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L’uomo che vendette la sua pelle: nuove video interviste in italiano con Yahya Mahayni

Tutto quello che c’è da sapere su L’uomo che vendette la sua pelle, il dramma tunisino premiato a Venezia e candidato all’Oscar nei cinema dal 7 ottobre.

13 Ottobre 2021 06:48

Dal 7 ottobre nelle sale con Wanted Cinema L’uomo che vendette la sua pelle, il dramma indipendente della regista tunisina Kaouther Ben Hania. Il film vede protagonista Yahya Mahayni nei panni di Sam Ali, un rifugiato siriano che accetta di farsi tatuare un visto europeo sulla schiena. Con il suo stesso corpo trasformato in un’opera d’arte vivente, presto Ali si renderà conto di aver venduto più della sua pelle.

Il film è descritto come “un incontro tra due mondi, è un film sull’arte e la creazione … [e] sull’uso degli esseri umani come merce – un patto faustiano tra privilegiati e dannati. È un film che ti sedurrà! È un mondo artistico meravigliosamente girato, controverso e satirico.”

Trama e cast

La trama ufficiale: Per poter viaggiare in Europa e raggiungere l’amore della sua vita, un giovane siriano Yahya Mahayni accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più controversi del mondo. Ma trasformare il suo corpo in una straordinaria opera d’arte potrebbe significare tutt’altro che libertà.

Il cast include anche Monica Bellucci, Dea Liane, Koen De Bouw, Saad Lostan, Darina Al Joundi, Jan Dahdoh, Christian Vadim, Marc de Panda, Najoua Zouhair, Husam Chadat, Nadim Cheikhrouha, Rémi Sarmini, Mouldi Kriden, Rupert Wynne-James, Wim Delvoye, Bilel Slim, Anissa Daoud, Patrick Albenque e Stacy DeVorzon e Montassar Alaya.

L’uomo che vendette la pelle – trailer e video

Trailer sottotitolato in italiano pubblicato il 25 settembre 2021

Clip in lingua originale pubblicata il 5 ottobre 2021

https://www.youtube.com/watch?v=JXVezkYnDL0

Clip in lingua originale pubblicata il 5 ottobre 2021

Nuove video interviste in italiano pubblicate il 13 ottobre 2021

Curiosità

  • “L’uomo che vendette la pelle” è scritto e diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania al suo secondo lungometraggio dopo aver diretto La bella e le bestie.
  • Il film è una coproduzione Tunisia / Francia / Belgio / Germania / Svezia / Turchia
  • Il film è stato il primo film tunisino candidato agli Oscar 2021 per il Miglior film internazionale.
  • Il film ha vinto il premio inclusione “Edipo Re” a Venezia e miglior attore a Venezia 77 nella sezione Orizzonti all’attore protagonista Yahya Mahayni.
  • Mentre il regista Kaouther Ben Hania era in visita al Museo del Louvre di Parigi nel 2012, c’era una retrospettiva dell’artista belga Wim Delvoye. Lì ha visto, negli appartamenti di Napoleone III, l’opera vivente “Tim il solitario” (2006-08) di Wim Delvoye ispirata dal racconto del 1952 “Pelle” di Roald Dahl, in cui l’artista aveva tatuato la schiena di Tim Steiner, che era seduto su una poltrona a torso nudo mostrando il disegno di Delvoye. Il pezzo è stato venduto a un collezionista d’arte tedesco e Tim è contrattualmente obbligato a trascorrere un certo periodo di tempo, a torso nudo, seduto e immobile, in una galleria ogni anno.
  • Wim Delvoye (nato nel 1965 a Wervik, nelle Fiandre occidentali) è un artista concettuale belga noto per i suoi progetti inventivi e spesso scioccanti e provocatori. Gran parte del suo lavoro si concentra sul corpo, vedi funzioni corporee e scatologia (Cloaca), tatuare maiali vivi, ma anche la funzione dell’arte nell’economia di mercato e numerosi altri argomenti. Delvoye vive e lavora a Gent in Belgio.
  • L’artista Wim Delvoye appare nel film in un cameo nei panni del tizio dell’assicurazione.
  • In inglese il titolo del film è “The Man Who Sold His Skin”, ma nella versione originale araba il titolo significa “L’uomo che vendette la sua schiena”.
  • L’uomo che vendette la pelle è prodotto da Tanit Films (Francia), Cinétéléfilms (Tunisia), Twenty Twenty Vision (Germania), Kwassa Films (Belgio) e Laika Film & Television (Svezia), e co-prodotto dal canadese Guillaume Rambourg , l’azienda di Istanbul Metafora Production (Turchia) e i fratelli tunisini Lassaad e Rafik Kilani.
  • Le musiche originali del film sono del compositore Amin Bouhafa (La bella e le bestie, Casablanca, Un figlio, Gagarin) che ha già collaborato con la regista Kaouther Ben Hania musicando “La bella e le bestie”.

Foto e poster