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Cineblog Consiglia: Apocalypto

Apocalypto è un film diretto da Mel Gibson che andrà in onda stasera venerdì 24 settembre alle 22,35 su La7. Così come per La Passione di Cristo, Gibson tenta di ricostruire un’altra pagina della storia sulla quale giacciono ancora molte ombre e poche luci. Parliamo dell’America precolombiana, con particolare riferimento ad una popolazione le cui

pubblicato 24 Settembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 20:17

Apocalypto è un film diretto da Mel Gibson che andrà in onda stasera venerdì 24 settembre alle 22,35 su La7. Così come per La Passione di Cristo, Gibson tenta di ricostruire un’altra pagina della storia sulla quale giacciono ancora molte ombre e poche luci. Parliamo dell’America precolombiana, con particolare riferimento ad una popolazione le cui dinamiche restano a tutt’oggi apparentemente avvolte nel mistero, ossia i Maya – esatto, proprio quelli che hanno posto la data di scadenza a questo mondo, fissandola, si dice, per Dicembre 2012.

In un contesto fortemente incentrato su di un’arcaica società tribale, il luogo degli eventi è afflitto dai più efferati sacrifici umani, condotti ad opera di una casta sedicente sacerdotale, la quale millanta la reale conoscenza di un’anonima “volontà divina”. I sacrifici ai quali si assiste sono tutti rituali, e a farne le spese sono persone catturate per i più svariati scopi. Superfluo evidenziare l’assoluto imbarbarimento di quella (in)civiltà, in cui la vita umana disponeva di un valore pressoché nullo.

Ma poiché le convinzioni sono dure a morire, il film – come quello relativo alla storia di Gesù – viene nuovamente ostracizzato, giudicato troppo “fazioso” e storicamente “fuorviante” dai soliti noti, per i quali lo studio serio e attento degli eventi che furono rappresenta un dato univoco ed inequivocabile. E’ da queste premesse che muove l’intero viaggio di Apocalypto, furbescamente incentrato sulla vicenda di un padre e cacciatore, Zampa di Giaguaro, che intende sottrarre sé stesso e la propria famiglia da un destino infame, aberrante e umanamente insostenibile.

Un tentativo encomiabile, quindi, a cui va dato il merito di sfidare un conformismo storico che da circa tre secoli regna sovrano, mietendo numerosissime vittime, anche solo d’opinione. La ricerca della Verità dovrebbe essere la forza motrice di ogni opera, sia questa cinematografica, letteraria e via discorrendo. Coloro i quali condividano quest’amore, quindi, si prestino alla visione di Apocalypto e considerino tutto ciò come un primo, timido passo verso mete più approfondite. Per tutti gli altri, beh… il mondo è pieno di lungometraggi forieri dei soliti triti e ritriti stereotipi.

A voi la frase d’apertura del film, preludio sensato circa i suoi proponimenti:

Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno.