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Face: il nuovo Tsai Ming-liang in arrivo al Festival di Cannes

In Italia non abbiamo avuto l’opportunità di vedere il bellissimo Hey Yanquan (I don’t want to sleep alone), la penultima fatica di Tsai Ming-liang in concorso a Venezia nel 2006. E così c’è anche il rischio che questo Face non venga più calcolato: per gli ammiratori di Tsai sarà sempre più complicato riuscire a vedere

28 Febbraio 2009 19:58

Face: il nuovo Tsai Ming-liang in arrivo al Festival di Cannes In Italia non abbiamo avuto l’opportunità di vedere il bellissimo Hey Yanquan (I don’t want to sleep alone), la penultima fatica di Tsai Ming-liang in concorso a Venezia nel 2006. E così c’è anche il rischio che questo Face non venga più calcolato: per gli ammiratori di Tsai sarà sempre più complicato riuscire a vedere i nuovi lavori del regista, a meno di andare a festival (anche lontani) o con i soliti “stratagemmi”.

Concentriamoci comunque su Face, titolo internazionale di Visages, che riporterà il regista taiwanese al Festival di Cannes, dopo la vittoria della Palma d’Oro con uno dei suoi titoli più celebri e amati (The Hole) nel 1998 e la partecipazione al concorso nel 2001 con un altro bellissimo titolo del regista, ovvero Che ora è laggiù?. Proprio in quest’ultimo era abbastanza chiara una certa passione di Tsai per la Nouvelle Vague, vista soprattutto la partecipazione di Jean-Pierre Léaud in un bel cammeo.

L’attore tornerà proprio in Face, ma altri attori francesi gli faranno buona compagnia, da Fanny Ardant a Jeanne Moreau, da Mathieu Amalric a Nathalie Baye. Non a caso il film si svolgerà tra il Luovre e il Palazzo delle Tuileries, aprendo al cinema zone dei vari palazzi mai visti. Protagonisti sono l’insostituibile Lee Kang-sheng e Laetitia Casta, che ha sostituito (!) Maggie Cheung dopo il suo rifiuto: la scelta della modella, spiega Tsai, è avvenuta proprio per la sua inesperienza.

Le stravaganze non si fermano qui. Basta leggere un attimo la trama: un regista (François Rimbau) decide di girare un film sul mito di Salomé proprio al Louvre. Il film si rivelerà un fiasco. In mezzo troveremo, oltre all’amore per la Nuovelle Vague, tematiche buddiste, Muse che appaiono in sogno, e le vicende del cast del film. Effetto notte in salsa Taiwan? Staremo a vedere…