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Philip Seymour Hoffman è morto: il ricordo di Cineblog

L’attore Premio Oscar Philip Seymour Hoffman è stato trovato morto in un appartamento di Manhattan.

2 Febbraio 2014 19:43

I link si susseguono, ma non vi è ancora conferma, la notizia che l’attore Premio Oscar Philip Seymour Hoffman sia deceduto è rimbalzata online. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Purtroppo è confermato, link da Variety, Wall Street Journal e Hollywood Reporter confermano la morte dell’attore.

Il New York Post riporta un aggiornamento, sembra che si ipotizzi un overdose di droga. Nel 2006 Hoffman aveva ammesso pubblicamente di aver abusato di sostanze stupefacenti, ma di aver intrapreso un percorso di riabilitazione che lo vedeva disintossicato da diverso tempo. Nel 2012 c’è stata una ricaduta che ha richiesto un ulteriore periodo di riabilitazione.

A seguire le dichiarazioni di cordoglio di famiglia, colleghi e amici.

La famiglia di Hoffman:

Siamo devastati dalla perdita del nostro amato Phil e apprezziamo le dimostrazioni di amore e il sostegno che abbiamo ricevuto da tutti. Questa è una perdita tragica e improvvisa e vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento di lutto. Vi chiediamo di tenere Phil nei vostri pensieri e preghiere.

La casa di produzione Lionsgate:

Philip Seymour Hoffman è stato un singolare talento e uno degli attori più dotati della nostra generazione. Siamo molto fortunati di aver abbellito la nostra famiglia di Hunger Games. Perderlo nella sua perfezione è una tragedia e inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Philip.

Francis Lawrence, Suzanne Collins, Nina Jacobson, Jon Kilik e Jennifer Lawrence a nome del cast e della troupe dI “Hunger Games – La ragazza di fuoco”:

Le parole non possono esprimere la perdita devastante che tutti sentiamo in questo momento. Philip era una persona meravigliosa e un talento eccezionale e i nostri cuori si sono spezzati. I nostri pensieri e le più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia.

Anton Corbijn regista di “A Most Wanted Man”:

Sentire che Philip Seymour Hoffman è scomparso è arrivato al pari di uno shock per me come per chiunque altro immagino. Abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme solo 2 settimane fa e lui sembrava a posto, nonostante alcuni problemi con cui aveva a che fare. Non era solo l’attore più dotato con cui io abbia mai lavorato (e a giudicare dallìeredità che lascia dietro di sé sono certo di condividere questo con la maggior parte se non tutti i registi che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui), era anche diventato un amico e un sostegno incredibilmente stimolante. Io sono così terribilmente triste che trovo impossibile comprendere quello che è successo oggi e raccogliere correttamente i miei pensieri. Devo pensare a Mimi e i bambini e io auguro loro tanta forza per far fronte alla perdita di questo uomo veramente grande come padre e partner.

Philip Seymour Hoffman dopo il diploma a fine anni ’80 fa il suo esordio nel cinema con alcuni ruoli in produzioni indipendenti tra questi una parte nella crime comedy del 1991 Triple Bogey on a Par Five Hole.

Un anno dopo arriva il primo ruolo in un film di rilievo, si tratta del remake Scent of Woman – profumo di donna con Al Pacino, seguono ruoli in Boogie Nights, Il grande Lebowski, Happiness, Magnolia, Il talento di Mr. Ripley, Quasi famosi, Ubriaco d’amore, Red Dragon e La 25ª ora.

Dopo aver vinto un Tony Award per il suo lavoro in teatro nel 2005 arriva la consacrazione con l’Oscar per il dramma biografico Truman Capote – A sangue freddo, la sua interpretazione del celebre scrittore statunitense è acclamata dalla critica e premiata con una statuetta per il miglior attore protagonista.

Dopo L’Oscar arriva il ruolo di nemesi di Tom Cruise nel terzo film di Mission: Impossible e il thriller Onora il padre e la madre di Sidney Lumet in cui recita al fianco di Ethan Hawke. Nel 2007 riceve una candidatura all’Oscar per La guerra di Charlie Wilson e bissa nel 2008 nei panni di un sacerdote con una ulteriore nomination per Il dubbio. Nel 2010 esordisce alla regia con Jack Goes Boating e nel 2011 è nel cast de Le idi di marzo di George Clooney dove veste i panni del responsabile di una campagna elettorale.

L’ultima parte della sua carriera lo vedrà nel dramma sportivo L’arte di vincere in cui recita con Brad Pitt e Jonah Hill, sarà il carismatico leader di un controverso movimento pseudoreligioso in The Master di Paul Thomas Anderson e regalerà un casting di prestigio al franchise Hunger Games con il ruolo di Plutarch Heavensbee nel sequel “La ragazza di fuoco”, ruolo che avrebbe dovuto riprendere anche nel terzo film “Il canto della rivolta”.

A quanto riporta il sito Collider il lavoro di Hoffman terzo Hunger Games era stato quasi completato del tutto quindi la scomparsa dell’attore non dovrebbe influire sull’uscita del film che diventerà così l’occasione, insieme al thriller A Most Wanted Man, di poter vedere per l’ultima volta Hoffman su grande schermo.

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