è sposata con Lorenzo, un uomo con cui ha una vita molto stabile e senza scossoni, ma in realtà non vive più e non riesce ad andare né avanti né indietro. Quello che mi piace di più di Nicole è la sua voglia di vivere mai del tutto sopita e la sua onestà. Quello che forse mi piace un po’ meno è il suo affacciarsi alla vita senza avere il coraggio di buttarsi, ma limitandosi ad osservare gli altri.

Secondo Aitana esiste o non esiste una donna che possa essere conquistata?
Non so se tutte le donne possono essere conquistate da qualunque uomo… questa frase può sembrare polemica ma di sicuro non bastano le belle parole o le armi di seduzione per far “cadere” una donna. Ci deve essere anche il momento adatto e la persona adatta.

Lavorare con Silvio.. com’è cambiato da quando lo hai incontrato ad oggi?
Fin dall’inizio ho capito che Silvio era un ragazzo straordinario, capace di arrivare fino in fondo a tutte le situazioni, di spiegare ogni sfumatura e ogni sentimento, tutto quello che non è evidente. L’ho capito fin dai primi incontri e dalle prime letture, ma è sul set che l’ho apprezzato ancor di più. Riesce ad essere bravissimo sia come attore che come regista, tutti lo rispettano perché ha le idee chiare, una rara sensibilità, sembra che abbia fatto dieci film invece è la sua opera prima!

Aitana somiglia a Nicole?
Io penso che tutte le donne assomiglino un po’ a Nicole, o almeno, a tutte piacerebbe assomigliare un po’ a lei. Anch’io mi sento un po’ Nicole a volte, anche se non in tutto. Ci sono molti aspetti in lei che sento miei, come la profondità femminile, le paure e poi il coraggio. In questo, credo, Nicole è molto donna.

4 DOMANDE A CAROLINA CRESCENTINI (Benedetta)
Cosa ti piace e cosa non ti piace di Benedetta?
Benedetta è un personaggio particolare e mi piace molto perché è a più livelli, a più strati. Appartiene all’alta borghesia romana in cui crescono figli sbandati, incapaci di comunicare, abituati a ricevere soldi in cambio di affetto. È una ragazza che vive con una maschera addosso, che indossa la maschera della seduzione e della spocchia per relazionarsi agli altri. Spesso, però, la maschera le cade e ne esce fuori una fragilità smisurata. Mi piace proprio perché è contraddittoria, perché vuole far finta di essere qualcosa che comunque non sarà mai.

Cosa pensi di Silvio che è alla sua prima esperienza di regista?
Silvio è un’entusiasta e con la sua energia travolge tutti. Ha lavorato su di me, mi ha plasmata per creare quello che lui voleva. È un regista che non si accontenta e questo ti mette alla prova.

Sasha è come Silvio?
No, Sasha è molto più debole, imbarazzato, e timido. Silvio è più scaltro e ha le spalle più larghe di Sasha.

Secondo te esiste una donna che non possa essere conquistata?
Onestamente me lo sono chiesta dopo aver letto la sceneggiatura.. Dipende. Se ti avvicini ad una donna con cura e sei delicato e sai attendere puoi conquistare qualsiasi donna.

Parlami d’amore, il trailer:

Parlami d\'amore di Silvio Muccino: foto gallery
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parlami d'amore locandina big

(Si ringrazia l’ufficio stampa della 01Distribution per il materiale)