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Doctor Sleep: curiosità e recensione del film horror con Ewan McGregor

Curiosità e recensione del film horror “Doctor Sleep” nei cinema italiani dal 31 ottobre 2019.

pubblicato 1 Novembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:54

 

ATTENZIONE!!! L’articolo contiene SPOILER sul film “Doctor Sleep”.

 

Doctor Sleep ha debuttato nei cinema italiani in concomitanza con Halloween, quindi quale migliore occasione per goderci in sala l’atteso sequel di Shining. Il film vede protagoista Ewan McGregor nei panni di un tormentato Danny Torrance adulto che si contrappone al Vero Nodo, una setta di vampiri che uccidono bambini per nutrirsi della loro “luccicanza” soprannominata “vapore”, che regala ai membri della setta giovinezza, lunga vita e vigore fisico. Danny ex alcolista e infermiere in una struttura per malati terminali aiuterà una ragazzina che ha il suo stesso dono, e che il Vero Nodo intende rapire poiché tanto potente da garantire loro una scorta di “vapore” a lungo termine.

Per Stephen King scrivere un romanzo sequel del suo capolavoro “Shining” non deve essere stata una passeggiata, e per il regista Mike Flanagan adattare il romanzo di King come un sequel del capolavoro di Stanley Kubrick del 1980, adattamento odiato da King, deve essere stata impresa ancor più ardua. Cotanta audacia alla fine dovrebbe aver dato i suoi frutti, almeno a sentire la maggioranza della critica, in realtà “Doctor Sleep” non funziona, in alcuni punti risulta “soporifero”, in perfetta aderenza al titolo, e soprattutto nella parte dell’Overlook Hotel diventa involontaria parodia del classico di Kubrick.

“Doctor Sleep” si presenta come un horror “addomesticato” che pare concepito per accontentare più i poco avvezzi al genere che lo spettatore più scafato. Il talentuoso regista Mike Flanagan ha fatto molto meglio in altre occasioni, vedi la notevole serie tv The Haunting, il memorabile Absentia (se non l’avete ancora visto vi consigliamo di rimediare seduta stante) e con il più recente Il gioco di Gerald, altro adattamento tratto da un racconto di King realizzato dal regista per Netflix. “Doctor Sleep” si dipana sonnolento e ha i suoi momenti migliori nell’interpretazione di Ewan McGregor, interpretazione che però si perde diluita negli interminabili 153 minuti di durata della pellicola che mette in scena anche il team di antagonisti meno credibili mai visti in un film horror. Il cosiddetto Vero Nodo vorrebbe ammiccare ai vampiri del classico anni ’80 Il buio si avvicina di Kathryn Bigelow, ma in realtà ne scimmiottano malamente alcuni elementi e nonostante siano potenti creature psichiche finiscono per essere annientati in maniera alquanto maldestra.

Il disastro vero e proprio però arriva nel finale che come accennato presenta un forzoso collegamento, anche a livello visivo, con il classico di Kubrick. In scena risibili rimpiazzi dei personaggi originali, i più imbarazzanti sono il finto Jack Torrance di Jack Nicholson e una incomprensibile “bella” copia delle inquietanti gemelle dell’Overlook Hotel, che da icone horror diventano innocua materia prima per famiglie. Uno degli errori più evidenti del film di Flanagan è l’incapacità di mettere in scena gli incontri/scontri con il “Vero Nodo” e la sua leader Rose Cilindro, scontri ridotti a sparatorie, duelli all’arma bianca e un fuggi fuggi generale più consono ad un qualsiasi thriller d’azione che ad un horror di stampo sovrannaturale.

“Doctor Sleep” ha sicuramente elementi di attrattiva per un pubblico ampio e trasversale, ma dal punto di vista prettamente “orrorifico” langue e oltre ad essere lontano anni luce dal memorabile IT di Andrés Muschietti, paradossalmente funziona meno del recente Scary Stories to Tell in the Dark di Guillermo del Toro, che tra l’altro è basato su un libro per ragazzi.

 

Curiosità

  • Stephen King ha avuto l’idea di “Doctor Sleep” nel 1998 in occasione di una sessione di firme per un libro, quando qualcuno gli ha chiesto cosa fosse successo a Danny. Questa era una domanda che King si era posto spesso quindi iniziò a pensare a quanti anni avesse Danny e a dove fosse finita Wendy, e così decise di trovare le risposte con un sequel, ma si rivelò un compito alquanto arduo.
  • Il regista Mike Flanagan ha dovuto convincere Stephen King che, nonostante la sua insofferenza per lo Shining di Stanley Kubrick, il pubblico aveva più familiarità con quella versione, e in gran parte lo preferiva alla miniserie tv Stephen King’s Shining (1997). Come tale questo film doveva essere un sequel del film di Kubrick e includere alcuni riferimenti diretti ad esso.
  • Ewan McGregor, Dan Stevens, Chris Evans, Matt Smith e Jeremy Renner sono stati considerati e hanno incontrato il regista per il ruolo principale. McGregor ha finito per essere scelto con la benedizione di Stephen King.
  • Ewan McGregor ha all’incirca la stessa età (circa 2 anni in più) di Danny Lloyd, che ha interpretato Danny Torrance nell’originale Shining.
  • In “Doctor Sleep”, Stephen King cita un mago / clown con il nome di Mysterio, un cattivo dei fumetti di Spider-Man antagonista del recente film Spider-Man: Far From Home.
  • L’ufficio in cui Danny viene intervistato per il suo lavoro è la stessa stanza in cui Jack viene intervistato per il ruolo di custode in Shining.
  • L’attrice Rebecca Ferguson ha rivelato in un’intervista del 2019 che, mentre l’horror in generale non è uno dei suoi generi cinematografici preferiti, è una grande fan dei romanzi di Stephen King: “Non vedo perché non vorremmo fare film da tutto ciò che scrive. È così adattabile. È così comprensibile. È così riconoscibile e le immagini, è come se non dovessi più realizzare immagini di scena, hai solo il libro”.
  • L’indirizzo della casa di Abra è il 1980, l’anno di uscita di Shining.
  • Ci sono alcuni riferimenti alla saga La Torre Nera nel film: la linea di autobus che prendono sia Danny che Abra si chiama “Tet”, il numero del giocatore di baseball è 19, il posto dove viene uccisa una delle vittime del Nodo si chiama Lemerk Industries, e Dick Halloran si riferisce a “Ka” quando parla con Danny dei debiti di Karmic.
  • Nella scena in cui il gatto dell’ospedale Azzie salta sulla scrivania di fronte a Dan, prima di seguirla in quella che dovrebbe essere una stanza vuota, posa la rivista che sta leggendo. È lo stesso numero di gennaio 1978 di Playgirl Magazine che suo padre, Jack Torrance, leggeva nella hall dell’Overlook Hotel in attesa di Stuart Ullman e Bill Watson nel giorno di chiusura in Shining (1980).
  • Quando Dan incontra per la prima volta Abra di persona, suggerisce che si presenti come suo zio per evitare di sembrare sospettoso. Successivamente lo chiama “Zio Dan” come un termine affettuoso. Nel romanzo, viene rivelato che sono, in effetti, imparentati: la madre di Abra è la sorellastra di Dan, il risultato di una relazione extraconiugale che Jack Torrance aveva poco prima di perdere il lavoro come insegnante.
  • Danny Lloyd che ha interpretato il personaggio di Danny Torrance in Shining fa un cameo in questo film durante la partita di baseball ed è elencato nei titoli di coda come “Spettatore”.
  • Nel romanzo Rose Cilindro accoglie Snakebite Andi nel Nodo dopo che Andi ha lasciato un teatro che proietta I predatori dell’arca perduta. Nel film la scena si svolge dopo che Andi lascia un cinema che proietta Casablanca. Nel film, al Vero Nodo piace infondere paura nelle loro vittime innocenti prima che si nutrano del loro “vapore” / “luccicanza”, una sorta di atto purificatore. in “IT” Pennywise crede che la carne di bambini spaventati abbia un gusto migliore e allo stesso modo gli piace infondere paura nelle sue vittime poiché la paura “insaporisce” la carne.