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Il capolavoro di Totò disponibile in streaming: dove vederlo

Uno dei capolavori indiscussi di Totò, il Principe della risata, disponibile in streaming. Ecco dove guardarlo

6 Maggio 2025 16:30

Un capolavoro della comicità italiana, un film di Totò disponibile in streaming, per la gioia di chi non si stanca mai di ridere con i grandi.

Ci sono film che non invecchiano mai. Anche se passano gli anni, anche se cambiano le mode, il modo di recitare e perfino quello di far ridere, certe opere rimangono intatte, come se fossero sospese nel tempo.

E in fondo è proprio questa la forza dei veri classici: riuscire a toccare corde universali, quelle dell’animo umano, del sorriso spontaneo, dell’ironia che racconta la vita meglio di mille discorsi. Ed è proprio per questo che la notizia del ritorno in streaming di uno dei titoli più amati della commedia all’italiana non può passare inosservata.

Totò in streaming, ecco dove vedere il suo capolavoro

Si parla di un gigante, di un uomo che con un solo sguardo era capace di mandare in delirio il pubblico. Totò. Basta il nome per evocare un’intera epoca. L’arte di Antonio De Curtis, però, non è fatta solo di battute fulminanti e smorfie esilaranti. Totò era un attore completo, capace di far ridere ma anche di commuovere. In questo film, accanto al fido Peppino De Filippo, dà vita a una delle coppie più irresistibili mai viste sullo schermo.

E no, non è un’esagerazione da nostalgici. Chi ha visto anche solo una volta Totò, Peppino e la… malafemmina sa perfettamente di cosa si sta parlando. Ora che il film è approdato su Rai Play, c’è finalmente l’occasione per rivederlo o magari scoprirlo per la prima volta.

Totò, Peppino e la malafemmina
Totò, Peppino e la malafemmina ecco dove guardarlo in streaming (Foto IG @toto_principe_della_risata – cineblog.it)

Uscito nel 1956, diretto da Camillo Mastrocinque, il film racconta l’avventura tragicomica di due fratelli di Napoli, Totò e Peppino appunto, che si mettono in viaggio verso Milano per riportare a casa il nipote smarritosi per amore. Il titolo stesso è diventato proverbiale, ma la scena della lettera dettata da Totò, con un Peppino imbranato alla macchina da scrivere, resta senza dubbio una delle più iconiche della storia del cinema italiano. Non c’è una sola parola fuori posto, ogni pausa, ogni accento è pura arte comica. Eppure non c’è solo la risata in questo film. C’è anche una satira affettuosa delle differenze culturali tra Nord e Sud, un affresco ingenuo e tenero di un’Italia che cambiava, ma che non voleva perdere il senso della famiglia, del sentimento, della dignità anche nella comicità.

Il cast, oltre ai due protagonisti, include una giovane e affascinante Dorian Gray nel ruolo della “malafemmina”, donna oggetto del contendere che in realtà si rivela molto meno perfida di quanto si creda. Curiosità interessante: la canzone “Malafemmena”, che dà il titolo al film, è stata scritta proprio da Totò in un momento difficile della sua vita privata. Una canzone struggente che in un film così brillante riesce, quasi in punta di piedi, a ricordare al pubblico che dietro la maschera del comico si nascondeva anche un’anima malinconica.

Rivederlo oggi è un’esperienza che sorprende. Perché ci si accorge che, al di là del bianco e nero, della lingua un po’ datata, c’è una freschezza nei tempi comici e una verità nei personaggi che colpiscono ancora. Totò, Peppino e la… malafemmina è più di un film: è una lezione di stile, un viaggio nella storia dell’Italia e una dichiarazione d’amore al potere salvifico del sorriso.