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Roma 2013 – Mogura no Uta di Takashi Miike: Recensione in Anteprima

Tratto da un folle crime manga, Mogura no Uta di Takashi Miike ha fatto impazzire il Festival Internazionale del Film di Roma

pubblicato 14 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:20

Takashi Miike e Marco Muller, ovvero un amore praticamente indissolubile. Il prolifico regista giapponese ha infatti portato addirittura due suoi film al Festival Internazionale di Roma del 2013, dopo aver partecipato lo scorso anno con Il canone del male. Uno di questi, in anteprima mondiale e montato a tempo di record, ha letteralmente fatto impazzire la platea stampa che è accorsa numerosissima al minuscolo Teatro Studio dell’Auditorium, tanto da riempirlo in ogni ordine di posto. Mogura no Uta il titolo originale, diventato The Mole Song – Undercover Agent Reiji per il resto del mondo e in gara per il Marc’Aurelio d’Oro. Ebbene a solo due film dalla conclusione del Festival, proiettati nella mattinata del 15 novembre per i giornalisti, possiamo dire senza ombra di dubbio che Miike dovrà essere premiato. Farlo tornare a casa a mani vuote significherebbe aver perso la testa al momento del voto finale.

Un’imposizione obbligatoria dopo aver visto la sua ultima straordinaria follia, in grado di omaggiare il mondo degli anime giapponesi. Ma in live action, con attori in carne ed ossa, battute insensate, secchiate di azione, risate a profusione, scenografie a tratti visibilmente e volutamente in CG ed intermezzi animati deliranti. Magnifico e spassoso protagonista Reiji Kikukawa, recluta licenziata dalla polizia per condotta disonorevole. Tutt’altro che rassegnato a dover lasciare il posto da lui sempre sognato, Reiju si ribella al suo superiore, convincendolo a trovargli un altro incarico ‘prestigioso’. Ovvero quello dell’infiltrato in una pericolosissima organizzazione criminale. La leggendaria Yakuza. L’obiettivo? Arrestare il potente Shuho Todoroki, boss della Sukiya-kai, club più pericoloso e potente della zona del Kanto. Un’impresa all’apparenza tutt’altro che semplice, se non fosse che Reiji riesca a diventare il pupillo di Masaya Hiura, capo della banda Akogi alleata della Sukiya-kai, tanto da trasformarsi in un suo fratello di sangue. E qui, tra una Yakuza che lo accoglie a braccia aperte e un ruolo da infiltrato da portare avanti, per il povero Kikukawa ne succederanno di tutti i colori…

130 minuti di durata, almeno 100 di risate. Ricche risate. Con tanto di applausi a scena aperta durante la proiezione per sottolineare i momenti più allucinanti ideati da un Miike mai così divertente e da tempo tanto in forma. Urla illogiche e continue, budella pronte a trasformarsi in farfalle, demenziali momenti musicali, un protagonista alla Ace Ventura in salsa manga, colori accesi e neon ad ogni inquadratura, rossi e gialli che divampano come fiamme, esilaranti scene di sesso, botte a non finire, sparatorie e inseguimenti, da intervallare a momenti tra l’onirico, il visionario e l’idiota spinto.

Amore, separazione, tradimento, giustizia, amicizia, dolore, vendetta. Sentimenti che Miike è riuscito a prendere e a frullare in un calderone pieno zeppo di trovate, di battute inimmaginabili, pescate a piene mani dal manga crime “Mogura no Uta” di Noboru Takahashi, qui riuscito a diventare cinema mantenendo una fedeltà all’originale almeno visivamente impressionante. Non solo action ma anche se non soprattutto commedia, di quelle che raramente riescono a vedere la luce, dalla recitazione esagerata dei suoi protagonisti e dai colpi di scena talmente eccessivi e spiazzanti da fare fatica a crederci, The Mole Song – Undercover Agent Reiji non ha fatto altro che confermare ancora una volta le qualità registiche di uno dei più talentuosi ed originali cineasti del panorama mondiale contemporaneo. Perché questo è Takashi Miike. E la cosa incredibile, per la gioia dei cinefili romani, è che il Festival ha un altro suo film in cartellone, anche se in questo caso fuori concorso, ovvero Blue Planet Brothers, da vedere il 16 novembre alle ore 17 sempre al Teatro Studio. Nella speranza che James Gray, Presidente di Giuria, non si dimentichi Mogura no Uta al momento della premiazione finale.

Voto di Federico: 8

The Mole Song – Undercover Agent Reiji (Mogura no Uta, Giappone, 2013) di Takashi Miike; con Toma Ikuta, Shinichi Tsutsumi, Riisa Naka, Takayuki Yamada, Takashi Okamura, Yusuke Kamiji, Mitsuru Fukikoshi, Kenichi Endou, Sarutoki Minagawa, Ren Ohsugi, Koichi Iwaki – qui il trailer

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