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Bella Ciao – Per la libertà: trailer e tutte le anticipazioni sul documentario con Vinicio Capossela

Tutto quello che c’è da sapere su “Bella Ciao – Per la libertà”, il documentario con Vinicio Capossela al cinema dall’11 al 13 aprile 2022.

8 Aprile 2022 11:25

I Wonder Pictures porta nei cinema d’Italia Bella Ciao – Per la libertà, il documentario di Giulia Giapponesi con la partecipazione del cantautore Vinicio Capossela che sarà disponibile nelle sale come evento speciale dall’11 al 13 aprile.

Trama e cast

La trama ufficiale: Da inno dei partigiani a canzone di lotta delle nuove generazioni di tutto il mondo, hit dei più famosi artisti internazionali e colonna sonora della serie Netflix La casa di Carta. A quasi un secolo dalla sua nascita, la forza di Bella Ciao non si arresta. Il film racconta i misteri, la genesi e la storia della canzone della Resistenza, che riappare ovunque si combatta contro l’ingiustizia. Un canto inarrestabile, oggi patrimonio dell’umanità nella lotta per la libertà.

Il film vede la partecipazione del cantautore Vinicio Capossela e (in ordine alfabetico): Ilkay Akkaya (cantante turca), Stefano Bellotti detto “Cisco” (ex cantante Modena City Ramblers), Cesare Bermani (Storico e ricercatore della cultura orale), Eduardo Carrasco (fondatore e leader del gruppo musicale cileno Quilapayun), Marcello Flores D’Arcais (Storico della Resistenza), Fausto Giovannardi (ingegnere e autore di una scoperta sulla melodia di Bella Ciao), Mohammed Osamah Hameed (performer e autore della Bella Ciao irachena), Hazal Koyuncuer (rappresentante della comunità curda), Aimaro Isola (architetto, partigiano), Hilario Isola (artista), Luigi Morrone (avvocato “col pallino della Storia” che sostiene che i partigiani non abbiano mai cantato Bella Ciao), Banu Ozdemir (attivista politica turca incarcerata per aver diffuso i video di Bella Ciao dalle moschee, Moni Ovadia (attore, musicista, scrittore), Carlo Pestelli (insegnante e cantautore), Floriana Diena Putaturo (maestra, si ricorda quando cantava Bella Ciao da bambina ad Alba), Giacomo Scaramuzza (comandante partigiano di 98 anni e giornalista).

Bella Ciao – trailer e video

Trailer ufficiale pubblicato il 31 marzo 2022

Note di regia

Anche se a noi Italiani può sembrare incredibile, oggi una larga parte dei giovani di tutto il mondo conosce “Bella Ciao” solo in quanto colonna sonora della serie spagnola di Netflix La Casa di Carta, che dal 2018 l’ha resa una hit internazionale, oggetto di remix dance e techno e ispirazione per cover di artisti di tutto il mondo. Sotto i video di Bella Ciao che si trovano su YouTube, teenager e adulti lasciano ogni giorno commenti in cui dichiarano il loro amore sia per Bella Ciao che per la serie TV. A volte, tra questi, si trovano commenti di utenti italiani che lamentano un utilizzo “irrispettoso” del canto dei partigiani, ma anche, al contrario, ringraziamenti a La Casa di Carta per aver reso famosa nel mondo una canzone del nostro Paese. Ma il suo successo mondiale è davvero merito de La Casa di Carta? L’idea alla base del film nasce dalla necessità di ristabilire il percorso biografico di Bella Ciao alla luce del suo essere diventata canzone internazionale. Una necessità che diventa più urgente in questo momento storico di passaggio, dove la Memoria della Seconda Guerra Mondiale – raccontata dalla viva voce di chi ha vissuto l’occupazione nazifascista – lascia il passo alla Storia, intesa come racconto del passato attraverso le fonti documentali. La biografia di Bella Ciao si intreccia dunque alla storia del nostro Paese. Il suo diffondersi inizia durante la guerra, ma soprattutto negli anni del boom economico, quando Bella Ciao diviene nota in tutto il mondo grazie ai Festival della Gioventù, raggiungendo quel successo internazionale che oggi tanti attribuiscono erroneamente a Netflix. In questo racconto, accompagnato da materiale d’archivio inedito e da immagini di cronaca dal mondo, la voce delle memorie dei testimoni della Resistenza ancora in vita si confonde con quella degli attivisti che nelle lotte in Cile, Turchia, Iraq e in Kurdistan hanno cantato Bella Ciao. Attraverso vivaci conversazioni con storici (non senza forti contrasti fra loro), musicisti e autori dei nuovi testi della canzone, emerge una grande verità, già espressa da un personaggio del famoso romanzo Il Postino: “La poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve”. Bella Ciao è triste, è allegra e la sua melodia conquista persone lontanissime tra loro sia geograficamente che per età ed estrazione sociale. Il suo messaggio universale di libertà risiede nella sua semplicità e bellezza, una sorta di lasciapassare che le permette di superare barriere culturali e linguistiche. Con un ritmo serrato, la pluralità delle voci e dei punti di vista del film ci racconta che questa canzone, senza autore e senza patria, è oggi patrimonio di tutti coloro che si sentono oppressi e ci ricorda che il più grande omaggio alla memoria della Resistenza è continuare a lottare per la libertà. [Giulia Giapponesi]

Chi è Giulia Giapponesi?

Giulia Giapponesi è una sceneggiatrice, regista e montatrice. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione lavora per oltre dieci anni come montatrice video nella fucina di Paolo Sbrango Marzoni a Bologna su cui lavora a progetti televisivi, spot e videoclip. In quegli anni inizia la sua formazione come regista, che si affina nella realizzazione di oltre 50 corporate film per aziende dell’Emilia-Romagna. Si affaccia al mondo del cinema nell’inedita veste di attivista culturale e nel 2012 fonda e presiede per oltre 4 anni l’associazione Kinodromo che promuove le produzioni indipendenti italiane e gestisce la programmazione di un piccolo art cinema bolognese. Nel 2019 scrive e dirige il corto Il Fagotto (The Load), prodotto da Maxman Coop che viene selezionato in oltre 50 festival internazionali e viene scelto dalla Farnesina come uno dei 10 corti italiani da promuovere nel mondo nel 2020. Nel 2018 scrive e dirige il documentario Carracci – La Rivoluzione Silenziosa (Carracci – The Silent Revolution). Presentato a Sotto le stelle del cinema davanti a oltre 4000 persone, è stato selezionato da numerosi festival (fra cui lo statunitense FAFF 2020) e ha vinto i premi come miglior regia e come miglior colonna sonora al FilmArte di Berlino, come miglior film sulle Belle Arti al Master of Art di Sofia 2021 e una menzione speciale del Ministero dei Beni Culturali italiano al Mente Locale 2019. Acquisito da SkyArte, è stato scelto dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale per essere inserito in “promozione Paese Italia” un programma di documentari scelti per promuovere il Patrimonio artistico italiano nel mondo nel 2021. Bella Ciao è la sua opera prima cinematografica.

Foto e poster