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10 film bellissimi con recensioni negative – Parte 2

Continua il nostro viaggio tra le critiche negative di film capolavori

di carla
pubblicato 18 Giugno 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 13:35

Il 4 giugno scorso ho pubblicato un post dal titolo 10 film capolavori con recensioni negative dove prendevo come base i primi 10 post della Top 250 di IMDB con le recensioni negative di RottenTomatoes ed oggi un collega in redazione mi ha chiesto di continuare con i titoli dal numero 11 al numero 20. Incuriosita nel leggere i pareri su Guerre Stellari e Inception… decido di fare il post. Eccolo.

11. L’Impero colpisce ancora (1980)

Dave Kehr – Chicago Reader: questa volta dirige Irvin Kershner, e senza il beneficio dell’affetto di Lucas gli attori sembrano più rigidi.

Vincent Canby – New York Times: Mi sono ritrovato a guardare l’orologio.

12. Il signore degli anelli – La compagnia dell’anello (2001)

Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: E’ pieno di splendidi panorami, ma la sua spinta narrativa sembra relativamente pro-forma, e mi sono annoiato nelle scene di battaglia.

Jean Lowerison – San Diego Metropolitan: Spero che i prossimi due episodi saranno migliori.

Gilchrist Josh – Billings Outpost (Montana): Mi aspettavo qualcosa dove potermi perdere ed invece mi sono ritrovato a vedere alcune cose poco soddisfacenti.

Blake French – NutzWorld: L’unica cosa peggiore di un brutto film che crede di essere bello è un brutto film lungo tre ore che crede di essere bello.

Alex Sandell – Juicy Cerebellum: E’ molto ben fatto… peccato che non sia stato altrettanto divertente.

Brian Orndorf – Modamag.com: Forse è troppo presto per criticare la trilogia quando abbiamo appena cominciato.

13. Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)

Richard Schickel – TIME Magazine: Qualcuno volò sul nido del cuculo è un tentativo serio di fare un film serio. Ma alla fine del film si allontana sia dalla realtà umana sia dal potente simbolismo del manicomio.

Vincent Canby – New York Times: Anche accettando l’ipotesi che l’artista abbia la sua licenza, l’America è troppo grande e varia per essere ridotta alle dimensioni di un reparto psichiatrico in un film come questo.

14. Inception (2010)

Dan Jardine – Cinemania: Ambizioso, certo, ma in ultima analisi, troppo inverosimile per il suo bene.

Stuart Klawans – The Nation: Qual è il punto di avere una fantasia, vi chiedo, se l’unica cosa che si può immaginare è caos, perpetrato senza riguardo anche per la comparsa della vita umana?

Richard Knight – Knight at the Movies: La realtà non è così coinvolgente come si potrebbe sperare.

Fernando F. Croce – CinePassion: Concettualmente affascinante ma faticoso.

David Denby – New Yorker: Uno stupore, una prodezza di ingegneria, e, infine, una follia.

Rob Humanick – Projection Booth: Solo chi non ha mai visto (o apprezzato) Dark City è in grado di chiamarlo visionario.

Christian Toto – What Would Toto Watch?: Inception è un incubo per un pubblico in cerca di narrativa coerente.

Gary Wolcott – Tri-City Herald: Inception è così lento e così confuso che ci si può effettivamente addormentare. O forse stai davvero sognando e ti svegli e sogni un altro film.

Diana Saenger – ReviewExpress.com: Inception diventa un vero incubo cercando di essere “troppo” intelligente.

Frank Swietek – One Guy’s Opinion: Un rompicapo a cui manca un nucleo emotivo efficace.

Matt Soergel – Florida Times-Union: E’ tutto molto bello, e soprattutto molto vuoto.

JR Jones – Chicago Reader: Inception offre effetti speciali abbaglianti e una barca di star, ma si incurva e alla fine cede sotto il peso della sua premessa complicata.

Kimberly Gadette – Indie Movies Online: Senza una storia importante per sostenere il tutto, il pezzo è leggero e galleggiante attraverso i molteplici livelli dei sogni dentro i sogni.

Kelly Vance – Oriente Bay Express: Un modo per recuperare un po’ di divertimento da questo archibugio sarebbe quello di addormentarsi durante la visione e sognare un film migliore. Provateci. Eviterete il mal di testa.

Andrew O’Hehir – Salon.com: Inception potrebbe essere stato diretto da Christopher Nolan, ma i sogni di Nolan sono apparentemente diretti da Michael Bay.

Nick Schager – Slant Magazine: Inception è un film che passa così tanto tempo a spiegare le regole della sua presunzione narrazione che non riesce a coinvolgere.

Dustin Putman – DustinPutman.com: Per un film ambientato nei sconfinati del subconscio, Inception è tristemente privo di immaginazione.

Harvey S. Karten – Compuserve: Design impressionante, effetti e acrobazie, ma dov’è la storia?

15. Quei bravi ragazzi (1990)

Joseph McBride – Variety: drammaticamente insoddisfacente.

Christopher Null – Filmcritic.com: il film vacilla.

16. Guerre stellari (1977)

Pauline Kael – New Yorker: Non c’è respiro, è senza lirismo, l’unico tentativo di bellezza è nel doppio tramonto.

Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: Nessuno di questi personaggi ha profondità, e sono tutti trattati come gli oggetti di scena e impostazioni di fantasia!

Peter Keough – Boston Phoenix: Star Wars è una discarica di trafugati, scartati, droidi a malapena funzionanti.

17. I sette samurai (1954)

Nessuna recensione negativa.

18. Forrest Gump (1994)

Anthony Lane – New Yorker: faticoso come l’inferno.

David Ansen – Newsweek: Per tutta la sua ambizione, il film finisce con grandi eventi storici al servizio di un dubbio sentimentalismo.

Luke Y. Thompson – New Times: stupido è, chi lo stupido fa!, e questo film è, in effetti, stupido.

Ken Hanke – Mountain Xpress (Asheville, NC): Ottiene il mio voto per il più offensivo, moralmente ripugnante film mai realizzato.

Marc Vincenti – Palo Alto Weekly: La cartella stampa dice che Gump porta una rara chiarezza di quello che abbiamo passato negli anni ’50, ’60 e ’70. Ma io ho visto solo un fantoccio pietoso prendere la torta della vita e pensieroso leccarsi le dita.

Jeffrey M. Anderson – Combustible Celluloid: Una pellicola vile e irresponsabile.

Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: A giudicare dalla popolarità duratura del film, il messaggio che la stupidità è la redenzione è chiaramente quello che molti americani vogliono sentire.

Steve Rhodes – Internet Reviews: come se fosse stato scritto da un comitato e tutti hanno avuto modo di scrivere 10 minuti della storia.

Mark R. Leeper – rec.arts.movies.reviews: E’ stato fatto con competenza, ma troppo lungo e occasionalmente esasperante.

Owen Gleiberman – Entertainment Weekly: Riduce il tumulto degli ultimi decenni ad un parco a tema di realtà virtuale: una versione baby-boom Disney d’America.

19. Matrix (1999)

Jonathan Rosenbaum – Chicago Reader: l’ultimo tratto è gonfio, meccanico e noioso.

Peter Travers – Rolling Stone: The Matrix svetta con i suoi piedi in aria – il resto precipita.

Nick Davis – Flick di Nick Picks: il film meno perdonabile che io abbia mai visto.

Philip Wuntch – Dallas Morning News: Le uniche cose energetiche di The Matrix sono i suoi effetti speciali.

Jay Carr – Boston Globe: Sciocco.

Bob Graham – San Francisco Chronicle: E’ sorprendente che così tanto denaro, talento, competenza tecnica ed immaginazione visiva possono essere messi al servizio di qualcosa di così stupido.

Stuart Klawans – The Nation: Matrix è di una stupidità esagerata…

20. Il signore degli anelli – Le due torri (2002)

Stuart Klawans – The Nation: Ho cominciato a chiedermi: è ancora possibile entusiasmare la gente con un film così?

Prairie Miller – Long Island Press: Un film tentacolare, una fantasia chiassosa, che si prende sul serio, come se fosse un documentario.

Jean Lowerison – San Diego Metropolitan: Perché, mi sono chiesto, non è più interessante? La mia risposta: lunghezza, violenza e ridondanza.

Dustin Putman – DustinPutman.com: Di per sé, tuttavia, si tratta di una cocente delusione.