Home Festival di Venezia Roma Film Festival: 4° giorno Dr.Apocalypse

Roma Film Festival: 4° giorno Dr.Apocalypse

4°giorno di programmazione per la Festa del cinema di Roma.Sferzata da un vento gelido, decisamente inusuale per la capitale, abituata bene con le celebri ottobrate romane, la Festa, dopo il Coppola Day di ieri, si è rifatta oggi il trucco con tre proiezioni di primissimio piano: Rendition, Seta, entrambi nella sezione Premiere, e Before the

21 Ottobre 2007 15:04

4°giorno di programmazione per la Festa del cinema di Roma.

Sferzata da un vento gelido, decisamente inusuale per la capitale, abituata bene con le celebri ottobrate romane, la Festa, dopo il Coppola Day di ieri, si è rifatta oggi il trucco con tre proiezioni di primissimio piano: Rendition, Seta, entrambi nella sezione Premiere, e Before the Devil Knows You’re Dead, in concorso.
Se a queste tre prime ci aggiungete uno speciale incontro con il maestro Bernardo Bertolucci potete capire l’entusiasmo per questa “giornata particolare”…

Il primo film ad esser stato messo sotto la lente d’ingrandimento dei critici è stato l’americano Rendition.
Diretto dal premio Oscar Gavin Hood, interpretato da un supercast composto da Meryl Streep, Jake Gyllenhaal, Reese Whiterspoon, Alan Arkin e Peter Sarsgaard, il film è un thriller politico che mette in luce una pratica tanto vergognosa quanto indecente, sempre più attuata negli states dopo l’11 settembre, la “estraordinary rendition“.

Una pratica messa in atto dallo stesso Governo degli Stati Unidi d’America che autorizza il rapimento di tutti quei cittadini che possono in qualche modo costituire una minaccia per la sicurezza nazionale, destinandoli ad interrogatori tortura in carceri stranieri.
Il film mette in scena proprio uno di questi casi, sottolineando quanto la tortura sia atroce, inumana e soprattutto spesso inefficace per il raggiungimento della verità.

Hood dirige un buon film, teso fino alla fine, aiutato da un ottima sceneggiatura, montata attraverso diversi piani temporali, con più storie e più personaggi che in qualche modo vanno ad incrociarsi, anche se in continenti differenti.
Inquietante quanto reale e attuale, il film decide di non dare tutte le risposte che lo spettatore si aspetterebbe di ricevere, lasciando lui il compito di decidere a chi e a cosa credere, cosa sia bene e cosa sia male.
Strepitosa Meryl Streep, cinica e spietata donna di potere della Cia, combattiva e disperata la Whiterspoon, combattuto ed eroico Gyllenhaal, tanto da rischiare la propia carriera, visto che “di fronte a certe cose non ci si può girare dall’altra parte“, il film si perde forse nel finale, lasciando però un senso di profonda amarezza per una pratica così violenta quanto reale.
Un atto d’accusa secco, palese, diretto, contro la Cia ed il Governo degli Stati Uniti d’America, per una prima volta ad Hollywood, quella del sudafricano Hood, promossa a pieni voti.

Dopo Rendition è stata la volta di Seta, tratto dal best seller di Baricco.

Diretto da Francois Girard, con Keira Knightley, Michael Pitt e Alfred Molina, il film conferma tutti i timori iniziali di fronte ad un romanzo apparentemente impossibile da trasportare sul grande schermo, Profumo Docet.
Lentissimo nella sua esposizione, senza particolari pecche dal punto di vista squisitamente tecnico e registico, il film impiega due ore per portarsi a compimento, quando probabilmente avrebbe potuto farcela anche con la metà del tempo!

Ripetitivo, prolisso, volutamente “poetico”, accompagnato da lunghissimi silenzi, scarni dialoghi ed una pesantissima colonna sonora, fatta da un solo monocorde pianoforte, il film parte praticamente solo nel finale, negli ultimi 20 minuti di pellicola.
La storia, semplice e breve, si conosce alla perfezione.
Abbiamo un triangolo amoroso, un uomo diviso tra due donne, due mondi differenti, due vite diverse, combattuto dal “cosa fare e come farlo”.
Come sempre bravo e sottovalutato Michael Pitt, ottimo Alfred Molina, che scopriamo anche bravissimo giocatore di biliardo, la pellicola risulterà “pesante” anche per tutti quelli che, come me, hanno amato il romanzo.

Voto Gabriele: 3

Per tutti quelli invece che non l’hanno mai letto un semplicissimo consiglio: andate in libreria e non al cinema, in questo caso ci potrete solo che guadagnare!
E adesso godiamoci Lumet… a domani per le primissime impressioni!

Festival di Venezia