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Ninja Assassin – La recensione in anteprima

Ninja Assassin (Ninja Assassin) Regia di James McTeigue. Con Rain, Naomie Harris, Ben Miles, Rick Yune, Randall Duk Kim, Sung Kang, Togo Igawa, Sho Kosugi, Stephen Marcus, Numan Acar, Yuki Iwamoto, Guido Föhrweißer, Richard van Weyden, Eleonore Weisgerber, Kylie Goldstein, Hoang Dang-Vu, Thorston Manderlay, May Scheffel, Wladimir Tarasjanz.Raizo, rapito da piccolo all’affetto della sua famiglia,

pubblicato 2 Dicembre 2009 aggiornato 2 Agosto 2020 07:59

Ninja Assassin (Ninja Assassin) Regia di James McTeigue. Con Rain, Naomie Harris, Ben Miles, Rick Yune, Randall Duk Kim, Sung Kang, Togo Igawa, Sho Kosugi, Stephen Marcus, Numan Acar, Yuki Iwamoto, Guido Föhrweißer, Richard van Weyden, Eleonore Weisgerber, Kylie Goldstein, Hoang Dang-Vu, Thorston Manderlay, May Scheffel, Wladimir Tarasjanz.

Raizo, rapito da piccolo all’affetto della sua famiglia, è stato cresciuto dal Clan Ozunu seguendo la via dei ninja. Il suo corpo è una macchina da guerra, la sua mente è addestrato per non conoscere la pietà e per sopportare il dolore. Dopo la morte di un amico, ucciso dai gli stessi criminali che lo hanno cresciuto, Raizo sceglie di fuggire dal Clan e di vivere in costante fuga. Altrove, in Germania, l’agente Mika dell’Europol ha scoperto una serie di coincidenze inquietanti che legano una serie di omicidi a sfondo politico e che sembra abbia a che fare proprio con il Clan Ozunu. La donna, dopo aver convinto il suo capo a questo proposito, inizia una ricerca nei file top secret sul clan e sul mondo dei ninja. Presto Rain e Mika incroceranno le loro strade per la sfida definitiva contro il terribile clan.

Partiamo da lontano. Provate a pensare quante polemiche e quante parole sprecate quando un film straniero tocca temi legati alla sfera “italiana”. Prendete come esempio film come Il mandolino del Capitano Corelli o i mafia-movies dove i personaggi italiani sono descritti con modi densi di stereotipi triti e ritriti. La sensazione di aver subito un torto, una violazione delle proprie origini e tradizioni è sempre dietro l’angolo. Ninja Assassin compie lo stesso lavoro sui modelli orientali e sui canoni della tradizione giapponese, banalizzando e manipolando una figura storia che, sebbene ammantata di mistero, è reale e gode di antichissime origini.

Il progetto, generato da una (delirante) idea dei fratelli Wachowski e dell’attore Rain sul set di Speed Racer, è stato passato nelle mani dello sceneggiatore Michael Straczynski, autore storico della serie tv Babilon 5 (ma anche di Changeling di Clint Eastwood), che ha sviluppato la storia in tempi rapidissimi assecondando le richieste dei fratelli produttori. Nonostante i modelli dichiarati siano cult come il personaggio di Steve Mc Queen di Getaway, oltre che prodotti nipponici come Ninja Scroll e Samurai Champloo di Shinichiro Watanabe, il film di McTeigue si limita ad essere un action movie che (nei limiti del buon gusto) ha i suoi guizzi migliori nelle violentissime scene di azione, mai così splatter se non in un film di Takashi Miike. Inutile quindi pensare a quasi ottocento anni di tradizioni frullati in un tritacarne di budella e di sangue sintetico, qui siamo dalle parti di un b movie fiero della sua “ignoranza”, ebbro di adrenalina e infarcito di arti mozzati e spruzzi emotici.

Il pretesto investigativo su cui è costruita la storia è risibile, ma ovviamente al pubblico che ama questo genere di film non interessa. Il film si apre infatti con uno dei più violenti incipit che si siano mai visti all’interno di un film “mainstream” e prosegue in un crescendo di amputazioni e lacerazioni degne di un macello bovino. Ancora innamorati dei combattimenti in bullet time di Matrix, i fratelli Wachowski puntano tutto sull’estetica delle arti marziali dimenticandone il lato filosofico che anche il cinema ci ha raccontato per anni. Ninja Assassin vampirizza infatti la celebre scena degli 88 folli di Kill Bill, elevandone alla potenza ciascun elemento e sviluppandola per tutta la durata del film. Ma se Tarantino azzardava una riflessione più profonda, McTeigue sceglie volontariamente di rimanere sulla superficie senza mai scalfire la carne viva del cinema, preferendo accanirsi sui corpi degli attori.

Ninja Assassin soffre di tutti i difetti (ma allo stesso tempo ne condivide i pregi) del cinema di genere. Sebbene non riesca mai a premere sul pedale dell’ironia, il film risulterà divertente proprio per gli appassionati dei film di serie B, degli splatter movie e in generale degli action “tutto muscoli e niente cervello”.

Il film è ambientato, oltre che prodotto, a Berlino. Le riprese sono state infatti realizzate negli Studi Babelsberg della capitale tedesca. Il motivo è semplice, la Germania da alcuni anni riserva ingenti stanziamenti del Germany Federal Film Fund per produzioni, anche internazionali, ma che lavorino sul territorio tedesco.

Ninja Assassin uscirà nei cinema il 4 dicembre

Voto Carlo 5