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Festival di Venezia 2011: pensiamo ai film

Road to Venice 2011, direbbero negli States. Ma non allarghiamoci e restiamo nel nostro piccolo, facendo come ogni anno previsioni su quel che sarà la Mostra del cinema di Venezia edizione numero 68. Mancano più di tre mesi all’annuncio ufficiale del programma, ovviamente, ma vogliamo iniziare a pensare alla rosa dei film papabili che potremmo

pubblicato 23 Aprile 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 13:37


Road to Venice 2011, direbbero negli States. Ma non allarghiamoci e restiamo nel nostro piccolo, facendo come ogni anno previsioni su quel che sarà la Mostra del cinema di Venezia edizione numero 68. Mancano più di tre mesi all’annuncio ufficiale del programma, ovviamente, ma vogliamo iniziare a pensare alla rosa dei film papabili che potremmo vedere al Lido dal 31 agosto al 10 settembre.

Prima di addentrarci in queste nostre prime previsioni, ci tengo particolarmente a ricordare un paio di cosette che non devono sfuggire: che quelli che andrete a leggere, è giusto sottolinearlo per l’ennesima volta, sono previsioni, possibilità, un gioco e nient’altro; e che tra questi titoli potrebbero esserci ovviamente i titoli mancanti del programma di Cannes 2011. Al solito siete i benvenuti nei commenti per le vostre aggiunte, le vostre previsioni, speranze e quant’altro. E ricordiamoci che è sempre l’ultimo anno di Marco Müller: vorrà fare le cose in grande, no?

Stati Uniti Attesissimo a Cannes, ma non presente (per ora) nel programma ufficiale, Twixt Now and Sunrise di Francis Ford Coppola, horror con Val Kilmer ed Elle Fanning. Altrettanto atteso a Cannes era On the Road di Walter Salles, che ora potrebbe approdare al Lido. Al loro fianco ci potrebbero essere due autori cult: Todd Solondz con Dark Horse e William Friedkin con Killer Joe, interpretato da Matthew McConaughey e Emile Hirsch. Buone possibilità anche per Simon Killer di Antonio Campos, regista di Afterschool. C’è chi spera anche in J. Edgar di Clint Eastwood, ma il regista pare non essere più intenzionato a prendere aerei intercontinentali… Per questo motivo pare saltò la presenza di Hereafter l’anno scorso.

Steven Spielberg avrebbe quasi pronti due film: War Horse e The Adventures of Tintin: The Secret of the Unicorn. Usciranno entrambi in America a fine dicembre, ma il primo uscirà il 9 settembre in Spagna e il secondo sarà già a fine ottobre in molti stati europei. Che almeno uno possa essere a Venezia? Moneyball di Bennett Miller, con Brad Pitt e Philip Seymour Hoffman, esce il 23 settembre, mentre Contagion di Steven Soderbergh il 21 ottobre. Possibili anche Intruders di Juan Carlos Fresnadillo con Clive Owen (7 ottobre) e l’atteso The Rum Diary di Bruce Robinson con Johnny Depp (28 ottobre). Tre titoli con date un po’ lontane: Hugo Cabret di Martin Scorsese (23 novembre), The Descendants di Alexander Payne (16 dicembre) e il remake The Girl with the Dragon Tattoo di David Fincher (21 dicembre). Tra i tre solo il secondo ha buone possibilità di arrivare al Lido, visto che sarebbe già bello e pronto.

Altri titoli, più commerciali e per questo “utili” alla Mostra per attirare la stampa e l’attenzione sul red carpet. Il 9 settembre uscirà Warrior di Gavin O’Connor con Tom Hardy, mentre uscirà il 23 settembre Abduction con Taylor Lautner e diretto da John Singleton, già a Venezia con Four Brothers. Roland Emmerich porta in sala il suo Anonymous (produzione Columbia Pictures) il 30 settembre, mentre il 14 ottobre è il turno di The Three Musketeers di Paul W.S. Anderson. Attenzione all’horror: previsto per il 23 novembre (ma sarà già dal 16 settembre in Inghilterra) Piranha 3D: The Sequel di John Gulager. Tra questi ci sarà qualche attesa proiezione di mezzanotte?

Europa Vasta, agguerrita ed eterogenea la produzione europea, da distinguere ovviamente nazione per nazione. Iniziamo dalla Francia. C’è confusione su Amour di Michael Haneke: Imdb dice che uscirà nel 2012, ma è un titolo che Cannes potrebbe accaparrarsi già per questa edizione. In caso contrario, molto probabile sia al Lido. Pare certa invece la presenza di Un été brûlant di Philippe Garrel, con Monica Bellucci e il figlio Louis. Attesi a Cannes ma per diverse motivazioni non presenti: il bellico Les hommes libres di Ismaël Ferroukhi, Les Bien-Aimes di Christophe Honoré, Poulet aux prunes di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi (26 ottobre), e Bye Bye Blondie di Virginie Despentes (14 settembre).

Se Skylab di Julie Delpy potrebbe essere appetibile per qualche sezione “minore”, sarebbero da concorso le presenze di Roman Polanski con Carnage e di Alain Resnais con Vous n’avez encore rien vu, che però forse non sarà finito in tempo. Diamo un’occhiata ora all’Inghilterra, con una truppa molto interessante. Ad iniziare ovviamente dalla già molto annunciata Madonna con il suo nuovo W.E.. Ma sono possibili anche le presenze di Steve McQueen con Shame, Terence Davies con The Deep Blue Sea, Tomas Alfredson con Tinker, Tailor, Soldier, Spy, e Andrea Arnold con Wuthering Heights. Qualche dubbio su Albert Nobbs di Rodrigo García e The Iron Lady di Phyllida Lloyd, con Meryl Streep nei panni di Margaret Thatcher (pare lo voglia fortemente il Festival di Roma).

Potrebbe sorprendere la Spagna. Attenzione infatti a The Impossible, co-produzione americana di Juan Antonio Bayona, regista di The Orphanage, e a La chispa de la vida, nuovo film di Álex de la Iglesia dopo Ballata dell’odio e dell’amore, commedia agrodolce in uscita il 7 ottobre. Ma sono papabili anche [REC] Génesis, prequel diretto da Paco Plaza (senza Balaguero), visto anche che i precedenti episodi erano stati presentati al Lido, e il curioso Extraterrestre di Nacho Vigalondo, regista del cult Los Cronocrimenes e anche attore per de la Iglesia nel suo nuovo film.

Non sarebbe male vedere al Lido anche Alps di Giorgos Lanthimos, con la Coppa Volpi per Attenberg (che ha prodotto) Ariane Labed: il regista definisce il film ancora più nero ed estremo di Kynodontas. Dall’Austria potrebbe arrivare Ulrich Seidl con due opere: Paradies ed il documentario Im Keller. Manoel de Oliveira (102 anni!) potrebbe poi tornare con A Igreja do Diabo.

Italia Al solito, qui la partita si gioca tra molti fattori: in primis l’ultimo mese prima dell’annuncio ufficiale del programma, e soprattutto nella partita Venezia vs. Roma. Ma non dovrebbero mancare l’appuntamento al Lido i già annunciati a Cannes ed attesissimi Terraferma di Emanuele Crialese e Il primo uomo di Gianni Amelio. Tra le altre possibilità, segnaliamo per ora Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi, che lo riunisce a Rutger Hauer, e il documentario Piazza Garibaldi di Davide Ferrario, che segue l’itinerario della spedizione dei Mille a 150 anni di distanza: dovrebbe essere pronto a settembre. E poi c’è tutto un Controcampo Italiano da rimpolpare…

Oriente Piatto ricco, mi ci ficco. Per il suo ultimo anno, Marco Müller non rinuncerà ad una nutrita pattuglia di film asiatici: ed ha un bel po’ di titoli e nomi da cui pescare. In pole position c’è dalle Filippine Captured (o Prey?) di Brillante Mendoza, con Isabelle Huppert: a meno che non se lo prenda all’ultimo Cannes. Dalla Cina potrebbero arrivare Love and Bruises di Lou Ye e The Flying Swords of Dragon Gate di Tsui Hark (dopo essere stato in concorso l’anno scorso), con Jet Li.

Da Hong Kong potrebbe arrivare Pou-Soi Cheang con l’adrenalinico Motorway, mentre è ovviamente attesissimo il “The Tree of Life d’Oriente” (per tempi di lavorazione, s’intende) The Grandmasters di Wong Kar Wai: è atteso ad ogni festival da anni, potrebbe saltare anche questa volta e slittare al 2012. Ottima l’armata giapponese, con Tokyo Kouen di Shinji Aoyama, I Wish di Hirokazu Kore-eda, Nintama Rantarô di Takashi Miike (in concorso a Venezia 2010, in concorso a Cannes 2011… eh sì, è sempre prolifico) ed infine Amir Naderi in trasferta nipponica con il curioso Cut, co-sceneggiato anche da Aoyama.

Resto del mondo Anche qui la partita è appena cominciata, verrebbe da dire. Facciamo un po’ di ordine e vediamo qualche possibilità. È praticamente confermata la presenza, finalmente, di Faust di Aleksandr Sokurov, e sempre dalla Russia potrebbe arrivare Elena del già Leone d’Oro (per Il ritorno) Andrei Zvyagintsev. Dal Messico c’è Post Tenebras Lux di Carlos Reygadas, mentre dal Brasile A Montanha di Vicente Ferraz.

Da Israele potrebbe arrivare The Exchange di Eran Kolirin, regista de La banda, mentre dall’Iran, sempre che sia pronto in tempo (le riprese sarebbero appena finite), Rhinos Season di Bahman Ghobadi con Monica Bellucci. Ma è il Canada che potrebbe sorprendere: insistenti ormai le voci che vogliono A Dangerous Method di David Cronenberg al Lido (ma potrebbe preferire un’anteprima mondiale a Toronto…), ma ci sono anche Café de flore di Jean-Marc Vallée, regista di C.R.A.Z.Y. (23 settembre), e Take This Waltz di Sarah Polley con Seth Rogen e Michelle Williams.

E ora non ci resta che attendere news, conferme, smentite e i primi annunci ufficiali. Il programma di Venezia 2011 uscirà a fine luglio.

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