Home Notizie L’omicidio Pecorelli diventa un film dai produttori di “Vallanzasca” e “Maradona – La mano de Dios”

L’omicidio Pecorelli diventa un film dai produttori di “Vallanzasca” e “Maradona – La mano de Dios”

“La strage continua. La vera storia dell’omicidio di Mino Pecorelli”, Il libro di Raffaella Fanelli diventa un film prodotto dalla Cosmo Production Eu.

16 Dicembre 2020 14:50

Il 20 marzo 1979 veniva perpetrato a Roma in circostanze misteriose l’omicidio Pecorelli. A 41 anni dalla tragica fine di Mino Pecorelli, il giornalista ucciso a Roma la sera del 20 marzo del 1979 con quattro colpi di pistola, la produttrice Elide Melli ha deciso di ricostruire in un film gli ultimi anni di vita del direttore dell’Osservatore Politico.

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La Cosmo Production Eu di Elide Melli che ha spesso percorso la strada del grande racconto biografico affidandolo, nella fase di realizzazione, alle cure di importanti sceneggiatori, registi e attori, ha infatti acquisito i diritti del libro di Raffaella Fanelli “La strage continua. La vera storia dell’omicidio di Mino Pecorelli” pubblicato nell’ottobre 2020 da Ponte alle Grazie.

La trama del romanzo ufficiale:

Sono passati più di quarant’anni dalla morte di Mino Pecorelli, e quell’omicidio resta un caso irrisolto, un mistero tra i molti che ancora ammantano quella tremenda stagione della storia d’Italia registrata dalle cronache col nome di «anni di piombo». Una stagione di trame e sottotrame, di incroci pericolosi fra apparati dello Stato, terrorismo, mafia, massoneria, ingerenze straniere… Pecorelli in quel torbido ci sguazzava: giornalista dal fiuto eccezionale, aveva contatti e fonti nel mondo della politica, fra i militari, nei servizi segreti, nella P2. E i suoi articoli su OP, la rivista da lui fondata e diretta, erano bordate terribili, in grado di far tremare molti potenti. Questo libro ripercorre la vita e le inchieste di Mino Pecorelli, alla ricerca della verità sulla sua morte. È un viaggio allucinante, negli oscuri meandri in cui si incrociano le vicende dell’eversione nera, della P2, di Gladio, ma Raffaella Fanelli è anche lei un segugio di razza, capace di muoversi fra le molte piste confuse e di non mollare,anche con coraggio, quando trova una traccia. E di guidare con sicurezza il lettore. Se si vorrà, finalmente, accertare la verità, è da questa indagine che bisognerà ripartire. Perché la verità può essere scomoda, può essere nascosta, può venire negata, ma esiste. E uomini come Pecorelli, che per lei hanno datola vita, la meritano.

Le indagini sull’omicidio irrisolto del giornalista sono state riaperte nel febbraio del 2019 dopo l’inchiesta giornalistica di Raffaella Fanelli.

Tra i film prodotti per il cinema da Cosmo Production Eu vanno in particolare ricordati, tra gli altri: Vallanzasca – Gli angeli del male, diretto da Michele Placido Maradona – La mano de Dios, diretto da Marco Risi. Per la televisione ha realizzato diverse miniserie tra cui Eravamo solo mille, diretta da Stefano Reali, dedicata alla spedizione garibaldina e Volare – La grande storia di Domenico Modugno, miniserie sceneggiata da Rulli e Petraglia e diretta da Riccardo Milani ottiene uno dei più lusinghieri indici d’ascolto di tutti i tempi. Il tv movie appena andato in onda su Rai 1, Rita Levi Montalcini di Alberto Negrin sulla vita della grande scienziata italiana premio Nobel per la medicina nel 1986, conferma la linea di ideazione ispirata alle biografie.

Raffaella Fanelli, giornalista, da anni svolge un lavoro d’inchiesta il cui obiettivo è raccontare i tanti misteri e le troppe ombre della nostra storia recente. Ha realizzato interviste a Salvatore Riina, Angelo Provenzano, Vincenzo Vinciguerra, Valerio Fioravanti, personaggi le cui testimonianze possono aiutarci a comprendere alcuni aspetti inconfessabili del potere e della storia italiana. Ha collaborato con il settimanale «Oggi», «Sette», «Repubblica», «Panorama», «Visto», «Tu Style», «Stop», «Gente». Ha lavorato in televisione, prima a Verissimo e a Quarto Grado, poi a Chi l’ha visto? Nel 1990 ha vinto la prima edizione del Premio Smau, nel 1997 la prestigiosa Penna d’Oro per la cronaca, nel 2014 il Premio “Genio della donna” assegnato dall’UCSI, Unione Cattolica Stampa Italiana, e nel 2018 il Premio Internazionale al Giornalismo d’Inchiesta “Javier Valdez”. Con Aliberti ha pubblicato nel 2011 “Al di là di ogni ragionevole dubbio, il delitto di Via Poma”; con EdizioniANordest, nel 2013 “Intervista a Cosa Nostra”; e nel 2018, per “Chiarelettere, La verità del Freddo”, il libro-intervista a Maurizio Abbatino, il boss fondatore della Banda della Magliana.