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I Mercenari: recensione in anteprima

I Mercenari (The Expendables, Azione, USA 2010 ) Regia di Sylvester Stallone con Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts, Randy Couture, Steve Austin, David Zayas, Giselle Itié, Terry Crews, Mickey Rourke, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Charisma Carpenter.Dopo aver riportato al cinema le due icone che lo hanno reso immortale, lo Stallone

pubblicato 27 Agosto 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 21:25

I Mercenari (The Expendables, Azione, USA 2010 ) Regia di Sylvester Stallone con Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts, Randy Couture, Steve Austin, David Zayas, Giselle Itié, Terry Crews, Mickey Rourke, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Charisma Carpenter.

Dopo aver riportato al cinema le due icone che lo hanno reso immortale, lo Stallone italiano convoca gli amici di vecchia data e una manciata di nuovi eroi per una missione che, fino a ieri, sembrava impossibile. Anche se qualcuno (Van Damme) declina l’invito, quelli che rispondono bastano (e avanzano) per girare il film d’azione con il cast dei sogni. L’idea di partenza è semplice: dividersi tra mercenari buoni, dittatori cattivi e… traditori. Il terreno di scontro è rappresentato da una immaginaria isola sudamericana che andrà “bonificata” mentre la quest secondaria consiste nel salvataggio della tipica donzella in pericolo. Si gioca con poche regole, vecchio stampo, per omaggiare il cinema muscolare anni ottanta (esagerato, granitico e squisitamente pacchiano) e mettere tutti gli invitati a proprio agio.

Un plot così classico e “asciutto” non dovrebbe certo prestarsi a diversi livelli d’interpretazione eppure… mai come in questo caso servirebbe un doppio o triplo voto in coda alla recensione. Il criticone che considerava spazzatura perfino cult come Rambo e Commando, ovviamente non apprezzerà le gesta di questi ostinati tirannosauri contrari all’estinzione. E stroncherà l’operazione a prescindere. L’amante dell’azione “in generale” verrà invece intrattenuto a dovere, riscoprirà atmosfere dimenticate e probabilmente tradurrà i cliché in gustose citazioni ma avrà comunque qualcosa da ridire sul valore tecnico e artistico del film, perché il sessantaquattrenne padrone di casa stupisce con un fisico ancora prestante (e con insospettabili doti da P.R.) più che come regista.

Per non vedere i vari problemi della pellicola, di cui parliamo a malincuore, bisognerà entrare nel territorio dei “fedelissimi”. Questo esplosivo party è dedicato infatti agli spettatori ancora in cerca di eredi per quei miti che diedero tanto all’industria (Planet) Hollywood e a quella del fitness. Gli astri nascenti tirati in ballo, le risse stile UFC e il sangue digitale attualizzano solo un minimo la formula de I Mercenari ma, nonostante si tratti di un brand nuovo, Sly non punta realmente ad un pubblico nuovo. Il messaggio è chiaro: se eri un amante dell’azione vecchio stampo (dove personaggi sono delineati con l’accetta e la trama è solo un pretesto per far esplodere tutto… ) convoca gli amici d’infanzia, forma una squadra e assalta la sala più vicina. I Mercenari sarà il tuo film dell’anno. Molto più di Avatar.

È l’evento leggendario e nostalgico, rappresentato dal cast all-star, a far impennare il voto. Anzi, a dirla tutta un vero discepolo non ha neppure bisogno di vedere il film per esprimere un giudizio perché The Expendables esiste e questo già basta.

L’unico nota fastidiosa da mandare giù, per i fedelissimi, è forse rappresentata dal poco spazio riservato ai vari big in quei 100 minuti scarsi. Stallone riadatta la situazione vista nell’ultimo Rambo e si mette al comando di un team armato. Il Re della giungla è lui e tutte le volta che carica l’arma parte l’applauso. Questo giro però ogni singolo membro della squadra è un mito altrettanto carismatico, atletico o famoso, e la sensazione di potenziale (parzialmente) sprecato si annida nella mente dello spettatore che conta le pose con il cronometro in mano.

C’è chi si deve accontentare di un paio di mitragliate (Crews), chi viene inevitabilmente ridotto ad un semplice grillo parlante (Rourke) e chi finisce letteralmente miniaturizzato (Jet-Li). Dato che il personaggio di Statham è il braccio destro del capo, il suo background viene approfondito un minimo rispetto agli altri ma, a sorpresa, è l’instabile Lundgren l’expendables che usa meglio il poco tempo a disposizione. Sul fronte dei “cattivi” il discorso resta più o meno lo stesso (Gary Daniels ci rimette più di tutti) e per uno strano accavallamento di boss non si riesce neppure a catalizzare la sete di giustizia verso un tiranno in particolare.

Per cercare di motivare e gestire questo esagerato concentramento di primedonne la sceneggiatura crea oltretutto degli spazi dal nulla (come il mitico cameo con Arnold e Willis, parzialmente rovinato dal trailer…) pasticciando un pochino. Il film non scorre sempre liscio ma la qualità di sparatorie e inseguimenti non si discute (diversamente da quella dei caotici scontri corpo a corpo). Sul fronte buone notizie troviamo anche una violenza molto più feroce del previsto (il pericolo addolcimento è scampato…) con diversi momenti energizzanti (non tutti anticipati dai trailer) e tante ironiche battute da macho. Anche se, ribadiamolo, è più che altro il testosterone sprigionato dalla parata di carismatici attori a trasformare la Coca Light in Red Bull e a far trionfare The Expendables nella sfida contro gli altri film di mercenari (The Losers e A-Team) usciti recentemente.

Forse le aspettative sono state in parte deluse (anche il main theme composto da Brian Tyler non è adeguatamente epico…) o forse avevamo idealizzato troppo noi, in questi mesi di spasmodica attesa. Come se il film che riunisce (quasi) tutti i Big Jim più tosti dovesse automaticamente tradursi nel miglior esponente del genere. Nel dubbio, preparatevi comunque ad uscire dalla sala divisi a metà, o addirittura in tre. Appagati da quello che questo raduno rappresenta storicamente e pronti a rinnovare l’abbonamento annuale in palestra ma anche leggermente affamati, desiderosi di altri confronti e altri scontri. Grazie al cielo (e al box office) l’instancabile Sly sta già preparando gli inviti per la prossima festa.

Se non lo avete ancora visto, qui trovate il trailer italiano (la proiezione stampa era in lingua originale NdR); il film sarà sugli schermi dal prossimo 1 settembre.

Voto Roberto “Cleaned”: 7,5

Voto Federico: 7+ (tecnicamente assai, assai, assai, assai e ancora assai discutibile, ma il mix di testosterone, botox assassino, cazzottoni, battutacce trash, effetti speciali alla Ciclo Alta Tensione, morti ammazzati ed esplosioni come se piovessero porta il tutto ad una sufficienza piena e meritata. Il Cammeo di Arnold Schwarzenegger, e lo storico duetto con Stallone, vale da solo il prezzo del biglietto. E’ il trionfo dell’action di un tempo che ritorna, anche se zoppicante e palesemente nostalgico. L’importante è che sappiate a cosa andate incontro…. e ora Sly dacci The Expendables 2, subito, il prima possibile, ne abbiamo tutti bisogno)

Voto Carlo: 7-
(Ogni tanto un film tutto muscoli e niente cervello ci vuole!)