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Box Office Usa: Lo Hobbit 2 sempre primo – solo quinto The Wolf of Wall Street

Box Office Usa 27/29 dicembre – Ultimo weekend dell’anno in mano a Lo Hobbit 2, seguito da Frozen, Anchorman 2, American Hustle e The Wolf of Wall Street

pubblicato 29 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 05:46

Un’incredibile sfida di coppia tra due film usciti rispettivamente da 37 e 16 giorni. Frozen e Lo Hobbit 2 continuano a dominare il box office a stelle e strisce, scambiandosi di posto in testa alla chart a giorni alterni. A far sua la palma dopo queste ultime 72 ore il film Warner, ma con appena un milione di differenza rispetto all’animazione Disney. The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, vera new entry di peso di quest’ultimo weekend, non è infatti riuscito a spodestare la coppia, che ha così continuato ad incassare e a battere cassa. A festeggiare più di tutto e tutti, con merito dovremmo dire, il cartoon Disney. Frozen ha infatti raggiunto i 248,366,000 dollari d’incasso solo in America (492 worldwide), frantumando i 200 di Rapunzel, i 189 di Ralph Spaccatutto e i 104 de La principessa e il Ranocchio. Ma non è tutto, perché Frozen ha fatto meglio di tanti altri titoli Pixar, vedi i 237,283,207 dollari di Brave, i 244,082,982 dollari di Cars, i 206,445,654 dollari di Ratatouille e i 223,808,164 di Wall-E, mentre cadranno inesorabilmente anche i 293,004,164 dollari di Up. Un successo monster, in conclusione, per un titolo riuscito a guadagnare addirittura il 47% sugli incassi rispetto al weekend passato, con 6 fine settimana passati sempre sul podio. Sua la miglior media per sala della Top10 con ben 8,649 dollari. Straordinario.

Il Drago Smaug di Peter Jackson, va detto, si è ben comportato, tanto da confermare lo scettro. -5.3% sugli incassi, altri 30 milioni in cassa e un totale arrivato ai 190,304,000 dollari per la pellicola Warner, in perdita netta rispetto ai 221,626,882 dollari incassati nello stesso lasso di tempo dal primo capitolo esattamente un anno fa. Medaglia di bronzo per il sorprendente Anchorman 2, costato 50 milioni e già arrivato agli 84 milioni di dollari d’incasso, tanto da pareggiare il totale del 2004 con il primo capitolo, mentre American Hustle, in odore di pioggia di nomination all’Oscar, si è piazzato in quarta posizione. +2% sugli incassi e altri 20 milioni per la pellicola di David O. Russell, arrivata ai 60 milioni di dollari alla velocità della luce dopo esserne costati 40, con The Wolf of Wall Street di Scorsese solo 5° al debutto. Meno di 18 milioni nel fine settimana per il titolo Paramount, arrivato così ai 34,302,000 dollari d’incasso in 5 giorni, essendo uscito il 25 dicembre. Va detto che ne è costati 100. Shutter Island in 5 giorni incassò 47,549,663 dollari, Hugo Cabret appena 15,402,042 e The Departed ‘solo’ 33,236,222. Vedremo che ne sarà della nuova fatica del leggendario Martin.

+50% sugli incassi rispetto a 7 giorni fa anche per Saving Mr. Banks, arrivato ai 37,844,000 dollari dopo esserne costati 35, con I sogni segreti di Walter Mitty solo settimo all’esordio. Stranamente stroncato dalla critica Usa, il film di Ben Stiller, costato ben 90 milioni, ne ha incassati appena 13 nel weekend, diventati così 25,595,000 in 5 giorni. Un po’ troppo pochi per sperare in un buon risultato casalingo. Solo con Giovani, carini e disoccupati lo Stiller regista aveva fatto peggio all’esordio. Hunger Games 2 si avvicina invece sempre più al muro dei 400 milioni, sono diventati 391,124,000 dollari per la precisione, con due altre novità a chiudere malamente la chart. 47 Ronin, kolossal da quasi 200 milioni di dollari della Universal massacrato dalla critica americana e in grado di incassare 20,571,000 dollari in 5 giorni (43 worldwide, flop annunciato), e l’atteso Grudge Match, commedia con Sly Stallone e Bob De Niro che di milioni ne ha incassati meno di 14. Da segnalare inoltre il disastroso Walking With Dinosaurs della Fox, già fuori dalla Top10 e arrivato ai 20 milioni dopo esserne costati 80, i 16,506,000 di Philomena, i 38 di 12 Years a Slave, i 16 di Dallas Buyers Club e i 1,538,000 dollari di Her, anche se con appena 47 copie tra le mani. Debutti attesi anche per August: Osage County, lanciato in 5 copie e in grado di rastrellare 179,500 dollari, e le due copie di Lone Survivor di Peter Berg, riuscite a fruttare 155,400 dollari. Immancabile la chiusura con Justin Bieber e Believe, suo nuovo docu-concerto uscito il 25 dicembre e riuscito ad incassare meno di 4 milioni di dollari e mezzo in 5 giorni, ovvero il niente rispetto ai 30 milioni in 72 ore del 2011 firmati Never Say Never.

Fine settimana a senso unico il prossimo, grazie all’uscita di Paranormal Activity: The Marked Ones, spin-off Paramount della celebre saga horror, oltre alle release limitate de La migliore Offerta di Tornatore e Interior. Leather Bar. firmato James Franco.

Box Office Usa: Lo Hobbit 2 batte The Wolf of Wall Street il giorno di Natale

Sembrava che Martin Scorsese ce l’avesse fatta, perché questo aveva spifferato in mattinata Variety, e invece nisba. Almeno secondo le previsioni d’incasso firmate BoxOfficeMojo. Il sequel de Lo Hobbit ha infatti mantenuto la vetta del box office Usa anche il giorno di Natale, con 9,320,000 dollari incassati in 24 ore. Il totale aggiornato ha così toccato quota 149,944,000 dollari, per delle giornate ovviamente ‘frenate’ dal maltempo che sta imperversando anche negli States. The Wolf of Wall Street si è così dovuto accontentare del secondo posto, con 9,150,000 dollari e una media per sala superiore alla pellicola Warner, pari a 3,607 dollari. Si tratta del decimo miglior debutto di sempre per il giorno di Natale. Sherlock Holmes, lontano primatista, arrivò ai 24,608,941 dollari nel 2009, mentre un anno fa Django Unchained toccò quota 15,011,121 dollari. Costato 100 milioni, il titolo Paramount ne dovrà rastrellare almeno 200 worldwide per rientrare del ricco budget. Sarà difficile ma non impossibile, anche se Hugo Cabret nel 2011 si fermò immeritatamente ai 185,770,160 dollari.

Anchorman 2: The Legend Continues è così scivolato in terza posizione, con altri 8 milioni di dollari in tasca e un totale arrivato ai 56,691,000 dollari, mentre I sogni segreti di Walter Mitty, costato 90 milioni, stroncato dalla critica Usa e ieri debuttante in America, è partito con 7,825,000 dollari in tasca. Quinta piazza per American Hustle, con poco più di 7 milioni e un totale arrivato ai 34,135,000 dollari, seguito dal kolossal da 170 milioni di dollari 47 Ronin. Massacrato dalla stampa a stelle e strisce, il film con Keanu Reeves protagonista è partito con 7 milioni di dollari in tasca, e troppi ne dovrà macinare prima di rientrare dei costi, con Frozen settimo e già arrivato ai 210,399,000 dollari, Saving Mr. Banks ottavo con 19,149,000 dollari e Grudge Match solo nono al debutto.

Meno di 4 milioni di dollari per la commedia che vede Bob De Niro prendere a pugni Sly Stallone, mentre ha ‘floppato’ Believe, nuovo docu-concerto firmato Justin Bieber, lanciato in oltre 1000 copie eppure fermatosi ai 1,250,000 dollari d’incasso. Media per sala di poco superiore ai 1000 dollari. Ovvero briciole rispetto ai 73 milioni di dollari incassati nel 2011 da Justin Bieber: Never Say Never. Altri tempi, altri ormoni, altri fenomeni adolescenziali.