Home Notizie Xavier Dolan a Roma presenta Mommy – prime indicazioni su The Death And Life Of John F. Donovan

Xavier Dolan a Roma presenta Mommy – prime indicazioni su The Death And Life Of John F. Donovan

The Death And Life Of John F. Donovan con Jessica Chastain. Xavier Dolan per la prima volta ad Hollywood

pubblicato 28 Novembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 20:09

Una delle più belle conferenze stampa di stagione. Per la prima volta a Roma per presentare Mommy, suo primo film ad approdare finalmente nei cinema d’Italia, il 25enne Xavier Dolan ha incantato i giornalisti presenti all’appuntamento. Oltre un’ora di botta e risposta, con repliche mai banali, sempre particolarmente precise e fascinose. Jeans a vita alta, stivali a punta, t-shirt bianca e giacca a jeans, Dolan, Premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes, rappresenterà il Canada ai prossimi Premi Oscar. Mommy, suo 5° straordinario lungometraggio, non è altro che la sua definitiva consacrazione artistica, soprattutto agli occhi del grande pubblico. Grazie alla Good Films uno dei 5 migliori titoli di stagione approderà nelle sale italiane questo 4 dicembre, con il suo strabiliante sceneggiatore nonché regista che ha precisato alcune incredibili verità sulla propria formazione artistica.

Perché Xavier non ha studiato cinema ne’ recitazione. Ha abbandonato gli studi a 17 anni appena, è cresciuto all’interno di una famiglia modesta, circondato dalla nonna, dalla mamma e in generale dalle donne, mentre i suoi punti fermi cinematografici sono stati i film per famiglie dei primi anni ’90. Mamma ho perso l’Aereo, Titanic, Jumanji. Perché ‘non esiste cinema d’autore e cinema commerciale, ma solo buon cinema e un cattivo cinema‘, ha voluto precisare Dolan, che ha poi sorriso dinanzi a chi sottolineava le somiglianze tra il suo Mommy e il cinema di autori come Rainer Werner Fassbinder e John Cassavetes, con evidente ‘omaggio’ a Gena Rowlands e alla sua Gloria Swenson. Tutto falso, perché Xavier non ha mai visto neanche un film di questi due registi. ‘Come potrei averne avuto il tempo‘, ha ammesso quasi imbarazzato il giovane autore, ‘formato’ da un’amica sceneggiatrice del padre che a cavallo della maggiore età gli fece conoscere autori più sofisticati e un cinema dal taglio diverso, meno di cassetta, vedi Lezioni di Piano e Happy Together di Wong Kar-wai. D’altronde qui stiamo parlando di un ragazzo nato nel 1989, debuttante al Festival di Cannes a soli 19 anni con l’autobiografico J’ai tué ma mèrem e tornato a casa con il Premio Art Cinéma, il Premio SACD e il Premio Regards Jeunes. Un cinema ispirato, ricco di idee, emotivamente esplosivo, visivamente intraprendente, fortemente introspettivo e ogni qualvolta mai banale e sempre sorprendente, quello del giovane canadese, da sempre legato ‘anche’ all’identità sessuale dei suoi protagonisti, in quanto da anni gay dichiarato. Eppure Dolan ha voluto ridimensionare questo aspetto, parlando di pura e semplice ‘identità’, quella dell’individuo costretto a vivere all’interno di una società che ha ancora oggi paura del ‘diverso’, tanto da limitarlo e puntargli il dito contro, onde evitare che possa diventare consuetidine.

Prima di tutto ‘attore’ e da sempre concentrato soprattutto sulla recitazione, perché ‘non ci può essere un buon film senza una buona interpretazione‘, l’educato, autoreferenziale e a tratti nervoso Xavier (più volte si è attaccato alle unghie per divorarle avidamente) si è poi lasciato andare alle prime interessanti indiscrezioni su The Death And Life Of John F. Donovan, suo primo atteso film hollywoodiano, da lui due anni fa sceneggiato e a breve in produzione.

‘Nel mio prossimo film nonché nel film che seguirà i protagonisti saranno uomini, ci saranno degli eroi maschili. Sarà un film sul cinema. La storia di una star americana che vive le tribolazioni che da’ la celebrità per qualcuno che vive ad Hollywood. Vedi i meccanismi dell’industia e anche il modo in cui le madri gestiscono la celebrità dei figli e dei famigliari, e di come questa celebrità abbia un impatto sulla vita privata. Non sarà tanto un film sull’industria ma qualcosa di più intimo. Presento il punto di vista di un attore 30enne attraverso uno scambio epistolare con un bambino di 11 anni. In un certo senso posso quindi dire di subire il fascino hollywoodiano. Ma da lontano, dal mio Canada. Uno dei personaggi sarà interpretato da Jessica Chastain, che interpreterà la diabolica direttrice di una rivista di gossip. Pensiamo di tingerla di rosso’.

Applausi e risate, neanche a dirlo, visto il celebre capello rosso fuoco della Chastain, per un Dolan che comunque vadano gli Oscar si prepara a planare su Hollywood per girare il suo primo film veramente americano. Immancabile, anche in questo caso, il personaggio della ‘madre’ che da sempre contraddistingue il suo cinema, partendo dal debutto del 2009 per arrivare ora all’incredibile Mommy, mentre tutto tace sui due reali protagonisti della pellicola. Ovvero l’attore 30enne fagocitato dalla Mecca del Cinema e il bimbo di 11 anni che gli scriverà lettere su lettere in gran segreto. Chissà se proprio Dolan, già a 5 anni attore per la miniserie Miséricorde, non torni ad interpretare uno dei suoi film un anno e mezzo dopo il folgorante e inspiegabilmente mai distribuito nel Bel Paese Tom à la ferme. Nel dubbio, la speranza è che qualche distributore nostrano vada a recuperare i 4 precedenti titoli di Xavier per mostrarli al pubblico italiano. Magari solo in home-video. Perché un simil genio cinematografico andrebbe diffuso e fatto conoscere alla più ampia fetta possibile di mercato, anche se 25enne appena.