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Cosa ne sarà di Adolescence? Si parla di una seconda stagione

Adolescence ha conquistato il pubblico e si sta già puntando ad una seconda stagione, che però, sarà diversa dalla prima

16 Aprile 2025 16:30

Non c’è dubbio: è il momento di Adolescence, la miniserie prodotta da Netflix che scava all’interno di quel micromondo sempre più inaccessibile dei teenager di oggi, sempre più, purtroppo, risucchiati dal telefonino e da quelle dinamiche nocive che esso produce.

Ma di cosa parlano questi quattro episodi che raccontano la storia scritta da Stephen Graham e Jack Thorne e diretta da Philip Barantini? Quattro episodi in cui il piano sequenza è il re, trasportando il telespettatore in un percorso immersivo, potente e tragicamente naturale?  

Parla di una famiglia come tante altre che si ritrova a dover affrontare l’arresto del figlio di 13 anni per l’accusa di omicidio, con conseguente gogna mediatica e social. Proprio i social sono il palcoscenico nascosto di un certo numero di regole (non dette ma ben conosciute tra i ragazzi) che conducono  nell’abisso della tossicità delle comunità on-line.

Un successo a cui dare conto

Il grande successo della miniserie “Adolescence”, che ha suscitato molto interesse sia per i suoi contenuti sociologici sia per la qualità delle interpretazioni, in particolare quelle del giovane talento Owen Cooper non rimane inascoltato.  La serie che ha avuto un impatto tale da superare, in termini di visualizzazioni, perfino il totale delle stagioni di Bridgerton sta, per forza di cose, riflettendo sul suo futuro. 

Adolescence seconda stagione
Adolescence è pronto per la seconda stagione – Netflix – cineblog

Visti i numeri e l’interesse del pubblico, si sta parlando sempre più concretamente di una seconda stagione. Il progetto sarebbe già in fase di trattativa tra il regista Philip Barantini, gli sceneggiatori e la Plan B Entertainment, casa di produzione fondata da Brad Pitt. Tuttavia, come potrebbe essere di facile intuizione, non si tratterà di un semplice seguito: Adolescence 2  sarà probabilmente un prodotto antologico, cioè ogni stagione racconterà una storia diversa, mantenendo il filo conduttore del tema adolescenziale, ma con nuovi personaggi e nuove situazioni.

Un tema quello dell’adolescenza, curioso e di grande portata, capace di attirare a sé tutti, fuorché gli adolescenti. Del resto, sono proprio i genitori a rimanere incollati allo schermo, inorriditi e spaventati della sorte capitata alla famiglia Miller, una famiglia inglese come tante in balia di un sistema che lavora in maniera martellante sulle menti dei ragazzi. Se Adolescence è contro i social? Probabilmente lo è e forse ce n’era realmente il bisogno di veicolare certe emergenze attraverso la potenza della recitazione.

La storia di Jamie, il protagonista della prima stagione, è considerata conclusa e non verrà ripresa. L’idea è di mantenere l’essenza originale della serie — cioè il suo tono provocatorio e la capacità di esplorare i lati oscuri dell’adolescenza — senza però essere ripetitivi. Il modello di riferimento potrebbe essere quello di serie come Black Mirror o The White Lotus, in cui ogni stagione cambia trama e cast, pur restando legata da un tema comune.

Stephen Graham, oltre ad aver recitato, è anche tra gli sceneggiatori, e si punta a coinvolgerlo nuovamente, insieme allo sceneggiatore Jack Thorne. La nuova stagione, se confermata, ha l’obiettivo di continuare a proporre temi forti e disturbanti, capaci di lasciare un segno, come già accaduto con la prima.