Home Dramma Emma e il giaguaro nero: le clip in italiano del film di Gilles de Maistre (Al cinema dal 22 febbraio)

Emma e il giaguaro nero: le clip in italiano del film di Gilles de Maistre (Al cinema dal 22 febbraio)

Dai creatori dei successi “Il lupo e il leone” e “Mia e il leone bianco” una splendida avventura per famiglie ambientata nel cuore dell’Amazzonia.

22 Febbraio 2024 09:17

Dal 22 febbraio 2024 nei cinema italiani con 01 Distribution Emma e il giaguaro nero, dal regista Gilles de Maistre una splendida avventura per famiglie ambientata nel cuore dell’Amazzonia diretta da Gilles de Maistre, il regista di Mia e il leone bianco e Il lupo e il leone.

Emma e il giaguaro – Trama e cast

Crescere nella foresta amazzonica ha regalato ad Emma (Lumi Pollack) la più rara delle amicizie: quella con un cucciolo di giaguaro smarrito, di nome Hope. Quando un tragico evento la costringe a lasciare Hope per andare a New York, Emma sogna per anni di tornare nella foresta pluviale dal suo amico. A 14 anni, abituata ormai alla vita di città, Emma scopre che il villaggio in cui è cresciuta è minacciato dai trafficanti di animali e decide di tornare in Amazzonia dal suo amato giaguaro. Anja (Emily Bett Rickards), la goffa insegnante di biologia di Emma, dapprima cerca invano di dissuaderla, poi insieme intraprendono il viaggio per salvare Hope da coloro che cercano di distruggere la foresta pluviale e la sua fauna.

Il cast include anche Wayne Charles Baker, Paul Greene, Kelly Hope Taylor, Lucrezia Pini, Airam Camacho, Eva Avila, Letitia Brookes, K.C. Coombs, Amanda Ip, Charlie Vachon.

Emma e il giaguaro nero – Le clip ufficiali in italiano

Gilles de Maistre – Note biografiche

Il regista Gilles de Maistre (Photo by Marc Piasecki/Getty Images)

Gilles de Maistre è nato l’8 maggio 1960. Dopo una laurea in filosofia conseguita nel 1983, si è diplomato nel 1985 al CFJ (Centre de formation des journalistes) dove ha studiato per diventare video reporter. Ha quindi iniziato a dirigere reportage e documentari per la televisione. Guerre, carestie, guerriglie, vagabondaggio, violenza, disastri naturali: ha girato il mondo con la sua telecamera per informare, condannare e sensibilizzare.

Nel 1990 ha fondato la sua casa di produzione, Tetra Media, e ha iniziato a lavorare come regista e produttore. Il suo documentario J’ai 12 Ans et Je Fais La Guerre vince il Premio Albert-Londres per l’audiovisivo nel 1990, il miglior documentario agli International Emmy Awards, il 7 d’Or (gli Emmy francesi) per il miglior reportage e una decina di altri premi in tutto il mondo. Tra il 1991 e il 1994, ha seguito Interdit D’enfance, una raccolta di documentari in cui cattura una verità inquietante: come l’infanzia è lacerata ovunque nel mondo.

Nel 1999, due dei suoi documentari, Sans Domicile Fixe e Banlieue, che ha co-diretto con Hervé Chabalier, sono stati scelti dal canale francese di documentari Planète tra i 20 migliori reportage di quel decennio. Nel 1994 ha diretto il suo primo lungometraggio, KILLER KID, che ha vinto il Premio del Pubblico e il Premio Cannes Junior al Festival di Cannes.

Il suo secondo film, Féroce (2001), interpretato da Samy Naceri e François Berléand, è diventato il bersaglio del politico francese di estrema destra Jean-Marie Le Pen, che gli ha fatto causa – e ha perso. In quel periodo, Gilles de Maistre continua a produrre e dirigere documentari, soprattutto miniserie per la televisione. Dopo aver venduto Tetra Média, nel 2004 ha lanciato la sua nuova casa di produzione, Mai Juin Productions.

Ha diretto il suo terzo lungometraggio, Il primo respiro (2007), un documentario sulla nascita nel mondo, che è stato nominato ai César (Premi Oscar francesi). Nel 2009, il suo lungometraggio televisivo Grands Reporters (per Arte) ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Festival della Fiction di La Rochelle. In questo film, girato in Tchad durante la guerra, l’autore ha ancorato la finzione alla realtà. Da allora, si concentra su questo metodo che chiama “finzione reale” e lo utilizza per esplorare un ampio spettro di universi.

Il suo quarto lungometraggio, un documentario, è uscito nel 2017: The Quest Of Alain Ducasse, incentrato sulla carriera di uno degli chef più stellati al mondo. In seguito ha diretto L’uomo che sussurava ai leoni, un documentario televisivo su Kevin Richardson, famoso specialista del comportamento animale. Questo documentario lo ha portato a pensare a un nuovo lungometraggio di finzione, Mia e il leone bianco, che ha raccolto 1,4 milioni di spettatori nelle sale francesi e 6 milioni di persone in tutto il mondo – il più grande film francese a livello internazionale nel 2019, davanti a blockbuster come Taxi 5 e Asterix.

Nel 2019, Gilles de Maistre e Mai Juin Productions hanno firmato un accordo con Mediawan, la società audiovisiva guidata da Pierre-Antoine Capton. Hanno sviluppato una collana di produzioni familiari incentrate su questioni ambientali e giustizia sociale in tutto il mondo. Il futuro siamo noi è il primo progetto nato da questa collaborazione: questo lungometraggio e documentario, prodotto in associazione con Echo Studio, segue i bambini attivisti di tutto il mondo.

Il lupo e il leone è uscito nel 2020. Racconta la storia di un’amicizia tra due animali e una donna nell’estremo nord del Canada. Il lupo e il leone è stato venduto in diverse parti del mondo. Emma e il giaguaro nero anche. Girato in Messico e a Montreal, Emma e il giaguaro nero utilizza lo stesso metodo dei suoi film precedenti: creare un legame reale tra l’animale al centro della storia e l’attrice principale. Il suo nuovo progetto, Luna il panda, girato in Cina e prodotto da Gaumont, è in fase di postproduzione.

Emma e il giaguaro nero – Il trailer ufficiale in italiano

Il romanzo del film

Emma e il giaguaro nero il romanzo del film

Una straordinaria storia di avventura e amicizia! Emma, un’adolescente di New York, scopre che la sua amica d’infanzia è in pericolo: decide allora di partire per un rischioso viaggio nel cuore della foresta amazzonica, sfidando insidie e trafficanti di animali. Pur di ritrovare la sua amica Hope, Emma è pronta a tutto, perfino sopportare la professoressa Shymore, la sua insegnante di biologia, che cerca in tutti i modi di riportarla a casa. I pericoli però sono in agguato, soprattutto perché Hope è in realtà un giaguaro nero, l’ultimo della regione, un animale selvaggio che probabilmente ha dimenticato la sua grande amica umana. Riuscirà Emma a recuperare la fiducia di Hope e a salvarla?

Il romanzo “Emma e il giaguaro nero” di Christelle Chatel sarà nelle librerie con Gallucci Bros dal 1′ marzo 2024.

Note di produzione – Chi ha lavorato con gli animali?

Jean-Philippe Magnone (ONCA)

Jean-Philippe Magnone (specializzato in imprinting e coordinamento degli animali)

Appassionato da sempre di animali selvatici, Jean-Philippe Magnone lavorato per quasi dodici anni allo zoo della Guyana. All’inizio era un erpetologo, ma col tempo le sue missioni sono diventate più variegate e si è occupato di tutti i tipi di animali orfani recuperati dallo zoo nella fauna selvatica della Guyana, dalle piccole scimmie ai giaguari. Con il tempo il suo amore per i grandi felini si è ulteriormente sviluppato e infatti ha accolto cinque giaguari e si è preso cura di loro per molti anni. Il suo legame con Boulie, un cucciolo di giaguaro, è stato raccontato in un documentario di Canal+, Passion Sauvage Guayane. Essendo un guardiano di zoo, Jean-Philippe conosce molte altre specie e si è occupato di scimmie urlatrici, formichieri, kinkajous, scimmie ragno, tamandua, gatti margay, caimani, scimmie scoiattolo, lontre, gatti tigre, coendou, saki dalla faccia bianca, grigioni, giaguari, tamarindi, coatis, tayra e altro ancora. La sua esperienza lo ha portato a partecipare a molti progetti audiovisivi girati in Guyana, come la serie televisiva francese Guayne & Maroni o la serie di documentari Les chroniques d’Amazonie Sauvage. Jean-Philippe Magnone è oggi proprietario di un centro di riabilitazione e cura (ONCA) che ha fondato nel 2010, al culmine di 20 anni di cura della fauna selvatica della Guyana. Situato in un’area remota, lontano da qualsiasi disturbo, l’ONCA è una vera e propria arca di Noè ed è uno dei tre centri che lavorano per proteggere la biodiversità della Guyana. L’ONCA dal 2016 ospita animali selvatici feriti, animali in difficoltà, animali orfani a causa della caccia o animali recuperati nei pignoramenti. Quando l’ONCA accoglie un animale, l’obiettivo è sempre quello di rilasciarlo nel suo habitat naturale e garantire la sostenibilità della specie. Per facilitare questo rilascio, Jean-Philippe Magnone lavora sui legami sociali degli animali: crea gruppi in grado di sopravvivere in natura e insegna loro a relazionarsi con l’ambiente. Per questo cerca di limitare le interazioni con gli animali e di dar loro da mangiare solo se è necessario. Una volta riabilitati, gli animali possono essere rilasciati in sicurezza nel loro habitat.

Kurtis Bayford (Coordinatore degli animali)

Da poco più di dieci anni Kurtis Bayford addestra animali per il cinema, soprattutto specie nordamericane ed esotiche, ma lavora anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla protezione della natura. È specializzato nel lavoro con lupi, orsi e grandi felini. È anche uno stuntman addestrato per le sequenze che coinvolgono attacchi di animali. In Ontario, Canada, ha lavorato a più di 50 lungometraggi e spettacoli televisivi nel Nord America come The Handmaid’s Tale, La Mappa, La Mappa, See And Out Come The Wolves. Gilles de Maistre e Bayford si sono incontrati per la prima volta ne Il lupo e il leone. Bayford possiede e gestisce una riserva di animali che fa parte dell’AZA (Association of Zoos & Aquariums). Questa associazione contribuisce a garantire una normativa di eccellenza per quanto riguarda la cura degli animali. L’AZA garantisce inoltre che i suoi membri seguano norme più severe di quelle richieste dalla legge americana. Nel suo lavoro cinematografico e televisivo, Kurtis Bayford segue le regole stabilite dall’American Humane Association, un programma di certificazione il cui motto è “Nessun animale è stato maltrattato”. Questa associazione ritiene che tutti gli animali debbano essere trattati con rispetto e vuole onorare il ruolo che gli animali svolgono nella vita quotidiana delle nostre famiglie.

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