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Film anni ’80 – “The Karate Kid” e il cinema di arti marziali per ragazzi

Blogo vi racconta il cinema degli anni “80, si comincia con i film della serie “Karate Kid” in una sorta di revival d’un decennio molto amato e indimenticabile.

pubblicato 9 Settembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 02:21

Blogo vi racconta il cinema dei mitici anni ’80.

 

A quanto sembra i mitici anni ’80 stanno fruendo, tra cinema e tv, di una sorta di revival e si stanno dimostrando un decennio molto amato e popolare. Mentre il piccolo schermo ci ha regalato serie tv come The Goldbergs e Stranger Things, sul grande schermo sta per arrivare l’horror IT, la cui ambientazione temporale è stata spostata dagli anni ’50 agli anni ’80, sono stati annunciati remake per Gremlins e Grosso guaio a Chinatown e recentemente si è parlato anche di portare sul grande schermo il telefilm Supercar.

Oggi vi facciamo fare un nostalgico salto indietro nel tempo con i film della serie The Karate Kid che nel lontano 1984 galvanizzarono milioni di ragazzini sparsi per il mondo s’immedesimarono nel Daniel LaRusso di Ralph Macchio, un adolescente “bullizzato” da un gruppetto di arroganti karateka in erba, che però alla fine del film conquista la ragazza più carina della scuola e, allenato dal maestro Miyagi del compianto Pat Morita, sconfigge i bulli e vince il campionato di karate della cittadina in cui si è appena trasferito con la madre.

The Karate Kid incorpora in se tutte le ingenuità di un cinema per ragazzi tipico degli anni ’80 che proprio per questa capacità di raccontare storie genuine è rimasto nei cuori di tanti ragazzini dell’epoca e non solo. Chi da ragazzino non ha immaginato di cimentarsi nell’eccentrico allenamento del Signor Miyagi (Togli la cera…metti la cera) ispirato al “Gōjū-ryū”, uno stile di karate tipico di Okinawa, luogo di nascita del signor Miyagi e dove sarà ambientato il secondo The Karate Kid? Chi non si è cimentato almeno una volta negli improbabili “colpi segreti” che hanno permesso all’impacciato e mingherlino LaRusso di trionfare nelle scene finali dei primi due film? Ci riferiamo naturalmente alla “personalissima” tecnica della Gru sfoderata nella finale del torneo del primo film e al letale colpo “a tamburello” con cui Daniel stende il rivale Chozen nella scena finale del nipponico Karate Kid II – La storia continua.

 

The Karate Kid – La Trilogia

 

Il primo film della serie Per vincere domani – The Karate Kid, concepito come una sorta di Rocky per ragazzi, conquistò pubblico e critica incassando 90 milioni di dollari da un budget di 8 milioni. Il film diretto dal John G. Avildsen (Rocky) divenne anche un veicolo per l’espansione del Karate e delle arti marziali più in generale, un po’ come accade negli anni ’70 con l’allora sconosciuto Kung Fu lanciato dai film di Bruce Lee. Per quanto riguarda il cast, Noriyuki “Pat” Morita, scomparso nel 2005, non era la prima scelta per il ruolo di Miyagi, l’attore all’epoca noto per il ruolo di Matsuo “Arnold” Takahashi nella serie tv Happy Days, venne scelto dopo che la produzione scartò Toshiro Mifune e incassò il rifiuto di Mako che preferì girare Conan il distruttore. Pat morita per il ruolo di Miyagi venne candidato al Premio Oscar come miglior attore non protagonista.

Dopo l’exploit del primo capitolo, la serie bissò nel 1986 con Karate Kid II – La storia continua ancora diretto da Joe G. Avildsen, la critica promosse in gran parte la trasferta nipponica di Miyagi e LaRusso, e il pubblico non fu da meno premiando il sequel con un incasso di 115 milioni di dollari. Il successo del secondo film aprì la strada ad un fiacco terzo capitolo, Karate Kid III – La sfida finale (1989) con un Daniel LaRusso che si lascia tentare dal “Lato oscuro” del Karate e finisce dritto dritto in una trappola ordita dal losco miliardario Terry Silver (Thomas Ian Griffith, attore cintura nera di Kempo e praticante di Taekwondo) e da John Kreese (Martin Kove) ex maestro del “Dojo Cobra Kai” caduto in disgrazia e in cerca di vendetta contro il maestro Miyagi e il suo allievo. Karate Kid III viene giustamente stroncato dalla critica, delude al box-office con 39 milioni di dollari e si becca ben 5 candidature ai Razzie Awards: Peggior film, sceneggiatura, regista, attore protagonista (Ralph Macchio) e non protagonista (Pat Morita), ma quell’anno viene salvato dal quinto film di Star Trek, il famigerato “L’ultima Frontiera”  che “trionfò” in molte delle categorie principali. In seguito il regista John G. Avildsen definirà Karate Kid III “un film orribile” e per quanto ci riguarda lo possiamo definire senza alcun dubbio il “Rocky V” della serie Karate Kid.

 

 

 

Le colonne sonore

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Per le musiche originali della trilogia, il regista John G. Avildsen torna a collaborare con il compositore Premio Oscar Bill Conti che aveva curato le musiche di Rocky creando una colonna sonora iconica. Nel primo film sono inclusi i brani “You’re the Best” di Joe Esposito, utilizzato nelle scene del torneo alla fine del film. Originariamente scritto per Rocky III, “You’re the Best” venne respinto da Sylvester Stallone a favore di “Eye of the Tiger” dei Survivor che tra l’altro hanno interpretato il tema musicale principale del primo Karate Kid, “The Moment of Truth” scritto da Bill Conti, Dennis Lambert e Peter Beckett. Per la colonna sonora di Karate Kid II venne invece coinvolto Peter Cetera, uno dei fondatori dei “Chicago”, che scrisse appositamente per il film la hit “Glory of Love” che scalò le classifiche musicali statunitensi e venne candidata all’Oscar per la migliore canzone originale.

 

 

 

Reboot, serie tv, remake e rip-off

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Nel 1994 si è tentato di riavviare la serie con Karate Kid 4 (The Next Karate Kid) che divenne il quarto e ultimo film della serie Karate Kid. Diretto da Christopher Cain, prodotto da Jerry Weintraub e musicato da Bill Conti, questo tentativo fallito di svolta al femminile del franchise, uscito a dieci anni dal film originale, non includeva Ralph Macchio nel ruolo principale di Daniel LaRusso sostituito da un allora esordiente Hilary Swank (Boys Don’t Cry, Million Dollar Baby) e vedeva Pat Morita di nuovo nel ruolo di Miyagi. Il film fu fallimento su tutta la linea, stroncato dalla critica (che però lodò le performance della Swank e di Morita) e deludendo al box-office, Karate Kid 4 si rivelò un’operazione fondamentalmente inutile e davvero poco ispirata. Nel 2010 è stato il turno del reboot The Karate Kid – La leggenda continua che vedeva Jackie Chan e Jaden Smith, il figlio di Will Smith, nei ruoli che furono di Pat Morita e Ralph Macchio. Un’ operazione reboot piuttosto bizzarra che pur avendo il termine giapponese “karate” nel titolo fa invece uso dell’arte marziale cinese “kung fu” e ringiovanisce oltremodo l’allievo, per il resto il film si assesta sul godibile e fruisce di un Jackie Chan che è sempre una garanzia nell’ambito arti marziali.

Prima del fallito tentativo di rilancio negli anni ’90, The Karate Kid è stato adattato anche in un videogame per la console NES uscito nel 1987 (che riuniva le trame dei due primi film) e in una serie tv d’animazione andata in onda nel 1989 per una sola stagione. Inoltre il film ha fruito di quello che gli americani chiamano “rip-off”, una sorta di imitazione a buon mercato di produzione italiana, naturalmente ci riferiamo alla serie Il ragazzo dal kimono d’oro composta di 6 pellicole e una serie tv in 6 episodi. Di questa serie solo i primi due episodi sono approdati al cinema e vedevano protagonista un giovanissimo Kim Rossi Stuart, novello Daniel Larusso, che si trasferisce a Manila nelle Filippine per rivedere il padre; qui conosce una ragazza del posto, viene picchiato e umiliato da alcuni teppisti capeggiati da un violento lottatore di arti marziali e dopo il pestaggio subito fruirà delle cure del maestro Kimura (Ken Watanabe), un eremita che gli insegnerà il Karate e un’invincibile mossa segreta conosciuta come il “Colpo del drago”.

Concludiamo con uno sguardo sul futuro del franchise e nello spirito di quel revival anni ’80 a cui abbiamo accennato in apertura di articolo segnaliamo che lo scorso agosto è stato annunciato che una nuova serie televisiva è in fase di sviluppo e che proseguirà il franchise Karate Kid. La serie intitolata Cobra Kai riunirà Ralph Macchio e William Zabka, che riprenderanno i loro ruoli rispettivamente come Daniel LaRusso e Johnny Lawrence. La serie composta da 10 episodi di mezz’ora sarà ambientata 34 anni dopo il film originale e si concentrà su Johnny che caduto in disgrazia riapre il Dojo Cobra Kai in cerca di redenzione. Questo lo metterà in contrasto con Daniel che, nonostante i successi collezionati, sta ancora cercando di trovare un equilibrio nella sua vita senza il suo  mentore Miyagi. La serie scritta da Josh Heald, Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg debutterà su “YouTube Red” nel 2018.