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I Fantastici 4 e Silver Surfer: Recensione in Anteprima

I Fantastici 4 e Silver Surfer (Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer, Usa, 2007) di Tim Story; con Ioan Gruffudd, Jessica Alba, Chris Evans, Michael Chiklis, Doug Jones, Julian McMahon, Kerry Washington, Andre Barugher.Il mondo è in pericolo. Un misterioso avventuriero delle galassie lontane che visita lo spazio sulla sua tavola di energia cosmica

8 Giugno 2007 10:38

I Fantastici 4 e Silver Surfer (Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer, Usa, 2007) di Tim Story; con Ioan Gruffudd, Jessica Alba, Chris Evans, Michael Chiklis, Doug Jones, Julian McMahon, Kerry Washington, Andre Barugher.

Il mondo è in pericolo.
Un misterioso avventuriero delle galassie lontane che visita lo spazio sulla sua tavola di energia cosmica come araldo di
Galactus, il “divoratore di mondi”, in cerca di nuovi pianeti per soddisfare il suo padrone, punta la terra, arrivata così ai suoi ultimi giorni di vita.
Solo un miracolo potrebbe riuscire a salvare l’intero pianeta dall’estinzione, un miracolo che si chiama I Fantastici 4.
Mr.Fantastic, la Donna invisibile, La Cosa e La torcia umana sono chiamati così a dover affrontare un nemico apparentemente indistruttibile, svelandone prima il suo mistero, e, al tempo stesso, confrontarsi con il sorprendente ritorno di un altro acerrimo nemico, di ritorno direttamente dall’oltretomba, ovvero quel Dr.Destino che era stato sconfitto nel primo capitolo della serie!
Due anni dopo il primo episodio, Tim Story riporta in vita la famiglia di supereroi più famosa della galassia Marvel, deludendo, e non poco, le attese nate dopo l’annuncio della presenza di Silver Surfer come cattivo di turno.

Lenta, snodata e noiosa la prima parte, con dialoghi freddi e impalpabili, la storia tarda a partire, costringendosi quasi a voler far ridere per forza, riuscendoci però assai raramente.
Il colpo di sonno cessa finalmente con il “matrimonio del secolo” tra Mr.Fantastic e La donna Invisibile, apparso nella tavola finale dello storico numero 3 del 1965, dove assistiamo anche ad un divertentissimo cameo di Stan Lee, quando finalmente Silver Surfer entra in azione e a contatto con i nostri cari Fantastici 4.
Creato in CGI, Silver Surfer in realtà è identico al T-1000 di Terminator 2, solo con 16 anni di differenza!
Buoni ma non eccezionali gli effetti speciali, tant’è che ancora non si capisce come mai non si riesca a rendere credibile Mr.Fantastic quando allunga le parti del proprio corpo, il film si riprende solamente nei momenti in cui entrano in azione i cattivi, ovvero Dr.Destino e Silver Surfer, che paradossalmente diventano i veri protagonisti della pellicola!
La seconda parte del film è nettamente superiore alla prima, l’azione aumenta, lo scontro finale tra i due cattivi e i Fantastici 4 è notevole, mentre il finale, ovviamente aperto in vista di un prossimo già programmato 3°capitolo, è finalmente divertente, dopo 90 minuti passati a dover ascoltare battutacce da cabaret da 4soldi.
Obiettivamente Tim Story non è minimanente paragonabile a Sam Raimi, o a Brian Singer, e la differenza si nota tutta.
La differenza tra I fantastici 4 e Spiderman, o anche gli X-Men, per quanto riguarda la trasposizione cinematograica, è enorme, ed è un peccato doverlo accertare per la seconda volta.
Le tante novità buttate nella mischia di questo secondo capitolo, tra le quali la celebre Fantasticar, oltre ovviamente al mitico Silver Surfer, che merita uno spin off tutto suo, non sono bastate a dare al film quel qualcosa in più che continua a mancare. Anche dal punto di vista introspettivo i personaggi vengono analizzati parzialmente, si tenta di sottolineare l’importanza dell’amicizia, che alla fine la vince anche sull’amore, ma mai in modo accurato e articolato, come una produzione simile richiederebbe e meriterebbe. Solo Silver Surfer, “cattivo” per amore della propria donna, con 10battute10 lungo l’arco di tutta la pellicola, riesce a soddisfare questa mancanza,
Da sottolineare la frase del film “Non bisonga essere normali per essere una Famiglia“, apparentemente presa dai Dico della Bindi e della Pollastrini!
Si poteva e si doveva fare di più, decisamente una mezza delusione. Un cinque striminzito per la prima parte, un sei e mezzo per la seconda.

Voto Gabriele: 4
Voto Federico: 5,5