Home Notizie E’ morto Gigi Proietti, iconico Mandrake di Febbre da cavallo

E’ morto Gigi Proietti, iconico Mandrake di Febbre da cavallo

Blogo ricorda Gigi Proietti, attore e comico romano scomparso a 80 anni.

2 Novembre 2020 07:23

E’ scomparso all’età di 80 anni l’attore e comico romano Gigi Proietti. Ricoverato nella tarda serata di ieri in terapia intensiva in una clinica romana, Proietti è deceduto a seguito di gravi problemi cardiaci.

Gigi Proietti nasce a Roma il 2 novembre 1940, appassionato di musica sin da bambino, suona la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso, e nel tempo libero inizia a esibirsi come cantante nelle feste studentesche, nei bar all’aperto, e nei night-club più celebri della capitale.

Per mantenermi agli studi cantavo nei night club. Cominciavo alle 10 di sera e finivo alle 4 del mattino, uscivo fuori con un collo gonfio… Non c’era misura di camicia che tenesse: ce voleva un copertone. A teatro non c’ero mai stato e poi non ero figlio di attori.

Decide di abbandonare gli studi di Giurisprudenza mentre studia recitazione con Arnoldo Foà e nel 1963 arriva il primo ruolo teatrale, Can Can degli italiani (1963). L’anno successivo recita in una rappresentazione de Gli uccelli di Aristofane (1964) diretto da Giuseppe Di Martino. Seguiranno altri ruoli sul palcoscenico in Il dio Kurt di Alberto Moravia e Operetta di Witold Gombrowicz.

Il debutto cinematografico di Proietti arriva presto, a quattordici anni l’attore appare come comparsa in diversi film tra cui Il nostro campione (1955) di Vittorio Duse, Se permettete parliamo di donne (1964) di Ettore Scola. Nel 1966 interpreta un maresciallo dei carabinieri in un episodio di Le piacevoli notti, ruolo che in qualche modo anticipa uno dei suoi personaggi televisivi più popolari, Il maresciallo Rocca. A partire dal 1967 arrivano ruoli più corposi in Lo scatenato, regia di Franco Indovina (1967), La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile (1968) e L’urlo (1968) di Tinto Brass.

In televisione Gigi Proietti esordisce nello sceneggiato I grandi camaleonti del 1964, ruolo che lo vedrà anche in veste di autore della sigla finale. Nel 1970 arriva la svolta in teatro, Proietti viene chiamato come sostituto di Domenico Modugno nella parte di Ademar nella commedia musicale Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini. Gli anni settanta saranno un decennio molto prolifico per Proietti attore di cinema, arrivano ruoli da protagonista in Gli ordini sono ordini (1970), Meo Patacca (1972), Conviene far bene l’amore (1975), Languidi baci, perfide carezze (1976) e ruoli di supporto in La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, Le farò da padre (1974) di Alberto Lattuada primo ruolo drammatico a tutto tondo, L’eredità Ferramonti (1976) e Casotto (1977) al fianco di Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. In quel periodo Proietti recita nel suo film più popolare e uno dei cult della commedia all’italiana Febbre da cavallo (1976) di Steno in cui interpreta Bruno Fioretti alias Mandrake al fianco di Enrico Montesano, Catherine Spaak e Mario Carotenuto. Proeitti colleziona anche ruoli in produzioni internazionali come Un matrimonio di Robert Altman (1978) e Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (1978) di Ted Kotcheff.

Gli anni ottanta vedono Gigi Proietti recitare per Sergio Corbucci in Non ti conosco più amore (1980), Alessandro e Vittorio Gassman in Di padre in figlio (1982) e diretto da renzo Arbore in “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” (1983) e torna a collaborare con Steno per il film a episodi Mi faccia causa (1984), film a cui seguirà una pausa di quasi dieci anni dal grande schermo con un ritorno nel 1994 in una produzione francese, Eloise, la figlia di D’Artagnan di Bertrand Tavernier e una serie di ruoli più dilatati nel tempo, apparirà in Panni sporchi (1999) di Mario Monicelli, riprenderà il ruolo di Mandrake nel sequel Febbre da cavallo – La mandrakata (2002) di Carlo Vanzina (2002) e inizierà un collaborazione con i fratelli Vanzina con ruoli in Le barzellette (2004), Un’estate al mare (2008), Un’estate ai Caraibi (2009) e La vita è una cosa meravigliosa (2010).

L’ultima parte della carriera cinematografica di Gigi Proietti lo vede recitare in Tutti al mare (2011) di Matteo Cerami,
Box Office 3D – Il film dei film (2011) di Ezio Greggio (2011), interpreta un padre e nonno cantante in Indovina chi viene a Natale? (2013) è un avvocato nel film a episodi Ma tu di che segno 6? (2014) di Neri Parenti, è un anziano scrittore nella commedia Il premio (2017) di Alessandro Gassmann e interpreta Mangiafuoco nel suo ultimo ruolo nel Pinocchio (2019) di Matteo Garrone.

Filmografia

Il nostro campione, regia di Vittorio Duse (1955)
Se permettete parliamo di donne, regia di Ettore Scola (1964)
Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
La ragazza del bersagliere, regia di Alessandro Blasetti (1967)
Lo scatenato, regia di Franco Indovina (1967)
La matriarca, regia di Pasquale Festa Campanile (1968)
L’urlo, regia di Tinto Brass (1968)
Una ragazza piuttosto complicata, regia di Damiano Damiani (1969)
La virtù sdraiata (The Appointment), regia di Sidney Lumet (1969)
Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
Dropout, regia di Tinto Brass (1971)
Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971)
La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)
Gli ordini sono ordini, regia di Franco Giraldi (1972)
Meo Patacca, regia di Marcello Ciorciolini (1972)
La Tosca, regia di Luigi Magni (1973)
La proprietà non è più un furto, regia di Elio Petri (1973)
Le farò da padre, regia di Alberto Lattuada (1974)
Conviene far bene l’amore, regia di Pasquale Festa Campanile (1975)
Musica per la libertà, regia di Luigi Perelli (1975)
Bordella, regia di Pupi Avati (1976)
Chi dice donna dice donna, regia di Tonino Cervi (1976)
L’eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976)
Febbre da cavallo, regia di Steno (1976)
Languidi baci… perfide carezze, regia di Alfredo Angeli (1976)
Casotto, regia di Sergio Citti (1977)
Un matrimonio (A wedding), regia di Robert Altman (1978)
Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (Who Is Killing the Great Chefs of Europe?), regia di Ted Kotcheff (1978)
Due pezzi di pane, regia di Sergio Citti (1979)
Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980)
Di padre in figlio, regia di Alessandro e Vittorio Gassman (1982)
“FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, regia di Renzo Arbore (1983)
Mi faccia causa, regia di Steno (1985)
Mille bolle blu, regia di Leone Pompucci (1993) – voce narrante
Eloise, la figlia di D’Artagnan (La Fille de d’Artagnan), regia di Bertrand Tavernier (1994)
Panni sporchi, regia di Mario Monicelli (1999)
Febbre da cavallo – La mandrakata, regia di Carlo Vanzina (2002)
Le barzellette, regia di Carlo Vanzina (2004)
Un’estate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008)
Un’estate ai Caraibi, regia di Carlo Vanzina (2009)
La vita è una cosa meravigliosa, regia di Carlo Vanzina (2010)
Tutti al mare, regia di Matteo Cerami (2011)
Box Office 3D – Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011)
Indovina chi viene a Natale?, regia di Fausto Brizzi (2013)
Alberto il grande, regia di Carlo Verdone e Luca Verdone (2013)
Ma tu di che segno 6?, regia di Neri Parenti (2014)
Il premio, regia di Alessandro Gassmann (2017)
Pinocchio, regia di Matteo Garrone (2019)

Fonte: Repubblica