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Italo Moscati racconta Fellini

Riceviamo un comunicato da Italo Moscati e pubblichiamo volentieri. Si tratta del programma radiofonico Alle 8 della sera che dal 13 agosto su Radio2Rai racconterà, per 20 puntate, la figura di Federico Fellini, che Moscati ha seguito e amato da sempre. Di seguito il testo integrale: Federico Fellini dopo Anna Magnani, Vittorio De Sica, Wolfgang

9 Agosto 2007 09:51

Riceviamo un comunicato da Italo Moscati e pubblichiamo volentieri. Si tratta del programma radiofonico Alle 8 della sera che dal 13 agosto su Radio2Rai racconterà, per 20 puntate, la figura di Federico Fellini, che Moscati ha seguito e amato da sempre. Di seguito il testo integrale:

Federico Fellini dopo Anna Magnani, Vittorio De Sica, Wolfgang e Nannerl Mozart, e Sergio Leone: Italo Moscati ritorna in onda con un programma che ha scritto e condotto dedicato al famoso regista. Venti puntate di Alle 8 della sera dal 13 agosto 2007 , tutti i giorni tranne il sabato e la domenica su Radio2Rai.

L’autore presenta la vita e i film del maestro riminese, con un racconto che mescola aspirazioni, carriera, successi e amori, e storia del cinema non solo italiano.
Moscati ha conosciuto e frequentato Fellini, quando l’autore delle venti puntate radiofoniche era un giovane giornalista e sceneggiatore . Era stato conquistato da adolescente dal regista della Dolce vita, film visto nel 1960 in un cinema del centro di Bologna oggi trasformato in supermercato. Da quel momento ha seguito l’avventura del regista. Al quale ha dedicato di recente il film doc Via Veneto Set selezionato per il Prix Italia di Verona di fine settembre.

Il programma di Alle 8 della sera esplora con attenzione un cineasta che da vignettista divenne giornalista per riviste satiriche, e poi da autore di varietà passò alla sceneggiatura e all’aiutoregia, fino al debutto. Quindi, di seguito, le esperienze degne di un romanzo, di un regista dapprima discusso e successivamente molto amato in Italia e soprattutto all’estero; infatti Fellini con Rossellini e Antonioni è la figura del nostro cinema più nota nel mondo.

I fatti reali e romanzeschi, capaci di suscitare emozioni, divertimento, partecipazione tra realtà e finzione cinematografica sono ricostruiti secondo una ricerca accurata. Moscati si è naturalmente rifatto agli incontri personali avuti con il regista, ai documenti inediti perché sepolti negli archivi della radio e della tv della Rai, alle testimonianze degli amici e degli studiosi, alle iniziative della prestigiosa Fondazione Fellini di Rimini con le sue raccolte che si arricchiscono nel tempo, alle biografie esistenti italiane e straniere, tra cui spicca quella di Tullio Kezich, critico e scrittore.
Ha raccontato la famiglia d’origine, i rapporti con Giulietta e con le donne, gli incontri avuti, gli alti e i bassi, i trionfi e gli scontri con i produttori, gli entusiasmi e le delusioni, la diffidenza verso la politica, la sensibilità verso i temi e le ispirazioni della religione.

Da tutto questo lavoro esce un racconto che l’autore dedica a coloro che si sono appassionati ai film di Fellini e a coloro, soprattutto giovani, che spesso hanno sentito solo parlare del regista e ne hanno visto casualmente le opere: “Federico è una miniera ricca di preziosità ma anche di zone di malinconia e di depressione, è la spia involontaria dell’Italia che è stata e che è. Se Marcello Mastroianni nella ‘Dolce vita’ è stato un alter ego di Fellini, il suo diarista preferito, si può dire che lo stesso Fellini rientra tra i migliori diaristi che mostrano ancora le caratteristiche degli italiani che sono passati da un secolo all’altro, nei personaggi felliniani si sono specchiati e riconosciuti meglio”.