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Festival di Roma 2012: vince Marco Muller, indignato Gianni Amelio

Alla fine l’ha spuntata Marco Muller. Il Festival di Roma si terrà dal 9 al 17 novembre, ovvero a ridosso del Festival di Torino

pubblicato 10 Maggio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:30

Finalmente è ufficiale. La settima edizione del Festival di Roma si terrà dal 9 al 17 novembre. Ma non è tutto. Perché Marco Müller sarà il Direttore Artistico del Festival per i prossimi 3 anni. Compenso? 120,000 euro l’anno, ovvero la stessa cifra percepita da Piera Detassis, Presidente uscente. Dopo infinita attesa, il cda della Fondazione Cinema per Roma ha approvato il progetto presentato dall’ex Direttore del Festival di Venezia. La verifica del budget di spesa del Festival è stata spostata a giugno, mentre la sede dell’evento sarà l’Auditorium Parco della Musica, da sempre ‘casa’ della manifestazione. Immancabili, ovviamente, le polemiche nei confronti del Festival di Torino, che partirà 7 giorni dopo la chiusura del Festival romano. A parlarne, finalmente, anche i due direttori, ovvero Muller e Amelio.

”Non credo ci fosse bisogno dell’incontro con il Ministero. Esistono tante situazioni in cui due festival possono tranquillamente convivere. La più eclatante? Montreal finisce il 3 settembre e Toronto inizia il 6”. ”Sulle date è chiaro che si è deciso così da un lato per la disponibilità delle sale dell’Auditorium e dall’altro per l’impossibilità di sovrapporci completamente all’American Film Market. Sono due ragioni forti. Ai primi di febbraio ho cercato sia Emanuela Martini che Gianni Amelio perchè ci sono imperativi che ci fanno presenti i produttori, i venditori e i distributori internazionali. Ho cercato fin da subito di segnalare che ci sarebbe stato bisogno di armonizzazione, e non ho fatto mai dichiarazioni contro il Festival di Torino. Anzi ho sempre pensato che se i Festival si mettono insieme si può valorizzare il sistema cinema”. ”Se Roma si consoliderà e sarà più forte allora avremo contribuito a consolidare un sistema cinema, che è molto di più di un semplice sistema dei festival. Inoltre se avessimo confermato le date di ottobre, saremmo andati contro il Festival di Pordenone, che è il secondo festival italiano e lo dimostra la sua rassegna stampa internazionale, assolutamente straordinaria. La cultura cinematografica del mondo sarebbe più povera se si ignorasse il lavoro straordinario che sta facendo Pordenone”.

Prevedibile, a stretto giro, la risposta indignata di Gianni Amelio, direttore del Festival di Torino, in programma dal 23 novembre all’1 dicembre:

“La prima sensazione spiacevole era che noi andavamo a chiedere un favore a loro, cioè ai nostri invasori. Abbiamo chiesto se potevano anticipare almeno di una settimana, fare il festival dal 3 al 10 novembre. Hanno accolto la proposta con serenità e buon senso, hanno detto che era ottima e che non avrebbe causato nessun danno. Poi hanno aggiunto che bisognava sentire l’Auditorium, capire le disponibilità. A quel punto è stato tutto chiaro: avrebbero detto che il cattivissimo Auditorium non gli permetteva di spostare le date. Mi sono sentito preso per i fondelli. Siamo stati presi in giro senza meritarlo. Avrebbero potuto dire prima al Ministero che le loro decisioni erano quelle. Non mi pento di essere stato gentile ed educato, ma sono davvero desolato per l’arroganza e la mancanza assoluta di voglia di ragionare”.

E l’infinita polemica tra Festival, ovviamente, prosegue.

Fonte: E-Duesse
Fonte foto: TMnews

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