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Anplagghed: il punto della situazione

Torniamo a parlare di Anplagghed, il nuovo “film” di Aldo, Giovanni e Giacomo. Film o non film? Che cos’è questo strano “oggetto” che vedremo in sala da questo venerdì?Parliamo innanzitutto dello spettacolo teatrale. Visto dal sottoscritto ad Udine, lo spettacolo diretto da Rinaldo Rinaldi e scritto dal trio assieme a Valerio Bariletti, Arturo Brachetti, Cesare

23 Novembre 2006 06:00

Torniamo a parlare di Anplagghed, il nuovo “film” di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Film o non film? Che cos’è questo strano “oggetto” che vedremo in sala da questo venerdì?

Parliamo innanzitutto dello spettacolo teatrale. Visto dal sottoscritto ad Udine, lo spettacolo diretto da Rinaldo Rinaldi e scritto dal trio assieme a Valerio Bariletti, Arturo Brachetti, Cesare Alberto Gallarini e la Gialappa’s Band è davvero godibilissimo. Divertente, senza un attimo in cui il ritmo possa cedere, e con un punto di forza davvero notevole: la bravissima Silvana Fallisi, moglie di Aldo.
Diversi sketch legati molto bene l’uno all’altro, belle scenografie, effetti molto carini ed una sensazione di professionalità che rende il tutto ancora più bello.

E parliamo di questo Anplegghed al cinema. Dopo due mezze delusioni come La leggenda di Al, John e Jack e Tu la conosci Claudia?, il trio ha deciso così di tornare al cinema, con una pellicola tratta dal loro spettacolo di successo. Il trio è comunque al lavoro per il loro prossimo “vero film”.
Ma perchè questa scelta? Perchè far uscire uno spettacolo teatrale al cinema? Un po’ di dubbi sono anche leciti: uno spettacolo di cui si è detto molto con toni anche giustamente lodevoli, ma che non tutti hanno potuto vedere, porterà sicuramente qualche soldino in più al simpaticissimo trio. E il tutto con uno sforzo minimo. Ma d’altronde, questo poco importa. Importa allo spettatore invece la qualità di un film del genere (anche se il trio ripete “Questo non è un film, è solo uno show teatrale riproposto sul grande schermo”, di film si tratta, visto che c’è una pellicola ed esce al cinema). Se in tv i corti e gli sketch del trio funzionano benissimo, non posso prevedere come rendano su grande schermo e per 100 minuti.
Conta l’atmosfera, il teatro è diverso dal cinema. Ma finchè non lo si vedrà, tutte queste considerazioni contano relativamente, e potremo definire “film” o “non-film” Anplagghed solo dopo averlo visto.

Certo è che potrebbe essere un’occasione per chi se lo è perso, spendendo anche meno dei 22 o 30 euro del biglietto per lo spettacolo teatrale, per poter vedere lo spettacolo, anche se in maniera differente, questo sì.