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Coraline e la porta magica – La recensione in anteprima

Coraline e la porta magica (Coraline) di Henry Selick, con le voci di Dakota Fanning, Teri Hatcher, Jennifer SaundersCoraline Jones si è appena trasferita coi genitori in un grande casa in campagna. Coi suoi undici anni, Coraline è una ragazzina sveglia e irrequiete, piena di desideri e un po’ troppo cresciuta per la sua età.

15 Giugno 2009 08:30

Coraline e la porta magica Coraline e la porta magica (Coraline) di Henry Selick, con le voci di Dakota Fanning, Teri Hatcher, Jennifer Saunders

Coraline Jones si è appena trasferita coi genitori in un grande casa in campagna. Coi suoi undici anni, Coraline è una ragazzina sveglia e irrequiete, piena di desideri e un po’ troppo cresciuta per la sua età. Annoiata dai pochi stimoli forniti dai suoi genitori, Coraline si inventa strani giochi per trascorrere il tempo. Le esplorazioni del giardino si trasformano in avventure fantastiche, ma quando arriva la pioggia l’unica cosa da fare è scoprire le stranezze dell’edificio, conoscere gli stani inquilini che la abitano, trovare tutte le cose blu che sono conservate nelle varie stanze e contare quante porte che le separano.

In totale sono tredici, ma una fra di esse incuriosisce Coraline al punto da volerla aprire. Si tratta di una porticina che nasconde un muro di mattoni. Solo la notte successiva Coraline scopre che oltre la porta c’è l’altra sua casa, dove vivono gli altri suoi genitori, tali e quali a quelli reali ma più gentili e affettuosi, particolare inquietante è che al posto degli occhi hanno dei bottoni cuciti. Il mondo parallelo scoperto da Coraline è affascinante e sorprendete, ma nasconde un segreto che solo un gatto parlante potrà rivelare alla giovane ragazzina. Coraline si trasforma in una piccola Alice che passa attraverso lo specchio per capire come la realtà non sia così grigia e noiosa quale appare, ma che dovrà lottare e cresce per poter tornare alla sua realtà.

Forse non sono in tanti a sapere che il regista che ha mosso i pupazzi di Nightmare Before Christmas non è Tim Burton bensì Henry Selick. Il progetto infatti era stato fortemente voluto da Burton, che ne ha curato la produzione, firmandone il titolo (che in originale era Tim Burton’s Nightmare Before Christmas).

A sedici anni di distanza, dopo le rispettive esperienze James e la pesca gigante e La sposa cadavere, Selick si cimenta adattando uno splendido romanzo breve di Neil Gaiman, esaltandone il lato dark del racconto. Selick ha scelto di allontanarsi dall’immaginario di Dave McKean, grande illustratore e collaboratore di Gaiman che aveva illustrato il romanzo, per affidarsi all’artista concettuale Tadashiro Uesugi che ha curato il lavoro dell’art-department scegliendo di ispirarsi alle illustrazioni della letteratura per bambini americana degli anni Sessanta.

Selick ha così costruito un mondo bizzarro e deforme ma molto legato all’immaginario infantile. La meravigliosa scenografia è inoltre funzionale alla tecnologia di ripresa 3D. Coraline è infatti il primo film realizzato in stop-motion espressamente concepito per questa nuova tecnologia. Senza timore di smentita, Coraline è il miglior film in assoluto generato per la terza dimensione, sia per quanto riguarda la dimensione tecnologica (le bambole e gli ambienti hanno una fisicità quasi palpabile) sia per quanto riguarda la dimensione narrativa.

La storia di Coraline, bisogna però sottolineare, è nata grazie a Holly, la piccola figlia di Neil Gaiman, che quando aveva 5 anni, vedeva suo padre trascorrere lunghe ore al lavoro, solitario, davanti ad un computer. Nel tentativo di attirare l’attenzione del padre, la bambina provava a suggerire delle storie dove le protagoniste erano sempre bambine le cui madri venivano rapite da streghe cattive che assomigliavano proprio alle stesse madri.

L’idea è piaciuta a Gaiman tanto da rielaborarla in storia di bambini, per bambini ma soprattutto dedicata a quei genitori che amano raccontare storie ai proprio figli. Come ha scritto Niccolò Ammaniti, il romanzo di Gaiman è un libro da leggere a voce alta ai propri bambini, ma per un motivo ben preciso. La storia che viene raccontata fa paura, solo la voce rassicurante di un genitore è in grado di scaricarne la tensione. Il film di Selick è intriso della stessa atmosfera, che probabilmente potrebbe essere estremamente inquietante per un pubblico non abbastanza maturo. Nel suo genere un capolavoro.

Coraline e la porta magica uscirà in sala il 19 giugno

Voto Carlo: 9
Voto Federico: 9
Voto Gabriele: 9
Voto Simona: 9
Voto Carla: 9