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Globi d’oro 2016, i vincitori: “Lo chiamavano Jeeg Robot” è il miglior film

Annunciati i Globi d’Oro 2016, i premi della Stampa Estera ai film italiani

di carla
pubblicato 9 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:30

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E dopo i Ciak d’oro assegnati ieri, ecco arrivare la lista dei vincitori dei Globi d’oro 2016, i premi della Stampa Estera ai film italiani. Assegnati anche due premi speciali: il Gran Premio della Stampa Estera a Fuocoammare di Gianfranco Rosi e il Globo d’Oro alla Carriera a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni.

– MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: “Tra le dita” di Cristina K. Casini. Con la motivazione:

A Cristina K. Casini, che ha saputo con poesia, delicatezza e un tocco di surrealismo, fotografare i sentimenti che risiedono in uno scatto.

– MIGLIOR DOCUMENTARIO: “If Only I Were That Warrior” di Valerio Ciriaci. Con la motivazione:

Per il coraggio, l’equilibrio e la maestria tecnica, davvero notevoli per un’opera prima, con cui getta luce sulle pagine buie del passato coloniale italiano, aprendo uno squarcio sulle troppe amnesie che lo circondano.

– MIGLIOR MUSICA: Carlo Crivelli per “Sangue del mio sangue”. Con la motivazione:

Per aver saputo rendere, con pari efficacia e armonia, le atmosfere di due epoche così diverse tra loro: il ‘600 e i giorni nostri.

– MIGLIOR FOTOGRAFIA: Fabio Zamarion per “La corrispondenza”. Con la motivazione:

Con sfumature ora gotiche ora mediterranee Fabio Zamarion ha saputo tradurre in meravigliose immagini i toni drammatici e il tessuto narrativo dell’intenso film di Giuseppe Tornatore, dove convivono vita e morte, realtà e immaginazione.

– MIGLIOR OPERA PRIMA: “L’Attesa” di Piero Messina. Con la motivazione:

Il film è poesia pura, con splendide riprese. Vi è interiorità, vi sono silenzi eloquenti, come nell’abbraccio silenzioso della fine che dice più di mille parole. Grazie alla raffinatezza nel presentare i sentimenti attraverso immagini bellissime, ci sembra chiaro che abbiamo a che fare con un promettente talento del cinema italiano che mette la sua Sicilia in primo piano.

– MIGLIOR COMMEDIA: “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. Con la motivazione:

Per una commedia tagliente, che, fedele alla tradizione italiana, svela vizi e virtù del terzo millennio e con un finale amarognolo sa omaggiare degnamente il Maestro Ettore Scola e la sua Terrazza ormai vuota.

– MIGLIOR SCENEGGIATURA: Ivan Cotroneo e Monica Rametta per “Un bacio”: Con la motivazione:

Quello che noi della giuria del Globo d’Oro abbiamo apprezzato, nella sceneggiatura del film “Un Bacio”, è stato il coraggio di raccontare, con fantasia e sensibilità, un tema particolarmente complesso, come è quello del bullismo e dell’omofobia.

– MIGLIOR ATTRICE: Ondina Quadri per “Arianna”. Con la motivazione:

Per un’interpretazione mirabolante che in un modo poetico chiude le porte dell’infanzia e con delicatezza affronta i dubbi della prima giovinezza, rendendo universale la domanda sul proprio essere.

– MIGLIOR ATTORE: Elio Germano per “Alaska”. Con la motivazione:

Ad un attore che riesce sempre a superarsi in bravura e intensità e a creare personaggi spessi e intensi utilizzando mezzi e aiuti anche non ‘ortodossi’. Con la sfida totale il risultato aumenta.

– MIGLIOR FILM: “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti. Con la motivazione:

Un premio doppiamente motivato. Perché confronta per la prima volta il mondo coriaceo della periferia romana con la carica esplosiva della “science fiction”. Perché si è imposto all’attenzione di tutti grazie ad uno straordinario passaparola.

– GRAN PREMIO 2016 DELLA STAMPA ESTERA: “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi. Con la motivazione:

Il “Gran Premio della Stampa Estera 2016” rende omaggio a un’opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione, come una sorta di normalità. “Fuocoammare” descrive un popolo di pescatori che accoglie a braccia aperte tutto quello che viene dal mare, compresa la disperazione umana, con una generosità che riscatta l’Europa dal filo spinato e delle ossessioni identitarie.

– GLOBO D’ORO 2016 ALLA CARRIERA: Nicoletta Braschi e Roberto Benigni. Con la motivazione:

L’Associazione della Stampa Estera consegna il “Globo d’Oro 2016 alla Carriera” alla coppia più popolare del cinema italiano di oggi. Fuori dagli schemi in tutto, loro due non raccontano la cultura, la fanno. Più italiani tra gli italiani, rappresentano una vera quintessenza dell’imprevedibile anima di questo Paese. Sanno di continuo tradurre l’arduo in un linguaggio universale che affascina e incanta. Una coppia la cui carriera ha raggiunto e superato vette e sogni.