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CineBlog sconsiglia: Cellular

David R. Ellis aveva diretto nel 2003 Final Destination 2, ed aveva fatto un bel lavoro: aveva ben miscelato horror, tensione e tanta ironia, ottenendo un bel horror-cartoon. Ma questo giro non va tanto bene: Cellular ha sì la stessa velocità del film precedente, lo stesso ritmo, ma è carente di ben altre qualità! Innanzitutto

29 Maggio 2007 17:01
David R. Ellis aveva diretto nel 2003 Final Destination 2, ed aveva fatto un bel lavoro: aveva ben miscelato horror, tensione e tanta ironia, ottenendo un bel horror-cartoon. Ma questo giro non va tanto bene: Cellular ha sì la stessa velocità del film precedente, lo stesso ritmo, ma è carente di ben altre qualità! Innanzitutto gran parte del problema lo crea la sceneggiatura, scritta da Larry Cohen, che già aveva scritto il copione del ben più riuscito In linea con l’assassino (un po’ ripetitivo questo signore, no?), titolo che non può non venire in testa allo spettatore durante la visione di questo thrilleraccio. La protagonista è Jessica, interpretata da una sempre pregevole Kim Basinger, che viene rapita e rinchiusa in una stanzetta di una villa isolata; il telefono della stanza viene rotto dai rapitori, ma lei (un po’ alla McGiver, per intenderci) riesce a farlo funzionare collegando qualche filo e a riuscire a collegarsi con un numero a caso, ossia quello del giovane Ryan. Per Ryan inizia una lotta contro il tempo e contro i rapitori per riuscire non solo a salvare Jessica, ma anche la sua famiglia.

Ok, abbiamo detto che il ritmo non manca, è un film veloce e ritmato, ma è talmente stupido e davvero insensato che alle volte fa un po’ pena; si vede che Ellis è impuntato con l’ironia e le gag, ma qui ce ne sono talmente tante che sembra davvero una commedia comica piuttosto che un thriller! La contaminazione con l’horror in Final Destinaton 2 aveva funzionato benissimo, tanto che la comicità si miscelava molto bene con la tensione costante; qui, di tensione, neanche l’ombra. Quando si potrebbe provare qualche sensazione simile alla tensione (di paura e angoscia, neanche a parlarne!) si passa a delle sequenze girate in modo o esagerato o con una colonna sonora che non c’entra proprio nulla (povera Nina Simone!).

Se si voleva dirigere una parodia di thriller è fatta proprio male, se si voleva fare un comico Ellis ha sbagliato sin dall’inizio, se voleva dirigere un thriller non ci siamo proprio. Chris Evans è ben spaesato come richiede il personaggio, talvolta troppo gasato; la Biel ha una particina davvero piccola ed è doppiata da scandalo, William H. Macy fa una parte ironica ma non sempre convincente. Stasera, 21.10, Canale 5