Jerry Lewis accusato di molestie sessuali dalle sue co-protagoniste

Rivelate accuse di molestie e aggressione sessuale mosse contro il popolare attore e icona comica Jerry Lewis scomparso nel 2017.

Di Pietro Ferraro  

Nell’ambito di una ricerca sulla Hollywood dell’epoca d’oro condotta dai registi vincitori di un Emmy Amy Ziering e Kirby Dick, sono state rilasciate interviste che hanno alzato un velo sul passato dell’acclamato e popolare comico Jerry Lewis, rivelazioni che hanno portato alla luce accuse di molestie e aggressione sessuale mosse contro l’attore scomparso nel 2017.

La serie di interviste sono state pubblicate da Vanity Fair con la volontà di far luce su questi abusi. Una delle testimonianze sulle molestie riportate da Variety proviene dall’attrice Karen Sharpe, co-protagonista di Lewis in Pazzi, pupe e pillole (The Disorderly Orderly) del 1964. L’attrice ha ricordato che dopo aver ripetutamente rifiutato il ruolo, alla fine accettò lusingata da un compenso triplicato. Sharpe ha raccontato di essere stata convocata nell’ufficio di Lewis per una prova costumi, un iter già insolito di per sé. Dopo aver fatto indossare a Sharpe una serie di abiti, Lewis ad certo punto congeda la costumista e le guardie del corpo fuori dal suo ufficio via walkie-talkie.

[Lui] ha iniziato a muoversi verso di me. Mi ha afferrato. Ha iniziato ad accarezzarmi. Si è aperto i pantaloni. Francamente, sono rimasto sbalordita. Ho alzato la mano e ho detto: ‘Aspetta un minuto. Non lo so se questo è un requisito per le tue protagoniste, ma è qualcosa che non faccio. Ho potuto vedere che era furioso. Ho avuto la sensazione che non gli fosse mai successo prima.

Dopo vani tentativi di di Sharpe di sganciarsi dal contratto, sul set Lewis avrebbe messo in atto una sorta di vendetta isolando l’attrice. Il primo giorno di riprese Sharpe venne a sapere che Lewis aveva minacciato di multare chiunque del cast e della troupe si fosse realzionata con lei. Stesso comportamento avrebbe tenuto Lewis con Sharpe, ignorandola per tutto il tempo che intercorreva tra una ripresa e l’altra. Sharpe si ritrovò a a leggere il copione in totale isolamento e a mangiare da sola, e di tanto in tanto si intrufolava sul set vicino de La nave dei folli per guardare il suo idolo, Vivien Leigh, è lì che incontrò per la prima volta il suo futuro marito, il regista Stanley Kramer. Sharpe decise di subire questa ennesima vessazione consapevole che Lewis aveva il potere di ostracizzarla rispetto all’ambiente di lavoro di Hollywood e di rovinarle la carriera. Fatto sta che Pazzi, pupe e pillole sarà l’ultimo ruolo cinematografico dell’attrice che poi si dedicherà completamente al piccolo schermo con apparizioni in varie serie tv e nel film tv La valle del mistero che chiuderà la sua carriera nel 1967.

Un’altra testimonianza arriva da Hope Holiday, l’attrice all’epoca poco più che esordiente aveva all’attivo un ruolo di supporto in L’appartamento di Billy Wilder in cui Holiday aveva recitato al fianco di Jack Lemmon. Quando arriva la proposta di Lewis di recitare con lui in L’idolo delle donne (The Ladies Man) del 1961, Holiday accetta immediatamente poiché considera Lewis una persona di famiglia visto che conosce l’attore da quando aveva 13 anni. Holiday racconta che sul set viene invitata nel camerino di Lewis dove si svolge una vera e propria aggressione.

Entro in questo camerino sgargiante con carta da parati rossa e mobili dorati… e mi siedo e lui preme un pulsante, mi rinchiude nel camerino con lui. Poi inizia a parlarmi: ‘Sai, potresti essere molto attraente ma indossi sempre i pantaloni. Non ti ho mai visto con la gonna. Hai delle belle gambe e hai delle belle tette.’ Poi inizia a parlarmi di sesso. Comincia a parlare sporco con me e mentre parla, i pantaloni si aprono e inizia a masturbarsi. Ero spaventata….Mi sono seduta lì, ma volevo solo scappare via”.