Home Notizie E’ morto Bertrand Tavernier regista di “Round Midnight – A mezzanotte circa”

E’ morto Bertrand Tavernier regista di “Round Midnight – A mezzanotte circa”

Blogo ricorda Bertrand Tavernier, regista francese di Round Midnight – A mezzanotte circa e Colpo di spugna scomparso a 79 anni.

26 Marzo 2021 10:06

E’ scomparso a 79 anni, a Sainte-Maxime nel Var, il regista francese Bertrand Tavernier. La triste notizia è stata data della moglie e dai figli sui social media. Noto per pellicole come L’orologiaio di Saint-Paul, La morte in diretta e Round Midnight, Tavernier a vinto quattro premi Cèsar, è stato premiato per la miglior regia al Festival di Cannes per Una domenica in campagna e ha vinto l’Orso d’oro a Berlino nel 1995 per il poliziesco L’esca.

61st San Sebastian Film Festival: ‘Quai D’Orsay’ Photocall
Leggi anche:
Venezia 2015: Leone d'Oro alla carriera per Bertrand Tavernier

Bertrand Tavernier nasce a Lione il 25 aprile 1941 e nel 1947 si trasferisce con famiglia a Parigi. Nel 1957 frequentando il liceo conosce il regista tedesco Volker Schlöndorff, con cui condivide l’interesse per il cinema, che diventerà l’obiettivo primario di Tavernier portandolo ad interrompere gli studi di diritto.

All’inizio degli anni sessanta Tavernier affina la sua passione cinefila curando un cineclub, pubblicando articoli come critico cinematografico per riviste specializzate come Cahiers du cinéma e intervistando registi come Martin Scorsese, John Ford e John Huston contribuendo a farli conoscere in Francia.

Tavernier debutta sul set come come assistente di Jean-Pierre Melville nel film Léon Morin, prete. Nel 1964 debutta alla regia dirigendo fgli episodi “Bacio di Giuda” e “Une chance explosive” per i film a episodi Una matta voglia di donna e L’amore e la chance.

Nel 1974 Tavernier esordisce alla regia del suo primo lungometraggio con L’orologiaio di Saint-Paul, film tratto dal romanzo “L’orologiaio di Everton” di Georges Simenon premiato con l’Orso d’argento al festival di Berlino; seguono il dramma storico Che la festa cominci… (1975) che si aggiudica quattro premi nella prima edizione dei dei Premi César e Il giudice e l’assassino (1976) dramma ispirato ad un vero caso di cronaca criminale interpretato da Philippe Noiret e Isabelle Huppert.

Nel 1977 Tavernier dirige Michel Piccoli nel dramma I miei vicini sono simpatici, nel 1980 il regista esplora il genere fantascientifico con La morte in diretta adattando il romanzo “The Unsleeping Eye” di David G. Compton, che racconta di un futuro in cui morire di malattia è estremamente raro che trasforma una donna malata terminale in una una celebrità, il cast include Romy Schneider, Harvey Keitel e Max von Sydow. Lo stesso anno Tavernier partecipa in concorso al Festival di Cannes con Una settimana di vacanza che segue una giovane insegnante di Lione che decide di prendersi una settimana di vacanza per fare il punto sulla sua vita.

Nel 1981 Tavernier dirige Philippe Noiret e Isabelle Huppert in Colpo di Spugna, pellicola candidata al premio Oscar come miglior film straniero e basato su “Pop. 1280”, romanzo dell’americano Jim Thompson che Tavernier rivisita con un cambio di ambientazione dal Texas alla Francia coloniale. Nel 1984 Tavernier vince il premio per la miglior regia a Cannes per Una domenica in campagna film su un anziano pittore che riceve la visita dei figli. Nel 1986 Tavernier dirige uno dei suoi film più noti a livello internazionale, il tributo alla musica jazz Round Midnight – A mezzanotte circa (1986), dramma biografico ispirato alla vita dei jazzisti Lester Young e Bud Powell, vincitore di un Oscar alla migliore colonna sonora. Nel 1987 il regista dirige Julie Delpy nel dramma storico Quarto comandamento ambientato durante la guerra dei cent’anni. Nel 1989 Tavernier torna a collaborare con Philippe Noiret per La vita e niente altro, il film vince un BAFTA e Noiret colleziona premi per la sua interpretazione tra cui un César, un European Film Awards e un David di Donatello.

Gli anni novanta vedono Tavernier dirigere Dirk Bogarde e Jane Birkin nel dramma sentimentale Daddy Nostalgie (1990); nel 1992 il regista scrive e dirige Legge 627, dramma poliziesco che segue il quotidiano della squadra antidroga di parigi co-sceneggiato con l’ex agente di polizia Michel Alexandre; fanno seguito il film d’avventura Eloise, la figlia di D’Artagnan (1994) con Philippe Noiret nei panni di D’Artagnan e Sophie Marceau in quelli della figlia del moschettiere; il dramma L’esca (1995) basato su eventi reali e premiato con l’Orso d’oro a Berlino, il dramma di guerra Capitan Conan (1996) premiato con due César: miglior regista e miglior attore a Philippe Torreton con cui Tavernier tornerà a collaborare per Ricomincia da oggi (1999) con l’attore nei panni di un direttore di una scuola elementare che lavora in una regione duramente colpita dalla disoccupazione.

Gli anni 2000 vedono Tavernier alla regia del dramma di guerra Laissez-passer (2002), che vede un assistente alla regia e membro della resistenza francese nella Parigi occupata del 1942, unirsi ad uno studio tedesco per infiltrarsi e ottenere un salvacondotto; La piccola Lola (2004) sul viaggio traumatico di una coppia in Cambogia per adottare una bambina e L’occhio del ciclone – In the Electric Mist (2009) dramma con Tommy Lee Jones e John Goodman ambientato in Louisana subito dopo il passaggio dell’Uragano Katrina. Nel 2010 Tavernier torna al dramma in costume con La princesse de Montpensier, travaglia produzione con Mélanie Thierry e Lambert Wilson interrotta a più riprese per mancanza di fondi.

L’ultimo credito cinematografico di Tavernier è la commedia Quai d’Orsay del 2013 basata sull’omonimo fumetto di Christophe Blain e Abel Lanzac. Tavernier prima della scomparsa ha diretto anche il documentario Voyage à travers le cinéma français (2016), un viaggio personale del regista attraverso il cinema francese, dai film che amava da ragazzo agli inizi della sua carriera, raccontato attraverso i ritratti di figure creative chiave; il documentario è stato anche adattato in una serie tv diretta da Tavernier con la voce narrante di André Marcon.

Filmografia

Baiser de Judas, episodio del film Una voglia matta di donna (Les Baisers) (1964)
Une chance explosive, episodio del film L’amore e la chance (La Chance et l’Amour) (1964)
L’orologiaio di Saint-Paul (L’horloger de Saint-Paul), anche sceneggiatore (1974)
Che la festa cominci… (Que la fête commence), anche sceneggiatore (1975)
Il giudice e l’assassino (Le Juge et l’Assassin) (1976)
I miei vicini sono simpatici (Des enfants gâtés), anche sceneggiatore e produttore (1977)
La morte in diretta (La mort en direct), anche sceneggiatore e produttore (1980)
Una settimana di vacanza (Une semaine de vacances), anche sceneggiatore e produttore (1980)
Colpo di spugna (Coup de torchon), anche sceneggiatore (1981)
Ciné citron – cortometraggio (1983)
La 8ème génération, anche sceneggiatore – cortometraggio (1983)
Mississippi Blues, anche sceneggiatore e produttore – documentario (1983)
Una domenica in campagna (Un dimanche à la campagne), anche sceneggiatore e produttore (1984)
Round Midnight – A mezzanotte circa (Autour de Minuit), anche sceneggiatore (1986)
Quarto comandamento (La passion Béatrice) (1987)
La vita e niente altro (La vie et rien d’autre), anche sceneggiatore (1989)
Daddy Nostalgie, anche sceneggiatore (1990)
Pour Aung San Suu Kyi, Myanmar, episodio del film Contre l’oubli (1991)
La Guerre sans nom, anche sceneggiatore – documentario (1992)
Legge 627 (L.627), anche sceneggiatore (1992)
Eloise, la figlia di D’Artagnan (La Fille de d’Artagnan), anche sceneggiatore (1994)
L’esca (L’appât), anche sceneggiatore (1995)
Capitan Conan (Capitaine Conan), anche sceneggiatore (1996)
Ricomincia da oggi (Ça commence aujourd’hui), anche sceneggiatore (1999)
Histoires de vie brisées: les “double peine” de Lyon – documentario (2001)
Laissez-passer (2002)
La piccola Lola (Holy Lola), anche sceneggiatore (2004)
In the Electric Mist – L’occhio del ciclone (In the Electric Mist) (2009)
La Princesse de Montpensier, anche sceneggiatore (2010)
Quai d’Orsay, anche sceneggiatore (2013)
Voyage à travers le cinéma français, anche sceneggiatore – documentario (2016)

Fonte: Variety