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Trash – La Leggenda della Piramide Magica: trailer del film d’animazione (Al cinema dal 16 ottobre)

Un’avventura per i più piccoli e mission educativa sul tema del “riciclo dei rifiuti” nel film d’animazione

20 Settembre 2020 13:01

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Il 16 ottobre arriva nei cinema, con Notorious Pictures, il film d’animazione Trash – La Leggenda della Piramide Magica diretto da Luca della Grotta e Francesco Dafano.

[quote layout=”big”]E se di notte, quando tutti noi andiamo a dormire, i rifiuti si svegliassero? E se avessero una propria vita? Che storia c’è dietro quel contenitore che giace sulla spiaggia? Avrà sicuramente una lunga storia da raccontare, un percorso che ha qualcosa da insegnare a noi esseri umani.[/quote]

 

“Trash” ribalta le parti e affronta uno dei temi caldi dell’attualità legati all’ambiente, il riciclo dei rifiuti e come con le nostre azioni concrete possiamo fare la differenza. E se fossero i rifiuti stessi a desiderare una seconda vita? Nasce così un adventure movie per i più piccoli che unisce divertimento e mission educativa, protagonisti un gruppo rocambolesco di “rifiuti”, oggetti ormai dismessi alla ricerca di un nuovo scopo che dia un senso alla loro vita.

La trama ufficiale:

Scatole, bottiglie, latte. Rifiuti. Abbandonati in strada, nei mercati, sotto i ponti. Ignorati da chiunque. Inerti. Finché non cala la notte…Slim è una scatola di cartone rovinata. Vive in un mercato, con il suo amico Bubbles – una bottiglia da bibita gassata – e altri compagni. Sopravvive nascondendosi dai Risucchiatori, macchine aspiratutto addette alla pulizia. Slim è rassegnato, non crede più in nulla, neanche alla leggenda della Piramide Magica, un luogo mitico in cui è possibile per i rifiuti avere una seconda possibilità, rinascere ed essere ancora dei Portatori utili a se stessi e agli altri, fino a quando un imprevisto cambierà il suo destino.

I crediti di Luca Della Grotta, esperto di Computer Grafica e Composting includono effetti visivi premiati con un David di Donatello per i film Il Divo e La Grande Bellezza. il regista Francesco Dafano nel 2006 si trasferisce a Londra dove lavora con Marc Evans (My Little Eye, Snow Cake) e Hugh Hudson (Momenti di gloria). Nel 2010 dirige il primo cortometraggio stereoscopico italiano (3D): QuickMove. Dirige spot pubblicitari, video musicali e cortometraggi. Nel 2013 dirige un episodio del film In Bici Senza Sella. Al momento sta lavorando su un suo lungometraggio, The Pale Mountains.

La sceneggiatura del film è di Billy Frolick, i cui crediti includono una collaborazione con DreamWorks Animation per il quale ha curato la sceneggiatura di Holy Cow e Madagascar.

 

NOTE DI REGIA

 

Il tema portante del racconto è la creazione del proprio destino senza mai arrendersi alla sorte avversa, per ottenere una seconda possibilità, quando si è anche disposti a rifiutarla senza rimpianti. Quello che ci ha convinto immediatamente è il punto di vista da cui un tema così complesso è trattato: i rifiuti. Nell’universo che raccontiamo sono proprio i contenitori di cartone, plastica o vetro ad essere i nostri protagonisti, i nostri eroi. Sono loro a prendere vita in questo mondo notturno, lontano da occhi umani. La loro seconda occasione è identificata con il concetto di riciclo, riutilizzo. Visto dai protagonisti quasi come una chimera, e allo stesso tempo massima aspirazione, per dei contenitori che non vogliono altro se non tornare ad essere utili, “portatori”. Una storia di questo tipo non poteva che svolgersi in una grande città, con le sue luci calde e i suoi neon. Una città immensa per degli oggetti alti pochi centimetri. Un luogo dove la strada, oltre ad essere un ambiente fisico, diventa un simbolo di viaggio, rendendo la storia un’avventura “on the road”. La narrazione si muove su due registri, uno volto a rendere il prodotto comprensibile e avvincente per un pubblico di bassa età; l’altro, attraverso le tematiche trattate e lo stile adottato, punta a conquistare un pubblico più maturo. Proprio lo stile è parte integrante del racconto. Si utilizza una tecnica di messa in scena mista, sfruttando ambienti reali e integrando successivamente i personaggi in CGI. Tutto viene vissuto ad altezza dei protagonisti, per immergere lo spettatore nel mondo rappresentato. Una fotografia realistica vivifica l’azione, dà risalto al mondo metropolitano e permette di esaltare i momenti epici della storia. Il racconto non è mai retorico o didascalico. Tutto viene suggerito, in maniera chiara, ma mai reso stucchevolmente palese. La personalità dei nostri piccoli eroi è complessa, così come la loro evoluzione. Gesti e azioni semplici racchiudono scelte sofferte, che coinvolgono tutti noi. Sono proprio questi piccoli esseri, con le loro avventure e disavventure a chiarirci qual è la scelta migliore da fare. Per loro stessi e per noi. [Luca della Grotta e Francesco Dafano]

 

 

 

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