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Buon 2013 da Cineblog!

Gli auguri di buon anno da tutta la redazione.

pubblicato 1 Gennaio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 19:09

Ormai è una piccola tradizione quella di affidare gli auguri di fine anno di Cineblog ai personaggi più amati del cinema d’animazione. Stavolta però è stato più difficile “assegnare” un simile incarico, perché se l’anno appena trascorso di piccole perle ne ha regalate tante, è pur vero che un capolavoro assoluto (almeno fra quelli visti) è mancato.

Non ce l’ha fatta la Pixar che, rispetto agli anni precedenti, ha sfornato “solo” un bel film avventuroso e evocativo (Brave), mentre la Dreamworks si è adagiata sul solito clichè di Madagscar risollevandosi a fine anno soltanto attraverso lo spettacolare, ma meno ricco, Le 5 leggende.

E mentre Miyazaki (figlio) con La collina dei papaveri abbandonava la magia visionaria del padre per animare un manga più pacato e idealista, L’era Glaciale 4, sequel piacevole ma non necessario, realizzava il miglior incasso worldwide schiacciando l’assai più meritevole Paranorman, vero gioiello nerd di derivazione burtoniana.

E qui da noi sarà proprio Tim Burton ad aprire le danze dell’animazione 2013 con il suo personalissimo Frankenweenie, già uscito con limitato successo negli Usa, mentre La Bottega dei suicidi ed Ernest e Celestine scontano la loro appartenenza al cinema più indie ed elitario.

Tanti piccoli film – per qualcuno troppi- che si sono contesi i favori del pubblico e che hanno visto trionfare,come al solito, quell’animazione frutto più di studi merceologici che di un autentico spirito innovatore.

Sarà per questo che alla fine, per i miei auguri animati, ho scelto Ralph Spaccatutto. Il gioiello di fine anno firmato Disney (e non Pixar benché sembri tale!) è, a mio avviso, il prodotto che meglio compendia le migliori qualità del cinema d’animazione attuale.

Coltamente citazionista ma mai lezioso, zeppo di ritmo e idee come un Toy Story d’eccezione, ma anche fiaba dotata di autentica finezza e insaporita col miglior moralismo “disneyano”, Ralph Spaccatutto è già un classico per molti cuori o, quantomeno, per quello del sottoscritto. E la ragione non risiede soltanto in quel gusto vintage o l’esibito amore per i videogame, caratteristiche che toccano il nervo sensibile di un paio di generazioni, ma va ascritta anche a quel rispetto assoluto che il film nutre per i suoi protagonisti, mai ridotti a leziose macchiette col solito campionario di smorfie e tormentoni, ma personaggi definiti da psicologie concrete e in cerca di un proprio riconoscimento.

Che poi a fare questo percorso in cerca di sé siano figure normalmente relegate alla bidimensionalità e racchiuse in rigide categorie (buoni, cattivi) come quelle dei videogiochi, rende ancora più gustoso il viaggio così intrapreso.

Ralph spacca tutto ma, cosa più importante, tutto capovolge all’interno della classica fiaba di emancipazione nota ai più. E lo fa con tale grazia e naturalezza da farci dimenticare che viaggiamo pur sempre dentro i binari della prevedibilità e dell’happy end a tutti i costi. E se in questa tavolozza colorata coi pixel e animata col cuore, ogni pennellata restituisce densità a tutte le più importanti sfumature umane, Ralph e Vanellope, oltre ogni dubbio, scaldano già l’anima dei cinefili di tutto il mondo, siano essi nerd o, semplicemente, bambini. Speriamo che anche gli spettatori italiani, più sensibili alla smorfia che all’espressività, si accorgano di questa piccola stella cometa presente in sala.

L’augurio di Cineblog, e di questa memorabile coppia, va a tutti loro oltre che ai già accorti e appassionati utenti del blog che, ne siamo sicuri, non se lo saranno fatto scappare.
Buon 2013!