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RoboCop compie 30 anni

Blogo celebra i 30 anni dall’uscita nelle sale americane del cult “Robocop” di Paul Verhoeven.

pubblicato 17 Luglio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 04:03

 

Il 17 luglio 1987 usciva nei cinema americani l’action fantascientifico Robocop – Il futuro della legge diretto dal regista Paul Verhoeven, che metteva in scena una cupa Detroit distopica in cui legge e ordine erano nelle nelle capaci mani di un poliziotto robot dai modi spicci, che ricordava l’iconico Giudice Dredd.

Nel 2014 è stato realizzato un remake/reboot del film diretto dal brasiliano José Padilha e interpretato da Joel Kinnaman nei panni dell’agente Alex Murphy, operazione che si è rivelata superflua come per molti tentativi a vuoto di riavviare franchise iconici.

Come con Starship Troopers, il regista Paul Verhoeven sfrutta iperviolenza, fantascienza e azione per fare satira politica creando con RoboCop un personaggio impresso a fuoco nell’immaginario cinematografico di sempre.

 

Curiosità sul film

  • Il film ha fruito di due sequel, un remake, una serie tv live-action, due serie tv d’animazione, 6 videogames e 4 serie a fumetti.
  • È stato scoperto che quando indossava il costume di RoboCop, Peter Weller non riusciva ad entrare nell’auto della polizia in quanto era troppo ingombrante. Ecco perché la maggior parte delle sue riprese lo mostrano che sta uscendo dalla macchina o si prepara ad entrarvi. Per le riprese in cui doveva effettivamente essere in macchina, Weller ha indossato solo la parte superiore del costume indossando in quella inferiore solo biancheria intima. Tuttavia, per mantenere l’illusione che RoboCop indossase l’intero costume mentre si trovava all’interno dell’auto, la maggior parte delle riprese mostrano i suoi piedi robotici uscire per primi dal veicolo.
  • Circa 25 anni dopo l’uscita del film un rumor su Internet ha cominciato a circolare per ottenere finanziamenti per una statua di RoboCop per la città di Detroit. Peter Weller stesso ha creato un annuncio per sostenere la proposta. Alla fine, una campagna Kickstarter è stata creata e si è rivelata un successo, con la statua alta 3 metri che è attualmente in produzione.
  • Il costume di RoboCop era così caldo e pesante che Peter Weller stava perdendo liquidi e 1 chilo al giorno. Alla fine un condizionatore d’aria è stato installato nel costume.
  • La sceneggiatura era stata offerta (ed era stata rifiutata) praticamente da ogni grande regista di Hollywood prima che arrivasse a Paul Verhoeven. Il regista  in principio l’ha cestinò dopo aver letto le prime pagine, convinto che fosse solo uno stupido film d’azione.  Fu la moglie a leggere il copione fino in fondo e a convincerlo che la storia era molto più complessa con molti elementi di satira e allegorici, solo a quel punto Verhoeven finalmente decise di dirigere il film.
  • Nella scena del tentato stupro, lo sceneggiatore Edward Neumeier originariamente aveva previsto che RoboCop sparasse sfiorando la guancia della vittima colpendo e uccidendo il criminale. Mentre si preparava la ripresa della scena così come era scritta nel copione, Paul Verhoeven notò la posizione delle gambe di Donna Keegan (che interpretava la vittima della stupro) e gli venne l’idea di far sparare RoboCop tra le gambe della donna colpendo il criminale nei genitali. Neumeier era entusiasta dell’idea e così la scena venne girata in quel modo.
  • A Sacramento, in California, un sospettato di rapina si rifugiò in una sala cinematografica per sfuggire alla polizia. In attesa di poter uscire si mise a guardare il film proiettato (RoboCop) e lo seguì con così tanta attenzione che non si accorse che la polizia nel frattempo aveva evacuato tutti gli altri  spettatori del cinema. Quando le luci si accesseo l’uomo sbalordito fu preso in custodia.
  • Paul Verhoeven e l’esperto di effetti speciali Rob Bottin si sono scontrati ripetutamente prima e durante le riprese sul design e il make-up del personaggio RoboCop. La scena che creò più discussioni fu quella in cui Murphy si toglie il casco. Bottin voleva che la scena venisse girata in penombra, temendo che la luce diretta avrebbe rivelato troppo degli effetti di make-up. Verhoeven voleva invece che la scena venisse girata nel modo più luminoso possibile, affermando che il direttore della fotografia Jost Vacano avrebbe sopperito ad eventuali problemi. Verhoeven la girò a modo suo e Bottin rifiutò di parlargli ulteriormente per il resto della produzione. Tuttavia alla prima del film entrambi erano così impressionati dal risultato della scena che si perdonarono all’istante. Bottin, che aveva persino promesso di non lavorare più con Verhoeven, accettò con entusiasmo l’offerta di lavorare sul successivo progetto di Verhoeven, Atto di forza (1990).

 

  • Preoccupato per il fatto che varie forze di polizia avrebbero obiettato sulla scena del protagonista che getta Clarence Boddicker attraverso la vetrata durante la lettura dei suoi diritti, i produttori hanno organizzato una proiezione preliminare per un pubblico di agenti di polizia, scoprendo che invece erano entusiasti alla vista dell’eroe che faceva qualcosa che a loro non era permessa.
  • Poiché le mani del costume di RoboCop erano in gommapiuma, le chiavi dell’auto continuavano a rimbalzare dalla mano di Peter Weller ogni volta che tentava di prenderle al volo. La produzione ha realizzato 50 ciak e speso un giorno intero di riprese prima di ottenere finalmente la ripresa giusta.
  • Peter Weller ha detto che uno dei ricordi preferiti della sua carriera cinematografica è quando stava girando la sequenza della retata antidroga. Mentre filmava la sequenza, Weller stava ascoltando la canzone di Peter Gabriel “Red Rain” sul suo Walkman all’interno del casco di RoboCop mentre scambiava colpi di pistola con i vari criminali.
  • Un’idea inutilizzata per una scena vedeva RoboCop recarsi nella sua vecchia casa dove viveva ancora la sua famiglia. Murphy Incontrava il figlio, ma il ragazzo non lo riconosceva, mentre il suo vecchio cane sembrava ricordarsi bene di lui. I produttori hanno apprezzato l’idea, ma Paul Verhoeven decise di non girare  la scena perché era un po’ troppo sentimentale. La scena sarebbe stata usata in seguito nel remake del 2014. Questa idea è stata usata anche in RoboCop 2, mentre Murphy passa davanti alla casa in un’auto della polizia e la sua ex moglie lo riconosce.
  • La Desert Eagle Magnum che si trova nella sala riunioni dell’OCP era originariamente destinata ad essere la pistola di RoboCop. Ci sono anche fotografie e filmati di Peter Weller sul set che si esercita con la Desert Eagle. Tuttavia quando hanno dato a Weller la pistola, hanno notato che anche l’enorme Desert Eagle risultava troppo piccola nelle mani di RoboCop, quindi il supervisore alle armi del film, Randy E. Moore, ha modificato una pistola automatica Berretta M93R rendendola più imponente.
  • Quando il costume di RoboCop arrivò sul set, Peter Weller scoprì che i suoi movimenti erano molto limitati nel costume dopo che Paul Verhoeven iniziò a guardare i primi giornalieri grezzi. Lui e Moni Yakim (maestro di recitazione fisica) avevano immaginato RoboCop muoversi più velocemente, ma Moni lo informò che sarebbe stato meglio rallentare i suoi movimenti in modo da poter dare a Weller la capacità di muoversi nel costume. La produzione è stata quindi interrotta per tre giorni con Yakin, Verhoeven e Weller che discussero il nuovo approccio. Ci furono contrasti e alla fine Verhoeven diede a Weller l’ultima parola e l’approccio di Weller si rivelò il migliore.
  • Lo sceneggiatore Edward Neumeier si avvicinò all’idea per RoboCop dopo aver visitato il set di Blade Runner (1982) che riguardava un futuro in cui poliziotti davano la caccia a robot che sembravano umani. Intrigato, Neumeier trasformò lo scenario in un futuro in cui un poliziotto che sembrava un robot avrebbe dato la caccia a criminali umani.
  • Per il trailer proiettato nelle sale Orion utilizzò la musica del loro film Terminator (1984), anche quello un film su un cyborg (interpretato da Arnold Schwarzenegger). Schwarzenegger è stato considerato brevemente per il ruolo di RoboCop, ma i realizzatori erano preoccupati che sarebbe stato troppo ingombrante per il costume finendo per sembrare come l’omino della Michelin, senza contare che molti avrebbero pensato al film come un sequel di Terminator.
  • Il costume di RoboCop è stato l’elemento più costoso sul set. Secondo diverse fonti sarebbe costato tra i 500.000 e il milione di dollari.

 

  • Sette costumi di RoboCop sono stati utilizzati nel film. Su sette, uno di loro aveva speciali protezioni e vetroresina resistente al fuoco per aiutare lo stuntman ad eseguire la scena della stazione di servizio. Altri due sono stati utilizzati esclusivamente durante il terzo atto del film in cui Robocop viene danneggiato dall’ED-209 e dal Dipartimento di Polizia di Detroit.
  • Lo sceneggiatore Edward Neumeier all’epoca era  un dirigente della Universal e odiava il suo lavoro, così decise di perseguire il suo sogno di scrivere una sceneggiatura su un robot diventato un poliziotto.
  • Stephanie Zimbalist era stato originariamente lanciata come Lewis, ma dovette rinunciare al ruolo quando venne chiamata a girare ulteriori episodi della serie tv Mai dire sì (1982). Nancy Allen fu poi scelta e Paul Verhoeven le fece tagliare i capelli più e più volte fino a quando non furono abbastanza corti; Verhoeven voleva rendere il personaggio il meno attraente possibile.
  • la voce del Droide 209 è quella del produttore Jon Davison, il suo ringhiare è quello di un giaguaro mentre le urla sono di un maiale. Il corpo dell’ED-209 è stato basato sulla progettazione di un elicottero Bell e l’aspetto generale ricorda una linea di giocattoli di nome Robotech (1985), basata su una serie anime giapponese degli anni ’80.
  • L’ex presidente Richard Nixon è stato assunto per promuovere la versione home-video del film per 25.000 dollari, compenso che ha donato in beneficienza.
  • Nel negozio di liquori oltre ad Iron Man (1966) è visibile anche il fumetto “ROM” della Marvel la cui trama coinvolge un eroe che sacrifica il suo corpo umano trasferendo la sua mente in un robot per salvare il suo popolo. Nella scena in cui Jimmy, il figlio di Murphy, guarda “TJ Lazer” alla tv in un flashback, il numero 41 del fumetto “ROM” può essere visto sul pavimento ai suoi piedi.
  • Dopo le continue lementele di Peter Weller sul costume durante i primi giorni di riprese, il ruolo di RoboCop venne offerto a Lance Henriksen, che lo rifiutò poiché già impegnato. Henriksen è stato considerato anche per il ruolo del T-800 in Terminator prima che si optasse per un cyborg più massiccio (che portò alla scelta di Arnold Schwarzenegger), successivamente Henriksen riuscì finalmente ad interpretare un robot in Aliens – Scontro finale (1986).
  • Le tre prime direttive di RoboCop («Ordine pubblico totale», «Proteggere gli innocenti», «Far rispettare la legge») ricordano le tre leggi della robotica ideate dall’autore di fantascienza Isaac Asimov e citate per la prima volta nel suo racconto “Circolo Vizioso”.

 

  • Le vetture della polizia sono Ford Taurus modificate. Uno dei principali concorrenti della Taurus a quel tempo era la Pontiac 6000. L’auto utilizzata dai criminali è una 6000 SUX, un riferimento non tanto sottile alla Pontiac 6000. Ford ha fabbricato la Taurus come veicolo della polizia tra il 1989 e 1995.
  • L’ingresso dell’edificio della OCP nel film è in realtà l’ingresso anteriore del municipio di Dallas.
  • Per un po’ Michael Ironside è stato candidato al ruolo di RoboCop, ma venne scartato quando capirono che l’attore avrebbe dovuto avere una struttura fisica molto più minuta per adattarsi al costume.
  • David Cronenberg è stato uno dei numerosi registi che hanno rifiutato di girare il film.
  • Peter Weller ha rifiutato un ruolo in King Kong 2 (1986) per apparire in questo film.
  • Lo studio ha deciso che Rob Bottin sarebbe stata la persona ideale per creare l’armatura di RoboCop, perché aveva appena finito di realizzare gli effetti speciali per La cosa (1982).
  • I paramedici che tentano di rianimare Murphy dopo che è stato colpito mortalmente sono stati interpretati da un vero e proprio team medico a cui fu permesso di improvvisare i loro dialoghi.
  • L’aspetto di RoboCop è stato ispirato dal fumetto giapponese “The 8 Man” e dal primo Metal Hero, Uchû keiji Gyaban (1982).
  • T.J. Lazer è una parodia della serie televisiva T.J. Hooker (1982) interpretata da William Shatner.
  • Il regista Ken Russell ha definito RoboCop il più grande film di fantascienza da Metropolis (1927).
  • Piani per un film crossover Terminator vs Robocop sono stati avviati e accantonati negli anni ’90 con diversi videogiochi e fumetti che sono stati realizzati sulla base di quell’idea.
  • Il pasto alimentare biologico che Robocop mangia è in realtà costituito da pastinaca, purea di pomodoro e barrette al burro di arachidi schiacciate.
  • Questo è il primo film americano di Paul Verhoeven.
  • Il film costato 13 milioni ne ha incassati negli Stati Uniti circa 53 (incasso internazionale non riportato).

 

La colonna sonora

robocop-compie-30-anni.jpg

  • Le musiche originali del film sono di Basil Poledouris, musicista americano di origini greche scomparso nel 2006 con all’attivo musiche di classici come Conan il barbaro, Un mercoledì da leoni e Caccia a Ottobre Rosso.
  • La canzone “Show Me Your Spine” dei PTP si può ascoltare nel club quando RoboCop arresta Leon.

 

robocop-compie-30-anni-4.jpgTRACK LISTINGS

1. Main title
2. Van chase
3. Murphy’s death
4. Rock shop
5. Home
6. Robo vs. ED-209
7. The dream
8. Across the board
9. Betrayal
10. Clarence frags Bob
11. Care package
12. Robo drives to Jones
13. We killed you
14. Directive IV
15. Showdown
16. Have a heart
17. OCP monitors
18. Nuke ‘em
19. Big is better

Per ascoltare altre tracce della colonna sonora clicca QUI.