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Musica protagonista: I dischi del sole

Protagonista del prossimo documentario al cinema Baretti una singolare casa discografica: importante esperienza di ricerca, “I dischi del sole” è molto di più di un etichetta musicale, rappresenta infatti una testimonianza di un periodo (anni ‘60/’70) di grande fermento culturale e sociale.Raccontano la storia di questa esperienza i cantautori pubblicati dall’etichetta (tra gli altri Ivan

22 Aprile 2005 07:01

Protagonista del prossimo documentario al cinema Baretti una singolare casa discografica: importante esperienza di ricerca, “I dischi del sole” è molto di più di un etichetta musicale, rappresenta infatti una testimonianza di un periodo (anni ‘60/’70) di grande fermento culturale e sociale.

Raccontano la storia di questa esperienza i cantautori pubblicati dall’etichetta (tra gli altri Ivan Della Mea e Giovanna Marini) ma soprattutto i dischi e le canzoni (un vero patrimonio culturale: circa 250 titoli in 10 anni).

Fondamentale l’apporto della regia di Luca Pastore che coniuga con grande efficacia stile e contenuto costruendo un ottimo documentario che non si limita a cronaca storica ma lascia lo spazio al personale punto di vista del regista.

Un interessante sguardo che riaccende l’interesse sulla memoria orale e sulla forza delle produzioni indipendenti.

Il regista Luca Pastore sarà in sala per presentare il film.

Documè
Lunedì 25 aprile ore 21.30
Cinema Baretti, via Baretti 4, Torino
Ingresso 3 euro

I DISCHI DEL SOLE di Luca Pastore – Italia – 2004 – 75′ – 16 mm – Fandango

L’etichetta discografica i dischi del Sole rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca, documentazione e diffusione della musica e cultura popolare italiane. I legami del gruppo di personaggi artefici di quel progetto con il contesto sociale, politico e storico degli anni tra il ’65 e il ’75 hanno impresso indelebilmente il marchio dell’etichetta nella cultura indipendente italiana, anche a dispetto di una legittimazione “ufficiale” di gran lunga inferiore ai reali meriti culturali che quella esperienza ha ricoperto e tuttora ricopre.
Dichiarazione dell’autore: “I protagonisti del nostro film sono i dischi narrati attraverso videoclip che mettono in rapporto le immagini degli eventi raccontati nelle canzoni con l’oggi e le sue contraddizioni politiche e umane. Abbiamo scelto di privilegiare le canzoni rispetto ai personaggi, ciascuno dei quali meriterebbe un approfondimento al di là delle possibilità di durata di un documentario: il nostro è solo uno dei possibili percorsi attraverso quelle storie, un punto di vista sicuramente parziale ma, spero, interessante e affascinante”.

Il regista: (Torino, 1961) ha fondato nel 1983 la casa di produzione Legovideo. Con il suo socio Alessandro Cocito («Cocito & Pastore») ha realizzato numerosi contributi che uniscono videoarte e televisione, soprattutto per Raitre. Critico musicale per «il manifesto» dal 1994 al 1997, lui stesso musicista (suona con i Fluxus), realizza sonorizzazioni e colonne sonore. Ha curato la regia di numerosi documentari, clip musicali, filmati per enti e istituzioni, videomagazine e corti per la tv, oltre ad alcune installazioni videoartistiche per vari enti museali.
Filmografia: “Orizzonti di gloria” (cm,1984, co-regia Luca Gasparini), “Il processo” (cm, 1984),“Ultima spiaggia” (cm, 1986), “Adieu Dalí” (1987), “Unoequattordici” (cm,1988),“Intervalli italiani ed europei” (cm, 1989-1992), “Ufficio di collocamento” (cm, 1993), “Ira” (1994), “Senza titolo” (cm, 1995), “Subaquea” (1997), “Welat/Patria” (1996-1999), “Derelict Land” (cm, 1999), “Le due orfanelle” (2000), “Dopo?” (cm, 2000), “Eredità di una rivoluzione” (2000), “Cortile d’acqua” (2001), “Io arrivo da Giove” (2001), “Come fossili cristallizzati nel tempo” (2002), “Dovevano almeno ottenere di fare la rotazione” (2003); “I dischi del sole” (2005).