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Daniel Day-Lewis e i suoi metodi per prepararsi ad un film

Scopriamo insieme come Daniel Day-Lewis si prepara per un ruolo

di carla
pubblicato 7 Gennaio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 05:28

Daniel Day-Lewis è uno degli attori più bravi ed ammirati di Hollywood e quando deve interpretare un ruolo, qualsiasi ruolo, ci mette impegno e dedizione. Oggi vediamo qualche esempio del suo modo di approcciarsi alla recitazione, perché per ogni film cerca e trova un metodo adatto per entrare nella parte che gli è stata assegnata. In fondo al post vi elenco anche le nomination agli Oscar e i premi vinti da questo pazzoide.

Lincoln (2012)

Iniziamo da Lincoln. Per entrare nel ruolo Daniel Day-Lewis ha chiesto a tutti, compreso il regista Steven Spielberg, di fare riferimento a lui come “Mr. President”, di non parlare con attori inglesi per non rovinare l’accento che era riuscito ad ottenere per interpretare il presidente.

Gangs of New York (2002)

Per il suo ruolo di Bill il Macellaio, Daniel Day-Lewis ha preso lezioni come apprendista macellaio ed è sempre rimasto nel personaggio sul set. Parlava un accento di New York e affilava coltelli. Ha anche rifiutato di indossare una giacca calda perché, secondo lui, non era in linea con il periodo. E, sorpresa!, si ammalò di polmonite! A quel punto ha anche respinto la medicina moderna perché, ovviamente, “non era in linea con il periodo”.

The Boxer (1997)

L’attore si è allenato per un anno e mezzo con l’ex campione dei pesi massimi Barry McGuigan, tutto il giorno, tutti i giorni.

La seduzione del male (1996)

Non si è lavato per tutta la durata delle riprese in modo da poter capire come vivevano igienicamente nel 17esimo secolo. Inoltre ha fabbricato la casa dove viveva il suo personaggio ed ha contribuito a costruire il set. Daniel Day-Lewis ha anche trascorso qualche tempo in una delle case sul set senza elettricità o acqua corrente.

L’età dell’innocenza (1993)

Mentre si preparava per il suo ruolo di un gentiluomo del 1870 è andato in giro per New York vestito con abiti d’epoca.

Nel nome del padre (1993)

Daniel Day-Lewis ha trascorso diverse notti in isolamento in una prigione abbandonata ed è rimasto sveglio per tre giorni, in preparazione per una scena d’interrogatorio.

L’ultimo dei Mohicani (1992)

Per prepararsi al suo ruolo ha imparato a cacciare gli animali per cibarsi e si rifiutava di mangiare quello che non aveva ucciso. L’attore ha anche imparato a costruire una canoa, non si sa mai.

Il mio piede sinistro (1989)

Sul set Daniel Day-Lewis si è rifiutato di lasciare la sua sedia a rotelle e aveva chiesto ai membri della troupe di aiutarlo come se avesse veramente il grave problema fisico di Christy Brown. Ovviamente dovevano anche portarlo in giro per il set e dovevano imboccarlo durante i pasti.

L’insostenibile leggerezza dell’essere (1988)

Ha imparato la lingua ceca per il ruolo di Tomas e si rifiutò di uscire dal personaggio per gli 8 mesi delle riprese.

Daniel Day-Lewis – Premi Oscar

– 2013 Oscar vinto come miglior attore per Lincoln. Gli altri candidati erano: Bradley Cooper – Il lato positivo, Hugh Jackman – Les Misérables, Joaquin Phoenix – The Master, Denzel Washington – Flight.

– 2008 Oscar vinto come miglior attore per Il petroliere. Gli altri candidati erano: George Clooney – Michael Clayton, Johnny Depp – Sweeney Todd, Tommy Lee Jones – Nella valle di Elah, Viggo Mortensen – La promessa dell’assassino.

– 2003 nomination come miglior attore per Gangs of New York. Vinse: Adrien Brody – Il pianista. Gli altri candidati erano: Nicolas Cage – Il ladro di orchidee, Michael Caine – The Quiet American, Jack Nicholson – A proposito di Schmidt.

– 1994 nomination come miglior attore per Nel nome del padre. Vinse: Tom Hanks – Philadelphia. Gli altri candidati erano: Laurence Fishburne – Tina, Anthony Hopkins – Quel che resta del giorno, Liam Neeson – Schindler’s List.

– 1990 Oscar vinto come miglior attore per Il mio piede sinistro. Gli altri candidati erano: Kenneth Branagh – Enrico V, Tom Cruise – Nato il quattro luglio, Morgan Freeman – A spasso con Daisy, Robin Williams – L’attimo fuggente.

Fonte: TasteOfCinema

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