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Sandro Bondi contro Tarantino e Marco Muller

Un incredibile fiume in piena. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi spara a zero contro la Mostra del Cinema di Venezia, il suo direttore, Marco Muller, e il Presidente di Giuria di quest’ultima edizione, Quentin Tarantino. Queste le parole del Ministro, criticato da Elio Germano a Cannes e mai visto

pubblicato 16 Settembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 20:25

Un incredibile fiume in piena. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi spara a zero contro la Mostra del Cinema di Venezia, il suo direttore, Marco Muller, e il Presidente di Giuria di quest’ultima edizione, Quentin Tarantino. Queste le parole del Ministro, criticato da Elio Germano a Cannes e mai visto in Laguna, rilasciate al settimanale Panorama.

“Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d’ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival del cinema di Venezia”. “I risultati del Festival costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica”.

Per risultati che costringerebbero a fare autocritica, probabilmente, Bondi pensa ai titoli italiani, usciti a mani vuote dalla Mostra, come se ciò sia impensabile se non addirittura impossibile. Proseguendo con l’intervista, pesantissima è l’opinione del Ministro Pdl nei confronti di Tarantino:

“Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica. E la sua visione influenza anche i suoi giudizi critici, pure quelli verso i film stranieri”.

Ultima bordata, per non farsi mancare nulla, a Marco Muller, direttore della Mostra:

“Muller è come un allenatore di calcio. Innamorato dei propri schemi fino al punto di non privilegiare i talenti e le novità che sono sotto gli occhi di tutti”.

Quali sono le novità e quali sarebbero i talenti sotto gli occhi di tutti? Per nomi e cognomi chiedere al Ministro Sandro Bondi.

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