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Fast and Furious 6: Recensione in Anteprima

Incassati 626,137,675 dollari in tutto il mondo con il quinto capitolo, Dominic Toretto e Brian O’Conner tornano al cinema con l’atteso Fast and Furious 6, nuovamente diretto da Justin Lin

pubblicato 14 Maggio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 14:38

Nel lontano 2006, con il capitolo interamente girato in Giappone, sembrava che la Saga Fast and Furious fosse morta e sepolta. Peccato che proprio con quel poco fortunato titolo Justin Lin si fece le ossa per far risorgere l’intero franchise. Prima con Fast and Furious, uscito nel 2009, ed infine con il sorprendente e spiazzante Fast Five, sbarcato in sala nel 2011. Un titolo coraggioso, perché in grado di far ‘maturare’ il titolo Universal, portandolo ad essere ‘anche’ altro.

Sbancato il box office, la major ha provato a forzare la mano al regista taiwanese, chiedendo lui un doppio capitolo da girare contemporaneamente. Rifiutato l’arduo compito, Lin ha così regalato la sua quarta ed ultima perla ai fan della Saga, qualitativamente inferiore all’episodio precedente ma talmente fracassona, divertente, esagerata e ‘kolossale’ da meritarsi i probabili complimenti dei tanti che ‘venerano’ Dominic Toretto e Brian O’Conner, ancora una volta interpretati da un sempre più ‘gonfio’ Vin Diesel e dall’immancabile belloccio Paul Walker.

Archiviata la rapina dei sogni del capitolo 5, messa a segno tra le favelas di Rio, Lin si è dovuto concedere un ‘espediente’ per riportare in azione il ‘team’ storico di Fast and Furious. D’altronde dopo aver messo a segno un colpo da oltre 100 milioni di dollari, quale folle avrebbe accettato di tornare in azione, rischiando la propria vita e quella dei più cari amici? Proprio grazie alla ‘famiglia’, che è sacra, inattaccabile e meritevole di qualsiasi folle decisione, anche se apparentemente suicida, Dom e Brian decidono di ‘allearsi’ con il grande nemico di Fast Five, ovvero il mastodontico Dwayne Johnson. Il motivo è semplice. C’è un pericoloso folle a capo di un’organizzazione di violenti piloti mercenari che minaccia l’intero Paese. Al suo fianco, incredibile ma vero, si trova proprio lei, Letty, ovvero Michelle Rodriguez, che Diesel credeva morta da tempo. Ma così non è, tanto da portare il ‘team’ di Dom al ritorno sul campo, con la promessa di ritrovarsi ‘puliti’ a missione conclusa, e con una Letty più in squadra.

Una miccia semplice, per non dire forse scontata, con tanto di partenza in folle. Fast and Furious 6 sembra scattare quasi con il freno a mano tirato. Neanche fosse una serie tv fatta cinema, i titoli di testa ‘riassumono’ i capitoli precedenti, vestendo i panni di un’inedita ed evitabile ‘sigla’. Seminati i primi indizi che giustifichino il ritorno in campo dei protagonisti, ormai ‘ex’ criminali e paradossalmente al fianco della giustizia, Lin zoppica tra scenette divertenti e un minimo di interazione tra ‘buoni’ e ‘cattivi’, abbandonando il Brasile del quinto capitolo per sbarcare in Europa, tra Mosca, Londra e Spagna.

Ciò che manca, nella prima parte, è un minimo di tensione, così come una ricca e sana dose di azione, possibilmente inedita e senza lo sfiancate sapore del ‘già visto’. Tra un inseguimento automobilistico e una scazzottata nella metro londinese, con tanto di cat fight tra una super Gina Carano e una ritrovata Rodriguez, il film continua la sua corsa ma senza mai decollare. Fino alla scena ‘svolta’. Perché proprio quando meno te lo aspetti, neanche fosse un diesel, Fast Six cresce con il passare dei minuti, mettendo il turbo durante un folle inseguimento autostradale. Qui, dopo l’ingresso in scena di un carro armato ‘cavalcato’ da un convincente Luke Evans, succede veramente di tutto. Lin, Vin e i produttori scoperchiano il baule dell’action, ridando linfa ad un capitolo fino a quel momento in debito con l’episodio precedente.

Tralasciando le regole della ‘fisica’ e quelle più elementari della logica e della ‘credibilità cinematografica’, Fast and Furious 6 prende improvvisamente la strada surreale dello 007 di piercebrosniana memoria. Ricordate i Bond in cui poteva capitare qualsiasi cosa, senza che il suo protagonista si facesse mai un graffio? Con Fast and Furious 6 succede più o meno la stessa cosa. Un Vin Diesel statico e mono-espressivo per 100 minuti consecutivi si trasforma improvvisamente nella versione moderna dell’Hulk firmato Ang Lee, dando vita a salti epocali in grado di salvare donne e prendere a capocciate i nemici più abnormi. Scatenatosi nel finale pirotecnico, caotico ma oggettivamente mastodontico, Lin tralascia lo script, condito da battute a tratti ridicole e da svolte tutt’altro che sorprendenti, per gettarsi tra le braccia della spettacolarizzazione, resa ancor più clamorosa dall’uso minimo della CG, per una volta abbandonata in favore dei vecchi e tanto amati ‘botti’ tra macchinoni.

Tra scontri fisici trainati da un Dwayne Johnson appena uscito dal set di G.I. Joe 2 (neanche i vestiti gli hanno cambiato), sparatorie folgoranti, corse mozzafiato, le immancabili curve femminili, una regia adrenalinica e le solite battutine strappa risate firmate Tyrese Gibson, la pellicola si evolve incredibilmente ancora una volta, strizzando l’occhio al passato pre-Fast Five, volutamente ‘coatto’ ed eccessivo a differenza della svolta quasi ‘thriller’ del 2011, per poi seminare a sorpresa degli indizi clamorosi che spalancheranno le porte di Fast and Furious 7, già annunciato e programmato per l’11 luglio del 2014.

Con l’ultimissima scena del film, infatti, ecco ‘sorgere’ dalle ceneri di un incidente stradale il presunto e più che probabile villain del settimo capitolo, di fatto già scritto, abbondantemente in lavorazione e ancora una volta chiamato a ‘trasformare’ quest’incredibile franchise. Morto e risorto nel giro di pochi anni, tanto dall’essersi tramutato in saga infinita e seriale, eppure ancora in grado di ‘eccitare’ il testosterone dello spettatore medio, probabilmente pronto ad esaltarsi, ancora una volta. Nella speranza che dopo i tanti ‘set’ toccati con mano da Dominic Toretto e Brian O’Conner in questi 12 anni di corse sfrenate, prima o poi, arrivi anche il momento dell’Italia.

Voto di Federico: 6,5

Fast and Furious 6 (Fast and Furious 6, Usa, 2013, action) di Justin Lin; con Con Dwayne Johnson, Vin Diesel, Gina Carano, Michelle Rodriguez, Paul Walker, Luke Evans, Jordana Brewster, Elsa Pataky, Sung Kang, Gal Gadot, Tyrese Gibson, Joe Taslim, Ludacris, Rowena Diamond, Kim Kold, Lee Asquith-Coe, David Ajala, Clara Paget, Alex Martin, Stephen Marcus, Denis Khoroshko – uscita mercoledì 22 maggio 2013qui il trailer italiano