Home Premio Oscar Torino 2012 – No: trailer del film di Pablo Larrain con Gael Garcia Bernal

Torino 2012 – No: trailer del film di Pablo Larrain con Gael Garcia Bernal

Il cileno Pablo Larrain conclude con No la sua trilogia sulla dittatura di Pinochet. Un capolavoro che passerà al 30. TFF: guarda il trailer originale del film.

5 Novembre 2012 08:00

In attesa di trovarlo ufficialmente in cartellone durante la conferenza del 30. Torino Film Festival, che si terrà domani, diamo uno sguardo da vicino a No, l’ultimo film del cileno Pablo Larrain. Per chi scrive, un capolavoro ed uno dei film più importanti dell’anno. Interpretato magnificamente da Gael Garcia Bernal, No è il capitolo conclusivo della trilogia sulla dittatura di Pinochet, dopo Tony Manero e Post Mortem. Se il primo è il capitolo cronologicamente centrale, il secondo rappresenta l’inizio della dittatura, mentre No ne è l’emozionante e commovente conclusione.

Nel 1988, il Cile fu chiamato a votare per un particolare e decisivo referendum. Chi lo volle? Lo stesso Augusto Pinochet, per riconfermarsi nuovamente capo dello stato. Il pubblicitario René Saavedra (Gael Garcia Bernal) viene ingaggiato per creare la campagna pubblicitaria per il NO. Costui, a differenza della “committenza”, è deciso, in un modo tutto suo, a sconfiggere la campagna di Pinochet semplicemente mandando un messaggio di speranza per un futuro migliore. Una campagna talmente originale da funzionare e far cadere seriamente il dittatore cileno subentrato con il golpe ad Allende…

15 minuti: questo il tempo che il partito del Sì e quello del NO ebbero al giorno, per un totale di 27 giorni, per poter mostrare in tv la propria campagna. Risultato? Il NO vinse con il 54% dei voti, contro tutti i sondaggi e tutte le previsioni. Per amalgamare perfettamente le riprese del film con le moltissime immagini pubblicitarie di repertorio, Larrain opta per una scelta tanto ardita quanto geniale: girare il film in 4/3 con camere U-matic, proprio come si faceva con la tv degli anni 80. Il risultato è esteticamente “sgradevole” ma perfetto, e narrativamente sensato.

Alfredo Castro, già “vittima incosciente” del clima di orrore e morte della dittatura in Tony Manero e Post Mortem, torna ancora una volta a lavorare con il regista. Interpreta Lucho Guzmán, capo di René ed esponente della campagna del Sì. No è stato presentato al Festival di Cannes (qui la nostra recensione in anteprima), dove ha vinto la Quinzaine des Réalisateurs. Ha poi già raccolto altri premi e critiche convinte in giro per il mondo. Il Cile lo ha scelto come suo rappresentante nella corsa agli Oscar 2013 per il Miglior film straniero.

Dopo il passaggio a Torino, No uscirà in Italia grazie a Bolero. Doveva uscire il 6 dicembre, ma è stato spostato: che la casa di distribuzione stia sperando che riesca ad entrare nella cinquina il 10 gennaio?

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