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Solidarietà verso Adele Parrillo, compagna del regista Stefano Rolla

Noi di CineBlog vorremmo esprimere tutta la nostra solidarietà verso Adele Parrillo, compagna del regista Stefano Rolla, ucciso a Nassiriya due anni fa. L’11 novembre scorso Adele non ha potuto nemmeno entrare al Vittoriano dove Ciampi ha consegnato la croce d’onore ai familiari dei caduti. Per lo Stato Adele non è mai stata nessuno per

di carla
15 Novembre 2005 09:10


Noi di CineBlog vorremmo esprimere tutta la nostra solidarietà verso Adele Parrillo, compagna del regista Stefano Rolla, ucciso a Nassiriya due anni fa. L’11 novembre scorso Adele non ha potuto nemmeno entrare al Vittoriano dove Ciampi ha consegnato la croce d’onore ai familiari dei caduti. Per lo Stato Adele non è mai stata nessuno per Stefano. Racconta: «Sono andata in chiesa, poi mi hanno fatto salire sul pullman del ministero della Difesa a disposizione dei familiari. Una volta arrivati al Vittoriano un’agente, una donna, mi ha fermato, ha controllato sull’elenco degli inviti. Ho detto “sono della famiglia Rolla”. Mi ha risposto che il mio nome non c’era, ha fatto segno a tre agenti in borghese che mi hanno portato via. Mi hanno letteralmente trascinato via. Sotto gli occhi di tutti. Nessuno ha fatto nulla, nessuno ha detto nulla. È stata un’umiliazione incredibile. Tenuta ferma per un’ora fino alla fine della cerimonia. Perché questo trattamento? Adesso aspetto un gesto da Ciampi. Mi piacerebbe spiegare al Presidente cosa significa essere ignorata, isolata con il proprio dolore. Maltrattata, dopo aver perso l’uomo della tua vita. Soffro nello stesso modo in cui soffre una vedova con la carte in regola».

Un anno fa non potè partecipare alla funzione di commemorazione in mezzo ai parenti delle vittime. Pierferdinando Casini le promise aiuto: «Gli consegnai il certificato di convivenza more uxorio, mi chiese i miei dati, il numero di telefono. Fece annotare tutto da un suo stretto collaboratore e assicurò che mi avrebbe contattato. Sparito, non l’ho mai più sentito». Naturalmente a lei non vanno nemmeno i risarcimenti o le donazioni per le vedove di guerra. Mica è una moglie lei, solo una compagna.
Il Ministero della Difesa risponde: ”Pur comprendendo gli aspetti umani che motivano le aspirazioni della signora Parrillo, il ministero della Difesa non ha potuto non ottemperare alle prescrizioni della legge 10 ottobre 2005, n.207 che ha istituito la ‘Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili in operazioni militari e civili all’estero’. Tale norma, infatti, all’articolo 1, comma 6, indica quali destinatari della suddetta onorificenza il coniuge o, in mancanza, i figli, i genitori, i fratelli e sorelle ovvero, in assenza dei parenti sopraindicati, il Comune di residenza dell’insignito”.
Un indignato CineBlog si chiede come possano accadere fatti del genere. Come si possa restare attaccati a queste “leggi” davanti al dolore di una persona.