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I mercenari 4 – Expend4bles, recensione: un capitolo anomalo con Jason Statham protagonista assoluto

Leggi la recensione de “I Mercenari 4 – The Expendables” di Scott Waugh con Jason Statham, Sylvester Stallone, Megan Fox e 50 Cent al cinema con Vertice360.

pubblicato 1 Ottobre 2023 aggiornato 30 Ottobre 2023 09:53

Sylvester Stallone torna a ben nove anni da I mercenari 3 per riunire il team dei “sacrificabili” (scusate ma i “cancellabili” del doppiaggio italiano è terribile) per una nuova missione. Nonostante il budget de I mercenari 4 – Expend4bles sia il consueto, questo nuovo film appare sottotono e meno coinvolgente rispetto al passato, anche se il ritorno al divieto ai 17 anni (rating “R”) ha permesso al regista Scott Waugh (Act of Valor, Need for Speed ) qualche digressione splatter e battute all’insegna del politicamente scorretto; il tutto senza strafare, ma anche senza lasciare un reale segno tangibile del cambio di rotta.

I Mercenari 4 – Un cast ridimensionato e sottoutilizzato

“I mercenari 4 – Expend4bles” inizia con un prologo che introduce il nuovo antagonista, l’attore, artista marziale e stuntman Iko Uwais visto in The Raid – Redenzione, Red Zone e Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini. Uwais veste i panni di uno spietato mercenario e trafficante d’armi che assalta una vecchia base libica per rubare dei detonatori nucleari. A mettergli i bastoni tra le ruote il protagonista assoluto di questo quarto film, Jason Statham che dopo una scazzottata in un bar, insieme al Barney Ross di Sylvester Stallone, assembla un team che include un paio di compagni della vecchia guardia: Gunner Jensen (Dolph Lundgren) e Toll Road (Randy Couture), e due new entry: l’Easy Day di 50 Cent che torna a lavorare con Stallone dopo la serie “Escape Plan” e Jacob Scipio, l’attore britannico noto per il ruolo di Armando Aretas in Bad Boys For Life, interpreta il figlio di Galan, il logorroico ex membro delle forze armate spagnole interpretato da Antonio Banderas ne “I Mercenari 3”.

Il cast di questo quarto capitolo include anche Andy Garcia che ricopre il ruolo di intermediario/contatto con l’Agenzia, ruolo in precedenza ricoperto da Bruce Willis nei primi due film e da Harrison Ford nel terzo capitolo, e il thailandese Tony Jaa, altra star delle arti marziali protagonista di cult quali Ong Bak – Nato per combattere e The Protector – La legge del Muay Thai, co-protagonista nel live-action di Monster Hunter e guest star in Fast & Furious 7 e xXx – Il ritorno di Xander Cage.

Nonostante Stallone abbia affermato di voler dare più spazio alle donne in questo nuovo film, anche a seguito della cancellazione del progetto di un “Mercenari” tutto al femminile, nel cast di donne ne troviamo solo due: la bellissima Megan Fox, sensuale e letale interesse amoroso del Christmas di Statham, l’attrice torna nei panni di una mercenaria dopo il thriller d’azione Rogue – Missione ad alto rischio, affiancata dalla modella vietnamita Levy Tran i cui crediti includono ruoli minori in “Fast & Furious 7”, La prima notte del giudizio e La gang dei supereroi (Secret Headquarters).

Una sceneggiatura rielaborata per uno Statham protagonista assoluto

La storia parte da subito con Jason Statham al centro della trama, Stallone aveva anticipato che in questo quarto film il suo Barney Ross avrebbe avuto un ruolo più defilato per lasciare spazio al Christmas di Statham e così è stato; il motivo di questa scelta e un lasso di tempo così ampio trascorso dal terzo film sono le conseguenzie della performance deludente al box-office de “I Mercenari 3” che aveva messo in dubbio il futuro della serie. In questo lasso di tempo Stallone si era anche allontanato dal progetto per differenze creative, ma poi è tornato all’ovile per annunciare che “I Mercenari 4” sarebbe stato il capitolo finale del franchise.

Nel frattempo è arrivata la pandemia a congelare il tutto, fino ad agosto 2021 quando Scott Waugh viene designato alla regia, Statham viene annunciato come produttore del film e Stallone oltre a confermare il suo coinvolgimento nel progetto, spiega che “I Mercenari 4” e The Expendables: A Christmas Story, precedentemente segnalato come spin-off del franchise con protagonista il personaggio di Statham, sono diventati lo stesso progetto.

In realtà la sceneggiatura originale del film, come accade per molti sequel, è iniziata come un altro progetto. In modo simile all’Homefront con Jason Statham, che in originale era un vecchio progetto che Sylvester Stallone aveva scritto per se stesso e poi abbandonato per l’avanzare dell’età, anche “I Mercenari 4” nasce con il titolo “High Value Target”, bozza scritta da Spencer Cohen con protagonista Statham, ma poiché il film non viene realizzato, la sceneggiatura viene ripescata, rielaborata da Kurt Wimmer e Tad Daggerhart, e adattata per diventare un film dei “Mercenari”. Mantenendo gran parte dei dialoghi e delle scene d’azione della bozza originale, la nuova sceneggiatura è di fatto un vestito cucito a misura per Statham, che però scopriamo non funzionare a dovere nella sua interezza.

I Mercenari 4 manca di coesione e punta troppo su un solo personaggio

Il franchise dei “Mercenari” è sempre stato una scusa per rivedere vecchie glorie del cinema d’azione riunirsi e lavorare insieme. In ogni capitolo c’era sempre la curiosità di scoprire chi si sarebbe unito al team di “sacrificabili” di Barney Ross (Arnold Schwarzenegger, Jet Li, Chuck Norris, Wesley Snipes) e chi avrebbe interpretato il cattivo di turno (Eric Roberts, Jean-Claude Van Damme, Mel Gibson).

I primi due capitoli hanno tenuto botta proprio grazie a questa formula, il terzo film è stato enormemente depotenziato dalla scelta, folle per un franchise del genere, di ridurre sangue e violenza per portare al cinema anche un pubblico di adolescenti con un rating sceso a PG-13 (divieto ai minori di 13 anni); errore madornale che lo stesso Stallone ammetterà, promettendo che il quarto film avrebbe avuto sangue, violenza e un divieto ai minori pieno, e così è stato. Purtroppo non bastano corpi mutilati o che esplodono in mille pezzi, battutacce a sfondo sessuale e brutalità come l’omicidio di un bambino (che si consuma fuori dall’inquadratura) a colmare il divario di una storia che, quando segue Jason Statham in solitaria sembra riprendere fiato, per poi tracollare a più riprese durante le restanti scene con protagonista il resto del team. Megan Fox purtroppo non è all’altezza del ruolo, idem per la modella vietnamita Levy Tran che sembra un pesce fuor d’acqua; si era vociferato di un cameo di Cynthia Rothrock, una leggenda delle arti marziali degli anni ’80 e ’90, ma a quanto pare non se ne è fatto nulla.

I Mercenari 4 diverte e coinvolge a corrente alternata

Si poteva fare meglio? Si può sempre fare meglio, in questo caso magari reclutando attrici più adatte, vedi Kristanna Loken, la Terminatrix di Terminator 3, Vivica A. Fox (Kill Bill), la stuntwoman neozelandese Zoë Bell (Mercenarie), Lucy Lawless (Xena) o la Natasha Henstridge di Fantasmi su Marte, tanto per fare qualche nome. Un’iniezione di fascino e carisma avrebbe reso il comparto attori/attrici a supporto di Statham meno spento e più indipendente.

Neanche due star delle arti marziali del calibro di Tony Jaa e Iko Uwais sono riusciti a dare un po’ di grinta ad una messinscena tutta puntata a far brillare la star Statham lasciando volutamente in ombra ogni altro membro del team, creando così quella sensazione di mancanza di coesione tra l’arco narrativo di Christmas e quello del resto dei personaggi. Così mentre seguiamo le vicende di Statham, vediamo il resto del team relegato al ruolo di spalle e “tappabuchi” per una missione in stile “Trappola in alto mare”, ma senza la regia di Andrew Davis, un cattivo all’altezza di Tommy Lee Jones, ma soprattutto senza un cast adeguato ad un franchise in cui l’alchimia tra gli attori, il divertimento e l’azione mozzafiato rappresentano il cuore pulsante dell’intera operazione; se solo uno di questi elementi mancasse all’appello è meglio darci un taglio, piuttosto che rielaborare il franchise e snaturarlo al solo scopo di farne protagonista Jason Statham.

I mercenari 4 (2023)Jason Statham