Home Premio Oscar Brendan Fraser: 10 film, curiosità e citazioni dell’attore premio Oscar per “The Whale”

Brendan Fraser: 10 film, curiosità e citazioni dell’attore premio Oscar per “The Whale”

Blogo vi racconta Brendan Fraser in 10 film e una pioggia di curiosità sull’attore premiato agli Oscar 2023 come miglior protagonista del dramma The Whale.

14 Marzo 2023 13:44

Brendan Fraser ha vinto un meritato Oscar come miglior attore protagonista per la sua struggente performance in The Whale, un dramma dal genio creativo di Darren Aronofsky basato sull’acclamata opera teatrale di Samuel D. Hunter., “The Whale” è la storia di un solitario insegnante di inglese che cerca di riavvicinarsi alla figlia adolescente, divenuta quasi un’estranea, per un’ultima possibilità di redenzione.

The Whale – Note di produzione

In “The Whale” di Darren Aronofsky, Brendan Fraser offre una straordinaria performance nel ruolo di Charlie, un insegnante di inglese che soffre di obesità grave, e il cui tempo sta per volgere al termine. Nei suoi ultimi ed estremi tentativi di riavvicinarsi alla sua famiglia spezzata, Charlie deve confrontarsi con traumi sepolti da tempo e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni- armato solo di un cuore pieno d’amore e di un intelletto fiero. The Whale esplora nel profondo l’intricata complessità dell’essere umano attraverso un personaggio che lotta contro l’enormità dei suoi rimpianti, il dovere della paternità e la possibilità di vivere in pace con se stessi.”The Whale” è essenzialmente una storia di trasformazione e trascendenza, l’odissea di un uomo dentro sé stesso e fuori dal suo corpo, un viaggio attraverso le profondità del dolore e verso la possibilità di una salvezza. Attraverso Charlie, il film ci conduce nelle pieghe di un’esistenza che raramente viene rappresentata sul grande schermo con tenerezza e intelligenza. Fraser riversa tutto sé stesso nel caleidoscopico mondo interiore di Charlie, nelle sue contraddizioni, nei suoi desideri e nelle sue paure con un intelletto brillante e quasi malizioso. La sua è una performance geniale e profondamente emozionale, in cui l’empatia non è vista come nemica dell’onestà, bensì come l’altro lato della sua medaglia L’intimità che si crea tra lo spettatore e il protagonista è il cuore pulsante del film, che segue Charlie nel suo mondo per cinque giorni mentre cerca di riavvicinarsi a diverse persone a lui care – la figlia che si era allontanata da lui, l’ex-moglie, la sua migliore amica, i suoi studenti online e persino lo stralunato missionario che bussa alla sua porta. Attraverso ognuno di questi incontri, viene messo a fuoco uno spaccato della vita di Charlie e, pian piano, emerge la straziante gravità della sua situazione. Il suo bilocale diventa un campo di battaglia in cui passato, presente e futuro incerto si incontrano e combattono. Darren Aronofsky voleva girare un adattamento di The Whale da quando ha visto lo spettacolo teatrale di Sam D. Hunter quasi dieci anni fa. Era rimasto subito colpito dalla sua intelligenza e dal suo modo audace di interrogare la condizione umana senza dare risposte scontate. Nelle parole di Aronofsky: “Ciò che amo di The Whale è il suo invito a trovare l’umanità in personaggi che non sono né totalmente buoni né totalmente cattivi, che vivono nella zona grigia in cui ci troviamo tutti e che hanno delle vite interiori estremamente ricche e intricate. Hanno tutti commesso degli errori, ma li accomunano un cuore enorme e il desiderio di amare anche quando gli altri sembrano rifiutare l’amore. È una storia che si pone una domanda semplice ma fondamentale: possiamo salvarci a vicenda? È un tema cruciale oggigiorno, specialmente perché sembra che sempre più spesso le persone tendano a non guardare l’altro e a voltargli le spalle”. “Il cinema è questo, secondo me”, continua. “Grazie al potere delle emozioni, una storia come questa può farci immedesimare nei panni di un uomo a cui, altrimenti, non ci saremmo nemmeno mai interessati, per ricordarci che ogni essere umano hail potenziale per amare e redimersi.” In un certo senso, The Whale è una caccia, un tentativo di afferrare la sfuggevolezza della compassione – perché ne abbiamo bisogno e perché la rifiutiamo, quando possiamo concederla e quando no. Ma lo spettatore assiste con emozione anche al suo sbocciare nel corso della storia. Mentre è intento a ridefinire il concetto di fiducia e a capire quali siano i suoi confini, Charlie rompe i contorni dell’io. Dalla morte del compagno, si è ritrovato in una spirale autodistruttiva, ma ora, dopo tanta stanchezza, è giunto a un punto di ottimismo palpabile che illumina questi giorni scanditi da un senso di urgenza. Avvicinandosi al momento clou della storia, Charlie pone quella che, secondo Aronofsky, è la domanda più profonda dell’opera:“Hai mai la sensazione che le persone siano incapaci di non avere un cuore?” Tutta la speranza che è rimasta a Charlie, specie nei confronti dell’apparentemente misantropa figlia Ellie, sgorga da questa qualità squisitamente umana. Poiché se ha ragione riguardo all’empatia, allora tutto è possibile per Ellie.“Charlie ha molti difetti, ma crede nel potere dell’immaginazione.Crede che, prendendosi il tempo necessario, chiunque possa immaginare –  e perfino capire – il mondo degli altri”, commenta Aronofsky.

Brendan Fraser – Curiosità

  • Cresciuto in Olanda, Svizzera e Canada. Ha studiato all’Upper Canada College di Toronto, all’Actor’s Conservatory, al Cornish College of the Arts di Seattle.
  • Scelto da People Magazine nel 1998 come una delle 50 persone più belle del mondo.
  • Ha la doppia cittadinanza: americana e canadese e una stella sulla Walk of Fame canadese, primo attore nato in America a ricevere questo riconoscimento.
  • Parla fluentemente il francese.
  • Durante le riprese di Looney Tunes: Back in Action (2003), era terrorizzato all’idea di dover colpire Bill Goldberg. Goldberg gli diceva costantemente di andare avanti e farlo spiegandogli: “È quello che faccio per vivere”.
  • È un aspirante fotografo.
  • Ha registrato più di un paio di spettacoli per la trasmissione alla radio, tra cui opere di Tennessee Williams e Eugene O’Neill.
  • Ha tre fratelli maggiori: Kevin Fraser, Sean Fraser e Regan Fraser.
  • Ha la reputazione di essere estremamente disponibile e amichevole con i fan che lo incontrano per strada.
  • Era in considerazione per interpretare Superman Returns (2006) quando Brett Ratner era ancora collegato al film.
  • È stato considerato per il ruolo del Dr. Reed Richards/Mr. Fantastic ne I Fantastici 4 (2005).
  • Doveva interpretare il ruolo del Dr. Steve/Eddie in Prima o poi mi sposo (2001), ma i conflitti di programmazione con le riprese di Indiavolato (2000) glielo hanno impedito. Il ruolo è andato a Matthew McConaughey.
  • La moglie Afton ha dato alla luce il loro terzo figlio, Leland, il 2 maggio 2006 a Los Angeles, California.
  • È stata la prima scelta per interpretare il ruolo principale nel film Inspector Gadget (1999), ma alla fine il ruolo è andato a Matthew Broderick. Fraser ha dovuto rifiutare il ruolo per interpretare il protagonista in George re della giungla..? (1997).
  • I suoi genitori sono canadesi, suo padre del Saskatchewan e sua madre della Nuova Scozia. Ha origini irlandesi, scozzesi, tedesche, ceche, franco-canadesi e inglesi.
  • Ha recitato nella versione teatrale di “La gatta sul tetto che scotta” a Londra ricevendo ottime recensioni.
  • È stato considerato per il ruolo di Phil Dunphy nella serie tv Modern Family (2009).
  • È il primo attore ad interpretare il personaggio della DC Comics Cliff Steele/Robotman in un adattamento live-action.

Brendan Fraser in 10 film

1. Scuola d’onore (1992)

David Greene (Brendan Fraser) viene portato in una prestigiosa scuola degli anni ’50 per aiutare la loro squadra di football a battere i vecchi rivali della scuola. David, tuttavia, proviene da un ambiente della classe operaia, quindi non è davvero “uno di loro”, ma ha molto successo nel fare amicizia. David è ebreo e deve tenerlo segreto ai suoi amici per paura di essere respinto.

  • Il film è basato sulle esperienze personali dello scrittore e produttore televisivo Dick Wolf.
  • In questo film, il personaggio di Brendan Fraser vuole andare ad Harvard. In 110 e lode (1994), interpreta un ragazzo che va ad Harvard.
  • Il cast oltre a Brendan Fraser include Ben Affleck, Matt Damon e Chris O’Donnell, tutti future star del cinema.

Credo che tu abbia la responsabilità di comportarti in modo da dare l’esempio agli altri. Da giovane, ho pregato per il successo. Ora prego solo per esserne degno.

2. Airheads – Una band da lanciare (1994)

Tre aspiranti rocker Chazz (Brendan Fraser), Rex (Steve Buscemi) e Pip (Adam Sandler), noti come The Lone Rangers, hanno intenzione di suonare la loro demo per una casa discografica, ma vengono respinti bruscamente. Poi decidono di provare la famosa stazione radio rock n’ roll, ma neanche lì vengono accettati. Quindi decidono di armarsi di pistole ad acqua e prendere in ostaggio la stazione per non aver riprodotto la loro demo. Ma i tre ottengono più di quello che si aspettavano.

  • Questo è il secondo film in cui Brendan Fraser (Chazz) e Amy Locane (Kayla) interpretano interessi amorosi. Il primo è Scuola d’onore (1992).
  • Film d’esordio per Adam Sandler e Steve Buscemi.
  • Ian (Joe Mantegna) paragona Chazz a Conan il barbaro (1982). Brendan Fraser è stato successivamente preso in considerazione per il ruolo principale del remake di Conan il barbaro (2011).

Continuo a non capire molto l’industria musicale. Tutto ciò che ho imparato è stato frequentando musicisti rock negli studi. Certamente ho rispetto per chi fa della musica il proprio sostentamento.

3. Darkly Noon – Passeggiata nel buio (1995)

Dopo la morte dei suoi genitori religiosi rigorosi, il giovane e abbandonato Darkly (Brendan Fraser( si perde nei boschi. Un camionista, Jude, salva l’uomo esausto, che ha solo una bibbia per conforto. Lo porta a casa di Callie e Clay, due amanti che vivono nella foresta. Mentre Clay è nella foresta, la bella Callie cura Darkly per rimetterlo in salute, e lui sviluppa un’ossessione per lei che è totalmente contraria alla sua educazione: un’ossessione sessuale. Quando Clay torna a casa e Darkly vede i due innamorati baciarsi, è troppo per lui. Ogni notte li sente fare l’amore. La discesa di Darkly nella follia è iniziata…

  • “Darkly Noon – Passeggiata nel buio” è un horror psicologico, nel cast oltre a Brendan Fraser, Ashley Judd e Viggo Mortensen nei panni della coppia che accoglie Darkly.
  • Il nome del protagonista e il titolo originale del film (The Passion of Darkly Noon) derivano entrambi da un passaggio della Bibbia, 1Corinzi 13: “Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.”

Immagino che l’oscurità abbia uno scopo: mostrarci che c’è redenzione attraverso il caos. Ci credo. Penso che sia la base della mitologia greca.

4. George re della giungla…? (1997)

Da una giungla da fumetto un uomo selvaggio si trasferisce a San Francisco per amore di una bionda, ma ritorna nella sua Africa per combattere contro i bracconieri che minacciano la vita dei suoi amici animali. Vive su una pianta e si è dotato d’ascensore, al suo servizio ha una scimmia parlante e un elefante che si muove come un cagnolino. George è un Tarzan che nelle intenzioni è tutto da ridere, visto che non sa dondolare dalle liane ed è anche un po’ imbranato.

  • È stato dopo aver visto questo film che il regista Stephen Sommers ha preso in considerazione Brendan Fraser per il ruolo di Rick O’Connell in La mummia (1999).
  • Il personal trainer di Brendan Fraser per il film ha fatto causa a Fraser per non averlo menzionato nei titoli di coda. L’allenatore non ha vinto la causa.
  • La co-protagonista Leslie Mann ha confessato di aver sviluppato una vera cotta per Brendan Fraser durante le riprese e alla fine si è innamorata di lui.
  • Il leone con cui George combatte nel film è stato interpretato dagli stessi leoni che hanno recitato in Spiriti nelle tenebre (1996). I loro nomi erano Bongo e Cesar. Tuttavia per la maggior parte della scena del combattimento è stato utilizzato un pupazzo di scena.

Comincio a giudicare il successo dal tempo che ho per me stesso, il tempo che passo con la famiglia e gli amici. Le mie priorità non stanno modificando. stanno cambiando.

5. Demoni e dei (1998)

1957. Da tempo in pensione, James Whale (Ian McKellen), regista famoso per aver diretto Frankenstein (1931) e La moglie di Frankenstein (1935) e alcuni altri classici horror degli anni ’30, ha bruciato i ponti con la comunità di Hollywood in quanto lo hanno abbandonato. James era stato apertamente gay anche durante il suo periodo di lavoro ed ora che si è ritirato la sua salute sta peggiorando. Dopo essere stato recentemente dimesso da un ospedale, dove si stava riprendendo da un ictus, e nonostante la disapprovazione della sua fedele governante di lunga data Hanna, la sua salute precaria non gli impedisce di divertirsi con bei giovani che frequentano saltuariamente la sua casa. Tra le sue frequentazioni più recenti c’è Clayton Boone (Brendan Fraser), un ragazzo misterioso dal passato oscuro con cui James instaura una sorta di amicizia. Clay però non è a conoscenza dell’orientamento omosessuale di James prima che gli venga confermato da Hanna, un problema che ora minaccia la sua mascolinità, soprattutto alla luce delle crepe che si mostrano nella sua relazione sessuale occasionale con una cameriera di una tavola calda, qualche anno grande di lui. Clay deve così conciliare quel sentirsi minacciato con il desiderio di voler stare in compagnia di qualcuno che considera un uomo interessante e un tempo famoso. L’amicizia e il suo stato di salute legati all’ictus portano James a riflettere in una vena agrodolce sui punti chiave della sua vita, in particolare il servizio prestato nella prima guerra mondiale, e di conseguenza comincia a rivelare i suoi secondi fini attraverso le azioni che intraprende nei confronti di Clay.

  • Il film ha vinto un Oscar alla Migliore sceneggiatura non originale andato al regista Bill Condon.
  • Il titolo orginale “Gods and Mosters” deriva dai dialoghi de La moglie di Frankenstein (1935). Il dottor Pretorius dice al dottor Frankenstein: “In un nuovo mondo di dei e mostri”.
  • Anche se Jack Betts fa un cameo nei panni di Boris Karloff, in realtà il personaggio di Brendan Fraser è un sostituto di Boris Karloff. Karloff e James Whale mantennero una relazione segreta, che generò tre film di successo, fino a quando Karloff non poté più tollerare i crudeli giochi punitivi di Whale e ruppe la loro relazione segreta durante le riprese di Il castello maledetto (1932). Karloff doveva apparire nel ruolo del protagonista de L’uomo invisibile (1933), ma Whale lo sostituì con Claude Rains. I due non si parlarono mai più, ma si riunirono per La moglie di Frankenstein (1935), per obblighi contrattuali. Whale si rifiutò categoricamente di lavorare ancora con Karloff, e fu sostituito come regista per Il figlio di Frankenstein (1939).
  • La scena finale, in cui Clay Boone barcolla nel suo vicolo rricordando nelle movenze il mostro di Frankenstein, è stata suggerita al regista Bill Condon da Brendan Fraser.
  • Nella vita reale, James Whale ha scritto una nota di suicidio prima di tuffarsi nella sua piscina. Il suo contenuto esatto non è noto, poiché è stato trattenuto dalla persona che l’ha trovato e la nota completa non è stata condivisa nemmeno dopo la morte di quella persona. Le sue ultime parole prima di morire furono rese note dall’ex-compagno Lewis solo alcuni anni dopo: “Il futuro è solo vecchiaia e malattia e dolore… devo trovare pace e questo è l’unico modo”.

Ian McKellen è brillante con la ricerca. Ho prestato molta attenzione alle fonti a cui si rivolge. È un uomo molto, molto intelligente.

6. La mummia (1999)

Nel 1719 a.C. in Egitto, in seguito ad un amore proibito con Anck, amante del Faraone, il sacerdote Imhotep (Arnold Vosloo) si lascia andare a gesti disperati. Gli dei allora gli infliggono una tremenda maledizione: ad Hamunaptra, città dei morti, il suo corpo sarà mummificato senza che lui sia morto, condannato ad un’esistenza tra urla di dolore sotterranee. Tremila anni dopo, nel 1923, il legionario Rick O’Connell (Brendan Fraser) e il suo compagno Beni si imbattono nelle rovine di Hamunaptra durante una battaglia. Qualche anno dopo, O’Connell, in carcere in attesa di condanna a morte, capisce che la conoscenza esatta della località in cui si trovano i resti dell’antica città gli può salvare la vita. O’Connell stringe allora alleanza con l’egittologa Evelyn (Rachel Weisz), bella e maldestra, e con suo fratello Jonathan (John Hannah). Ma ci sono anche cercatori d’oro attratti dalle ricchezze nascoste di cui si favoleggia c’è un gruppo di esploratori americani c’è Ardeth, capo di un gruppo di guerrieri locali che hanno il compito di proteggere quel territorio sacro per evitare che Imhotep torni in vita e distrugga il mondo. Tra litigi, contrasti e ostacoli imprevisti, la maledizione infine si scatena: la Mummia torna in vita e mette in atto una forza disumana. Tutti gli esploratori cadono vittime della spaventosa vendetta della creatura. Imhotep vorrebbe impadronirsi di Evelyn come sostituta di Anck. O’Connell si oppone e, sfidando grandissimi pericoli, riesce a ricacciare indietro il mostro. O’Connell ed Evelyn si dichiarano reciproco amore.

  • Il film è il remake de La mummia (1932), diretto da Karl Freund nel 1932 e con Boris Karloff nel ruolo di Imhotep. Il nome di Ardeth Bey nel film di Karl Freund era lo pseudonimo usato da Imhotep, qui è il nome del comandante degli Horas.
  • Brendan Fraser è quasi morto durante una scena in cui il suo personaggio viene impiccato. Rachel Weisz ha ricordato: “Lui [Fraser] ha smesso di respirare e ha dovuto essere rianimato”.
  • Ad un certo punto dello sviluppo, Bruce Campbell e Kurt Russell sono stati considerati per il ruolo di Rick O’Connell. Prima di Fraser il ruolo venne offerto a Tom Cruise (che ha successivamente interpretato il reboot), Brad Pitt, Matt Damon e Ben Affleck, ma gli attori non erano interessati o non sono riusciti a inserire il ruolo nei rispettivi programmi. A quel punto il regista Stephen Sommers colpito dagli incassi di George re della giungla… ha optato per Brendan Fraser che con questo film ha ottenuto la svolta diventando una star di Hollywood.

Voglio dire, era un film su una mummia. È stato un buon film indipendentemente dalla sua fonte, in quanto somiglia a una sorta di Lawrence d’Arabia sotto steroidi.

7. The Quiet American (2002)

Il britannico Thomas Fowler (Michael Caine) si gode la vita a Saigon lavorando come reporter per il London Times, coprendo la guerra in Vietnam tra le potenze coloniali francesi e i comunisti, che sembrano vincere la guerra. Nelle ultime fasi della sua carriera, ora prende il suo lavoro alla leggera, archiviando storie solo occasionalmente e non svolgendo più attività sul campo. Ma soprattutto, questo incarico gli permette di fuggire da quella che considera una vita triste a Londra, compreso un matrimonio insoddisfacente con una donna cattolica, che non gli concederà mai il divorzio, che a sua volta gli permette di avere una relazione con un giovane vietnamita. ex ballerina di taxi di nome Phuong, che ama e che sposerebbe se potesse. Alla sorella di Phuong non piace molto Fowler, se non altro perché non può garantirle un futuro stabile. La sua vita idilliaca è minacciata quando la sede centrale gli suggerisce di tornare a Londra. Decide così di scrivere una storia importante per dimostrare ai suoi superiori che deve restare a Saigon. Nel 1952, Fowler viene chiamato nell’ufficio dell’ispettore di polizia locale per fornire qualsiasi informazione sul suo amico, il trentenne americano Alden Pyle (Brendan Fraser), che è stato trovato assassinato. Fowler aveva incontrato Pyle l’anno precedente quando era arrivato in Vietnam per lavorare come parte del contingente americano nella missione di aiuto economico. La relazione di Fowler e Pyle non è stata sempre armoniosa, inizialmente poiché Pyle ha ammesso che anche lui era innamorato di Phuong e voleva sposarla. Quella relazione antagonistica si sarebbe estesa alle loro vite professionali, attorno alla convinzione di Fowler che la storia che gli avrebbe permesso di rimanere in Vietnam fosse l’ascesa di un uomo di nome Generale Thé, e la convinzione di Pyle che una terza potenza sarebbe dovuta entrare per conquistare il Vietnam da entrambi francesi e comunisti. La domanda diventa se Fowler sappia di più sulla scomparsa di Pyle di quanto non lasci intendere all’ispettore.

  • Secondo adattamento cinematografico del romanzo Un americano tranquillo (The Quiet American) di Graham Greene, già portato sul grande schermo nell’omonimo film del 1958 diretto da Joseph L. Mankiewicz.
  • All’età di 68 anni, Sir Michael Caine era ritenuto troppo vecchio per il suo personaggio, ma la sua interpretazione lo ha comunque portato a ricevere una nomination all’Oscar.
  • Il regista Phillip Noyce avrebbe voluto Heath Ledger nel ruolo di Alden Pyle, ma è rimasto contento del lavoro di Brendan Fraser in questo film.
  • L’oscuro poema citato da Fowler e Pyle è “Dipsychus” di Arthur Hugh Clough.
  • Il titolo del libro che Alden Pyle legge costantemente, era “The Dangers to Democracy” di York Harding.

Se fai un film, Hollywood ti ama per un po’. Ti amano, ti amano, ti amano finché… oh, ora amano qualcun altro. Non è ciclico, è… è… volubile!

8. Crash – Contatto fisico (2004)

Diverse storie s’intrecciano nel corso di due giorni a Los Angeles che vedono coinvolti vari personaggi legati tra loro. Un detective di colore, la cui madre si droga e il fratello ruba automobili mentre con il suo complice fa teorie su una società più giusta. Un procuratore distrettuale in carriera (Brendan Fraser) con una moglie iraconda (Sandra Bullock). Un poliziotto che si prende cura con affetto dell’anziano padre malato e intanto scandalizza il suo giovane compagno di lavoro con il suo razzismo. Un regista nero di successo a Hollywood la cui moglie deve fare i conti con il poliziotto razzista. Un immigrato iraniano che compra una pistola per difendere il suo negozio. Un fabbro ispanico e la sua giovane figlia ed altro ancora….

  • Il film diretto da Paul Haggis ha vinto 3 premi Oscar: miglior film, migliore sceneggiatura originale e miglior montaggio.
  • Una delle cose che ha ispirato il film è una vera rapina subita nella sua macchina dal regista Paul Haggis.
  • Sandra Bullock era così intenzionata ad apparire in questo film che ha comprato il suo biglietto aereo per volare sul set. Nonostante ciò, l’attrice ha solo 5 minuti e 10 secondi di tempo sullo schermo per l’intero film.
  • Il regista Paul Haggis ha subito un attacco di cuore durante le riprese, ma si è rifiutato di lasciare che qualcun altro finisse di dirigere il film. La produzione è stata ritardata di 2 settimane fino a quando non si è ripreso.
  • John Cusack era la scelta originale per il ruolo del procuratore distrettuale Rick Cabot, che alla fine è andato a Brendan Fraser.
  • Questo film è stato particolarmente controverso quando ha vinto l’Oscar per il miglior film rispetto al successo commerciale, rispettato e apprezzato dalla critica I segreti di Brokeback Mountain (2005). L’Academy è stata accusata di omofobia e molti hanno affermato che Crash (2004) ha beneficiato dell’omofobia radicata nell’Academy. Molti pensavano che Crash fosse un’opzione più sicura poiché affrontava in sicurezza il razzismo e la tolleranza, mentre Brokeback Mountain era un’opzione più rischiosa che l’Academy, anche nella sua forma più progressista, non avrebbe celebrato. Molti hanno anche ritenuto che Crash abbia vinto su Brokeback Mountain cementando l’idea che l’Academy era diventata un’istituzione obsoleta.

La maggior parte delle persone dicono, desidero la pace nel mondo. Ma il caos ha un posto nel bilanciare la luce e l’oscurità nel mondo. Non so se desidererei la pace nel mondo.

9. Viaggio al centro della Terra (2008)

Il professor Trevor Anderson (Brendan Fraser) riceve la visita di suo nipote adolescente Sean Anderson (Josh Hutcherson). Trascorrerà dieci giorni con lo zio mentre sua madre, Elizabeth (Jane Wheeler), si prepara a trasferirsi in Canada. Trevor riceve una scatola che apparteneva al fratello scomparso, Max, e che contiene un libro con riferimenti all’ultimo viaggio di suo fratello. Trevor decide così di seguire le orme di Max e porta con sé Sean per un viaggio in Islanda, dove incontrano la guida Hannah Ásgeirsson. Mentre scalano una montagna, c’è un temporale e si proteggono in una grotta. Tuttavia, un fulmine fa crollare l’ingresso e il trio rimane intrappolato. Cercandoo un’uscita cadono in una voragine che si apre sotto i loro piedi, scoprendo un mondo perduto al centro della Terra.

  • La saliva del dinosauro era composta da una miscela di gel per capelli, 7 up e muschio di torba
  • Brendan Fraser ha rifiutato di tornare per il sequel, Viaggio nell’isola misteriosa (2012) poi interpretato da Dwayne “The Rock” Johnson.
  • Sul set: Quando Trevor (Brendan Fraser) accende la torcia e il muro brucia a causa del magnesio c’è stato un incidente. L’attore teneva la torcia troppo perpendicolare e troppo vicina al muro, quindi le fiamme sono rimbalzate sul muro e hanno colpito la sua mano nuda. Le sue urla quindi erano una combinazione di vero dolore e recitazione. La produzione è stata interrotta per alcuni giorni.

Più sofisticata diventa la tecnologia, meno sofisticato devi diventare come attore.

10. Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro (2009)

Mortimer “Mo” Folchart (Brendan Fraser) ha il talento speciale di tirare fuori i personaggi dai libri. Una notte fa emergere tre personaggi di “Cuore d’inchiostro”, una storia ambientata in epoca medievale e piena di esseri magici. Capricorno (Andy Serkis) e Basta (Jamie Foreman), due cattivi, e Dita di polvere (Paul Bettany), un mangiafuoco. Ora, dieci anni dopo, Meggie (Eliza Bennett) scopre la verità e tocca a lei sfuggire dalle grinfie del malvagio Capricorno.

  • Brendan Fraser è stato scelto personalmente per il ruolo principale da Cornelia Funke, autrice del romanzo Cuore d’inchiostro (primo volume della trilogia del mondo d’inchiostro). Funke ha voluto Fraser perché l’attore è stato la sua fonte d’ispirazione quando ha creato il personaggio. L’autrice gli ha persino dedicato il secondo romanzo della trilogia e gli ha inviato una copia firmata. I produttori inizialmente volevano una star di Hollywood più grande, ma su insistenza di Funke, hanno ceduto e hanno accettato Fraser nel ruolo.
  • In una delle prime scene da zia Elinor (Dame Helen Mirren), si vede un kit di attrezzi accanto a Brendan Fraser. È lo stesso kit di strumenti che Rick (Fraser) dà a Evie (Rachel Weisz) in La mummia (1999).

Non credo che desiderare funzioni. Penso che otteniamo le cose per cui lavoriamo.

Premio Oscar