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Stasera in tv “Regression” con Emma Watson su Rai 4

Rai 4 stasera propone “Regression”, thriller psicologico del 2015 di Alejandro Amenabar con Ethan Hawke, Emma Watson, David Thewlis, Lothaire Blutea, Dale Dickey, Peter MacNeill.

28 Gennaio 2024 11:10

Regression, su Rai 4 il thriller psicologico a tinte horror del regista premio Oscar Alejandro Amenábar (Mare dentro, The Others) con protagonisti Emma Watson (La Bella e la Bestia, La saga di Harry Potter) e il candidato al premio Oscar Ethan Hawke (Boyhood, Training Day) che torna al genere dopo un ruolo da protagonista nel memorabile Sinister.

Regression – Cast e doppiatori

Ethan Hawke: Bruce Kenner
Emma Watson: Angela Gray
David Thewlis: Professor Kenneth Raines
Lothaire Bluteau: Reverendo Murray
Dale Dickey: Rose Gray
David Dencik: John Gray
Peter MacNeill: Cleveland
Devon Bostick: Roy Gray
Aaron Ashmore: Detective George Nesbitt
Kristian Bruun: Andrew
Adam Butcher: Brody
Aaron Abrams: Farrell
Julian Richings: Tom

Doppiatori italiani

Francesco Bulckaen: Bruce Kenner
Letizia Ciampa: Angela Gray
Marco Mete: Professor Kenneth Raines
Antonio Sanna: Reverendo Murray
Aurora Cancian: Rose Gray
Christian Iansante: John Gray
Bruno Alessandro: Cleveland
Flavio Aquilone: Roy Gray
Alessio Cigliano: Detective George Nesbitt
Roberto Certomà: Farrell
Alberto Bognanni: Tom

Regression – Trama e trailer

Minnesota, 1990. Il detective Bruce Kenner (Ethan Hawke) indaga sul caso della giovane Angela (Emma Watson) che accusa il padre, John Gray (David Dencik), di un delitto abominevole. Quando John inaspettatamente e senza averne alcun ricordo ammette la colpa, il famoso psicologo dottor Raines (David Thewlis) viene interpellato per aiutarlo a rivivere i ricordi perduti e ciò che scopriranno smaschererà un orribile mistero che va ben oltre oltre lo stato e la cittadina in cui è avvenuto il misfatto.

Curiosità sul film

  • “Satanic Panic” è il nome dell’ossessione culturale per l'”abuso rituale satanico” che ha avuto origine negli Stati Uniti negli anni ’80 con l’ormai screditato libro di memorie “Michelle Remembers”, scritto dai canadesi Michelle Smith e suo marito, psichiatra. Lawrence Pazder. Gli autori fecero scalpore durante gli anni ’80 viaggiando nel circuito dei talk show e testimoniando come testimoni esperti in processi penali riguardanti presunti abusi satanici. Il libro e la sua autrice, Michelle Smith, sono rappresentati nel film come “In Satan’s Name” di S. Cooper, che viene mostrato come soggetto di un’intervista televisiva il cui volto è oscurato dall’ombra per nascondere la sua identità.
  • Emma Watson ha già recitato con David Thewlis nella saga di Harry Potter.
  • La storia è ambientata nel 1990, lo stesso anno in cui è nata Emma Watson.

ATTENZIONE!!! A SEGUIRE CURIOSITA’ CON SPOILER SUL FILM

  • Emma Watson ha insistito per non essere affatto nella scena dello stupro, anche per i semplici primi piani del suo viso. Voleva che le persone potessero dire senza alcuna esitazione che era una controfigura e non lei ad essere nuda. Questo è il motivo per cui il volto della ragazza incappucciata è stato sfocato digitalmente e il suo corpo nudo è stato ripreso solo da dietro.
  • Quando Ethan Hawke si addormenta nella sua poltrona, subito prima della sequenza dell’incubo, quando ha luogo la messa nera, c’è un attizzatoio accanto al caminetto, ma quando si sveglia, l’attizzatoio non c’è più. Ciò lascia intendere che in realtà non si sia trattato di un sogno, ma che la messa abbia effettivamente avuto luogo. Tuttavia, il punto centrale del film è che doveva essere così.

Note di produzione

[Una nuova visione del thriller]

Alejandro Amenábar torna al cinema con Regression, che segna il ritorno del regista alla suspense, il genere che ha segnato il suo debutto cinematografico nel 1996. “Il termine ‘regressione’ significa, tra le altre cose, ritorno,” dice Amenábar. “Per me questo progetto significa rivisitare il mistero, ritornare al genere che ha segnato l’inizio della mia carriera con Tesis, un film che esplorava il potere quasi ipnotico che, a volte, la contemplazione dell’orrore può avere su di noi, è proseguito poi con Apri gli Occhi, un film allucinatorio e febbrile in cui sogni e realtà coesistono, e che poi è culminato con The Others, un tentativo di recuperare il sapore dei vecchi film di suspense classici. Cerco sempre cose che mi appassionano e mi motivano, quell’energia che a volte si trova esplorando cose che sono totalmente diverse. E’ per questo che ho esplorato generi diversi: dramma, horror, suspense, o il genere misto del film Agora.

Il nuovo film di Alejandro Amenábar non è solo un’immersione a capofitto nella suspense, come spiega Fernando Bovaira, produttore del film: “Regression mischia i generi, in questo modo Alejandro li sovverte. Il titolo è particolarmente appropriato perché in un certo senso il film parla della stranezza e della complessità della mente umana.” “Alcune delle cose che accadono in Regression sarebbero perfette nel genere horror,” spiega Alejandro Amenábar,“sebbene il film venga considerato un thriller psicologico, con alcune sfumature di giallo. E’ una pellicola che trae le sue influenze prevalentemente dai thriller e dai film horror americani degli anni ‘70: L’ Esorcista, Rosemary’s Baby…che hanno in comune un elemento di moderatezza che volevo ricreare anche qui.

The Others si ispirava ai film degli anni quaranta, cinquanta e sessanta, mentre questo prende spunto dagli anni settanta. Volevo ricreare quel tono lento e moderato. Ma più di ogni altra cosa, volevo prendere molto sul serio la storia che raccontavo.” Si avvertiva un grande rispetto nei confronti di questo genere anche tra i membri della truppe che hanno preso parte al progetto, dagli attori ai responsabili dell’estetica del film.

“Quando Alejandro mi propose di fare questo film,” dice Daniel Aranyó, Direttore della Fotografia, “Disse che per lui era molto importante che la storia fosse credibile in ogni momento. Che dovesse sembrare di guardare un film degli anni settanta, con dialoghi contenuti e un tocco sobrio, e voleva ci fosse una connessione tra i personaggi e la credibilità della storia che voleva raccontare. Dovevamo stare alla larga dagli espedienti che le persone al giorni d’oggi usano per creare la suspense in un thriller. E lasciare che la storia ci guidasse avanti lentamente.”

[Il confine dell’oscurità dell’essere umano]

Ispirato a una serie di eventi realmente accaduti negli Stati Uniti durante gli anni ‘80, il film è sia “una riflessione sul male che un’esplorazione delle scorciatoie della mente,” spiega Fernando Bovaira. Le accuse iniziali, che hanno fornito la base per la scrittura della sceneggiatura, sono arrivate nel contesto del crescente potere politico e religioso all’interno degli Stati Uniti, che poi si è diffuso nel resto del mondo, con intensità diversa, arrivando al punto di essere classificato come una cospirazione globale, e non solo dalle fonti più sensazionalistiche.

“Ci furono una serie di fenomeni reali in cui le indagini della polizia, le consulenze con gli psicologi e la superstizione conversero nel tentativo di mettere assieme un puzzle strano e terrificante, rinominato poi ‘Satanic Ritual Abuse’,” ricorda Alejandro Amenábar. “L’onda di accuse e confessioni fu travolgente, distrusse intere famiglie, generò caos e panico nella società e in alcuni casi ci furono conseguenze molto serie a livello legale. E’ stato molto interessante ripercorrere quei casi avvenuti negli anni ’80 e ’90 con la prospettiva del 21° secolo.”

“Gli studi sul cervello rappresentano una nuova frontiera per gli scienziati. Non sappiamo ancora bene come vengano elaborati i ricordi e di come il tempo possa alterarli.“, spiega Fernando Bovaira. “Sebbene la religione e la scienza appartengano a reami differenti, come ha affermato Stephen Jay Gould, la psicologia è ancora a uno stadio iniziale e può facilmente cadere nella superstizione. In Regression, Raines e il Reverendo Beaumont, apparentemente, combattono su fronti diversi ma, in realtà, sono molto più vicini di quanto non pensino.”

Quando il crimine viene denunciato all’inizio del film, i personaggi si tuffano a capofitto in un mondo di inseguimenti, visioni, messe nere… e di corse contro il tempo, per trovare la prova che possa sostenere i loro sospetti e mandare i responsabili in prigione. “Col crescere del fenomeno, un ruolo importante veniva giocato dai media, dai racconti dei testimoni e dai trattati scritti sulle esperienze sataniche… e anche dall’influenza del film stesso,” racconta il regista.

Il film è ambientato in una piccola comunità del Midwest, perciò la città e gli enormi paesaggi che lo circondano creano un ambiente molto particolare che offre degli elementi aggiuntivi alla storia. Il regista e sceneggiatore spiega: “Il Midwest è caratterizzato da ampi spazi che contengono dei mondi molto piccoli. Nel film vediamo una tipica città dell’America, con pochissime case, dove tutti conoscono tutti. In ambienti così chiusi il senso di colpa per aver commesso un errore si intensifica. La colpa è l’elemento che pesa maggiormente sui protagonisti.” “Che cosa provoca la paura in ciascuno di noi?” si chiedono i filmmaker. Ethan Hawke, protagonista del film, afferma: “Il film esplora le motivazioni per le quali vogliamo avere paura, ci piace avere paura , o del perché odiamo o amiamo questa sensazione, e quanta paura e senso di colpa ci sono nelle nostre personalità.”

Per Fernando Bovaira “Regression è un film sulla paura, sul modo in cui affrontiamo le nostre paure e sul modo in cui a volte quelle paure si trasformano nei nostri peggiori incubi. E’ strutturato come un poliziesco, in cui apparentemente non è stata trovata nessuna prova del crimine. Nel genere poliziesco c’è un momento iniziale di caos, ma poi il successo delle indagini riporta l’ordine. In Regression, Bruce, il protagonista, si lascia coinvolgere talmente tanto nel caso da rimanerne intrappolato. L’uomo a caccia della verità diventa la preda.

Alejandro Amenabar – Note biografiche

Amenábar è nato a Santiago, in Cile, nel 1972: Ben presto si è guadagnato il prestigio internazionale, che è cresciuto film dopo film. Regression è il suo sesto film. Agorà con Rachel Weisz è stato selezionato al Festival di Cannes. Mare dentro ha vinto l’Oscar come Miglior Film Straniero, oltre che 58 premi in ambito internazionale.

The Others, con Nicole Kidman, è stato selezionato al Festival del Cinema di Venezia, ha ricevuto critiche entusiastiche ed è diventato un film estremamente popolare in tutto il mondo. Sin dal suo primo film, Alejandro Amenábar è riuscito a stabilire una connessione sia col pubblico che con la critica.

Tesis, il suo esordio, è stato nominato Miglior Film dell’anno dall’Accademia Spagnola di Cinema ed ha vinto numerosi premi in occasione di altrettanti festival internazionali. Il suo secondo film, Apri gli occhi, è stato un successo straordinario di box office in Spagna, e successivamente è stato distribuito in tutto il mondo. Il remake americano, Vanilla Sky, è stato diretto da Cameron Crowe, e nel cast vanta attori del calibro di Tom Cruise, Penélope Cruz e Cameron Díaz.

Dichiarazioni del cast

Ethan Hawke sul suo personaggio: “Bruce è un poliziotto, sta indagando sul presunto crimine di cui è oggetto una giovane donna che ha subito dei gravi abusi; i responsabili hanno confessato di fare parte di un culto satanico molto strano. E così Bruce entra nella tana del Bianconiglio…”

Emma Watson sul suo personaggio: “E’ cresciuta in una casa in cui c’erano due persone con gravi problemi: suo padre e sua nonna. Sua madre è morta in un incidente automobilistico, quando lei era ancora molto piccola. Si riesce a capire, osservando la casa dove è nata, che la sua vita è stata segnata dalla mancanza di affetto e che questa mancanza ha influenzato tutte le sue scelte e il modo in cui vede il mondo.”

Regression – La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore spagnolo Roque Banos (La Casa – Evil Dead di Fede Alvarez, Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick, Fragile – A Ghost Story, Cella 211, Oldboy di Spike Lee, L’uomo sul treno – The Commuter , L’uomo che uccise Don Chisciotte)
  • La colonna sonora include il brano “That’s Where the Blues Begin” di Thomm Jutz & Peter Cronin.

1. Opening
2. A Shattered Family
3. John’s Regression
4. Meeting At The Church
5. Angela’s Statement
6. Trouble Sleeping
7. Pittsburgh
8. In Roy’s Bedroom
9. They’ll Kill Me
10. The Black Mass
11. Mom Was Followed
12. This Is All For You
13. Too Many Pieces
14. Night Call
15. A Way To Confuse You
16. Secret Recipe
17. Back To The Tapes
18. This Is Science
19. The Fight
20. Evil Itself
21. It’s My Fault – End Credits

La colonna sonora di “Regression” è disponibile su Amazon.

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