Home Locarno Film Festival Locarno 2020, edizione annullata – si riparte dal sostegno all’industria

Locarno 2020, edizione annullata – si riparte dal sostegno all’industria

Costretto a cancellare l’edizione di quest’anno, il Festival di Locarno è a lavoro su dei progetti a sostegno dell’industria

pubblicato 29 Aprile 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 11:38

Altra vittima illustre di questo periodo, anche il Festival di Locarno formalizza l’annullamento dell’edizione 2020, che si sarebbe dovuta tenere dal 5 al 15 agosto. Al suo posto l’iniziativa For the Future of Films, che ha come obiettivo quello di tutelare, per quanto possibile, sia il cinema indipendente che le sale cinematografiche con «una serie di progetti mirati».

Il Presidente del Locarno Film Festival, Marco Solari, lo illustra così.

Il Festival deve anzitutto servire i film, e organizzare delle première online nel mese di agosto non ci sembra il modo migliore per farlo. Il nostro ruolo è quello di fare da trait d’union fra i film, l’industria e il pubblico, e abbiamo quindi cercato proposte alternative per svolgere questa nostra missione, verificando dove il nostro intervento potesse rivelarsi più utile in questo momento. Siamo al lavoro per concepire un progetto coerente, in linea con la storia del Festival, all’insegna della solidarietà, e che possa giovare al nostro pubblico e ai registi in difficoltà.

In attesa di capire come nello specifico s’interverrà, si sa già che Locarno si rivolgerà a quegli autori che hanno dovuto interrompere la lavorazione ai propri film, assegnando i Pardi speciali ed altri premi di questa edizione a quelle produzioni che si sono fermate a causa dell’emergenza. Un contributo concreto, a quanto pare, che rappresenta una prima risposta, perché è evidente che un solo polo non può sobbarcarsi l’onere di reggere l’intera baracca.

D’altronde il discorso è trasversale, coinvolgendo più sezioni della filiera. Per questo, sebbene per ragioni diverse, pure Locarno cassa l’ipotesi online: faresti vetrina, ok, ma mancando la cornice, il contesto, viene meno il presupposto fondamentale. L’intervento sembra perciò guardare già al dopo, tenere in vita quei progetti che diversamente rischierebbero di arenarsi forse addirittura definitivamente. E questo senza considerare appunto la sala, per cui necessitano misure di altro tipo, di cui magari si verrà a conoscenza già al prossimo comunicato.

Si pone in tal senso il lavoro dell’organizzazione, come chiarisce la Direttrice artistica Lili Hinstin.

Il nostro ringraziamento è destinato anzitutto a tutti nostri partner, che ci hanno sempre sostenuto e che continuano a farlo in questo momento. Forti di un team altamente motivato, ci impegniamo a valorizzare le opportunità che ha portato questa situazione di crisi. Il nostro sguardo rimane rivolto alla continuità della manifestazione e alle sue sfide future, che saranno ancora più complesse dopo questo anno difficile.

Si va oltre il seppur comprensibile scoramento, dunque, ragionando su quella ripresa che, per quanto complessa, una sfida parecchio impegnativa, deve già essere una priorità, pur tenendo conto di quanto sta succedendo. Al di là del contenuto di questa proposta, che semmai si valuterà a suo tempo, va salutata con favore ogni azione volta ad affrontare le conseguenze, per quanto appunto difficile potrebbe essere questo futuro di cui al titolo dell’iniziativa.

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